Recensione: Fa bene o fa male? di Dario Bressanini

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Dai salumi «cancerogeni» al famigerato olio di palma, dai misteriosi «zuccheri aggiunti» al temutissimo sale, oggi il cibo sembra più un nemico da cui difendersi che uno dei grandi piaceri della vita.

Questo anche a causa del marketing, che sui temi dell’alimentazione si fa sempre più aggressivo, e della proliferazione di studi e articoli allarmistici che di scientifico hanno ben poco.

È paradossale che, proprio quando abbiamo a disposizione un assortimento di cibo senza precedenti, non solo mangiamo troppo e male, ma siamo sempre più confusi e ansiosi rispetto a ciò che dovremmo o non dovremmo mettere nel piatto.
Non solo abbiamo più cibo rispetto alle epoche storiche precedenti, ma abbiamo a disposizione anche un numero di informazioni senza precedenti.

Non tutte, però, sono valide e, spesso, districarsi tra le fonti affidabili e i “fuffa-guru” non è semplice.

Con il suo nuovo libro Dario Bressanini prende alcuni degli alimenti o elementi più chiacchierati e li usa per spiegare al lettore come districarsi tra tutte queste nozioni, pubblicità e credenze, facendo capire che le risposte non sono mai un semplice “Fa bene” o “Fa male”.
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Il Post – COSE spiegate bene: E giustizia per tutti

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Avvocati, magistrati, indagini, tribunali, giurie, carceri. Sentenze di primo grado, separazione di carriere, carcerazioni preventive. Presunzione di innocenza, prove del Dna, prescrizione.

Nelle vite di tutti si affacciano per i motivi più diversi le pratiche e le parole di quella che chiamiamo «giustizia», che poi è solo un affannoso tentativo delle nostre istituzioni di rincorrere un’idea della giustizia stessa.

Può capitare che siamo costretti ad averci a che fare, capita più spesso ancora che le storie, le conversazioni, il dibattito che ci circondano facciano riferimento a tutte queste cose, senza che vengano mai ben spiegate.

Sono parte della vita delle nostre comunità, del nostro Stato, e delle vite delle persone, e sono però raccontate con linguaggi oscuri e gergali, dando per scontate questioni delicate e complesse. E intanto noi discutiamo al bar e sui social network se qualcuno debba essere giudicato colpevole o innocente, spesso senza neanche conoscere i fondamentali: questa è una guida ai fondamentali. continua a leggere

Recensione: Risveglio a Parigi di Margherita Oggero

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ilvia, Barbara e Mariangela hanno programmato il viaggio a Parigi quando andavano alle medie.

I tempi della scuola sono finiti da un pezzo, la loro vita ha preso tre strade diverse e a Parigi ci sono già state, ognuna per conto proprio.

A trentadue anni il momento di quel viaggio è arrivato e, nonostante tutto, lo organizzano lo stesso.

Il viaggio non va come sperato fin dalla partenza, infatti, Manuel, il figlio di Mariangela, vuole partire con loro a tutti i costi.

Le tre ragazze si trovano a fare i conti con il tempo passato, con loro che sono cambiate e con tutte le loro ansie, le delusioni e le contraddizioni che la vita si è portata con sé. continua a leggere

Recensione: L’amore finché resta; Giulio Perrone

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Tommaso  si ritrova senza casa e senza lavoro. Sua moglie ha deciso di mettere fine al loro matrimonio dopo undici anni, sostenendo che la loro storia è stata un completo fallimento.

Aveva ricercato una vita tranquilla e comoda, in equilibro, con un lavoro poco impegnativo e remunerativo, ma improvvisamente si ritrova senza nulla.

Non può fare altro che tornare a vivere nella casa della sua infanzia, insieme a sua madre e alla zia, in un quartiere popolare. I soldi diventano un problema reale, dopo anni in cui non aveva dovuto preoccuparsi di nulla. Per questo Tommaso deve darsi da fare e reinventarsi come può… continua a leggere

Recensione: Contro Natura di Dario Bressanini e Beatrice Mautino

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È in atto da alcuni anni una vera e propria corsa all’alimentazione “naturale”, eppure le nostre idee sul tema non sono così chiare come vogliamo credere.

