Dal libro alla serie: Tenebre e Ossa – Stagione 2 (Puntata 3)

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Dal libro alla serie: Tenebre e Ossa
Stagione 2 – Puntata 3

Tenebre e ossa è il primo romanzo della trilogia Grisha di Leigh Bardugo, pubblicato nel 2012.

È arrivato in Italia per la prima volta nel 2015, con il titolo di Tenebre e ghiaccio, ma senza avere abbastanza successo da portare alla traduzione degli altri due titoli della trilogia.

Nel 2015 è uscito Sei di corvi, seguito da Il regno corrotto, entrambi arrivati in Italia all’inizio del 2019.

Dopo il successo mondiale di questi due libri e l’annuncio da parte di Netflix della serie tv,  tra il 2020 e il 2021 sono arrivati in italiano anche Assedio e tempesta Rovina e ascesa, il secondo e terzo romanzo della trilogia.

La serie continua con Il re delle cicatrici e La legge dei lupi, pubblicati in Italia nel 2022.

La prima stagione l’abbiamo vista ad aprile del 2021, ora siamo pronti per la seconda, uscita su Netflix il 16 marzo.

Prima di cominciare, vi lascio alcuni video e articoli in cui parlo di questa saga:

Recensione video – Stagione 1
Recensione video – Stagione 2
Video differenze prima stagione
Dal libro alla serie: Tenebre e ossa – Stagione 1 (Puntata 1)

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Differenze

La prima stagione riguardava il primo romanzo, Tenebre e ossa.

In questa seconda parte andiamo a vedere la storia di Alina in Assedio e tempesta, ma anche Rovina e ascesa.

La trilogia di Tenebre e ossa in realtà non è contemporanea a Sei di corvi.

O meglio, il collegamento lo scopriremo solo alla fine del del Regno corrotto, mentre, per tutta la trilogia Alina si farà gli affari propri a Ravka e dei Corvi non sapremo assolutamente niente.

Per creare questa nuova stagione sono stati presi dei pezzi sia da Sei di corvi, ma soprattutto dal Regno corrotto.

Per tutte le differenze, quindi, tenete presente che quando i corvi si ritrovano nella trama di Alina, c’è qualche cambiamento.

Altra precisazione: i capitoli della trilogia, noi li vediamo solo dal punto di vista di Alina, quindi sappiamo solo quello che sa anche lei.

Invece, in Sei di corvi sono i protagonisti a narrare la vicenda a turno, quindi Kaz, Inej, Jesper, Nina e Matthias (Wylan ha pochissimi capitoli), poi abbiamo degli speciali solo all’inizio e alla fine dei due romanzi.

Quindi, per esempio, tutti i pezzi di Pekka che vediamo nella serie nel romanzo non ci sono, salvo eccezioni che abbiamo visto nella Puntata 2.

Partiamo con le differenze della terza puntata!

Puntata 3 – Dal simile al simile

Nella puntata precedente eravamo rimasti con Alina che si faceva mettere il secondo amplificatore, perdeva il controllo e Mal si spaventava, cose che ci sono anche nel libro.

In più nel romanzo lei e Mal scoprivano che, nel libro dei Santi, Sankt Ilya (Ilya Morozova) aveva accanto a sé il cervo, la frusta marina e un altro animale.

Avevano già capito che gli amplificatori erano tre e avevano chiesto a Sturmhond di aiutarli, ma avevano accettato prima di andare a Ravka con lui.

In questo terzo episodio, siamo già pronti a superare la Faglia con i poteri di Alina.

  • Abbiamo visto che fino a questo momento Alina e Mal erano stati tenuti prigionieri dell’Oscuro.
    • Quindi tutti i momenti in cui i due possono conoscere e fare amicizia con l’equipaggio del corsaro li vediamo adesso.
      • Oltre ai momenti chatting with friends, Alina si allena a combattere con Tamar.
        • Con