Sempre più spaventati e confusi dai messaggi allarmistici dei media, ci siamo convinti che la “manipolazione” del cibo sia uno dei tanti mali della società odierna, dimenticando che l’intervento umano sulle specie vegetali è antico guanto l’invenzione dell’agricoltura stessa.

Siete sicuri che il colore “naturale” delle carote sia l’arancione? O che il riso che comprate sia veramente biologico? E poi: esiste sul serio una patologia chiamata “sensibilità al glutine”?

Per rintracciare la storia di ciò che mettiamo oggi nel piatto, e trovare le risposte ai tanti dubbi che ci assillano, gli autori ci guidano in un viaggio nel tempo – attraverso la storia dell’uomo e le storie dei cibi come li conosciamo – e nello spazio – per raccogliere sul campo le prove e le testimonianze di ricercatori e agricoltori.

Con piglio appassionato da investigatori e solido rigore scientifico, e senza timore di andare controcorrente, spiegano il vero significato di alcune parole che sentiamo e leggiamo ogni giorno, aiutandoci a scegliere con più consapevolezza. continua a leggere

Il Post – COSE Spiegate bene: Le droghe in sostanza

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Le sostanze che chiamiamo «droghe» sono tante e diverse, e i loro effetti variano molto a seconda delle dosi, delle caratteristiche di chi le assume e delle ragioni per cui lo fa.

Per questo parlare delle droghe come se fossero tutte uguali è riduttivo e fuorviante.

Inoltre ignora il fatto che la stessa sostanza che qualcuno usa per provare piacere e divertirsi, può essere utile a qualcun altro per i suoi effetti terapeutici: il confine tra «droghe», per come abitualmente usiamo questo termine, e «farmaci» è meno netto di quanto si pensi.

Negli ultimi anni è diventato evidente con la grande epidemia da dipendenza da farmaci oppioidi negli Stati Uniti da un lato, e dall’altro col sempre maggior interesse della comunità scientifica sui possibili utilizzi delle sostanze psichedeliche per alleviare forme di disagio psichico.

Nel frattempo in molte parti del mondo si mette in discussione la cosiddetta «guerra alle droghe» e si tentano nuovi approcci, con depenalizzazioni e legalizzazioni, conservando l’attenzione necessaria sui rischi. continua a leggere

Il Post – COSE Spiegate bene: A proposito di libri

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Di tutti noi appassionati di «libri», che ne celebriamo la bellezza e il pregio, chi sa cosa sia successo a un testo per diventare un oggetto di carta?

Chi sa quante sono e di chi sono le case editrici e perché usano quasi tutte lo stesso font?

Chi ha capito come si contano le copie nelle classifiche pubblicate nei supplementi culturali dei quotidiani e perché i libri spariscono così rapidamente dalle vetrine delle librerie?

Chi sa perché a volte vengono scritti nei fatti da qualcun altro, editor, traduttori, ghostwriter? continua a leggere

Specchio delle mie brame di Maura Gancitano

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La bellezza oggi è qualcosa di ben preciso a cui adeguarsi: un certo modo di vestire, di mangiare, di parlare, di camminare.

Non si tratta di una questione puramente estetica, ma di una tecnica politica di esercizio del potere. In altre parole, di una gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi.

L’idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un’epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse.

Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile.

Qui sta il punto: l’idea di bellezza ha subito con la società borghese uno spostamento di significato, da enigma a modello standardizzato che colonizza il tempo e i pensieri delle donne, facendole spesso sentire inadeguate.

Il risultato è che viviamo in un tempo in cui le persone potrebbero essere finalmente libere, ma in cui, al contrario, ha valore e dignità solo ciò che risponde a determinati parametri. Ripensare la bellezza al di là dell’indottrinamento e del consumo significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno. continua a leggere

Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli

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Recensione: Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli Pubblicazione: 2015Casa editrice: FeltrinelliGenere: narrativaPagine: 245Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio Marco Missiroli è uno scrittore italiano laureato in Scienze della comunicazione. Il romanzo d’esordio di Missiroli è stato Senza Coda con cui ha vinto il Premio Campiello nel 2006. Atti osceni in luogo privato, invece è diventato un best seller con cui ha vinto il Premio SuperMondello e il Premio letterario Elba. Il suo ultimo romanzo Fedeltà (2019) ha vinto il Premio Strega ed è diventato una serie tv prodotta da Netflix. Trama Questa è una storia che comincia una sera… continua a leggere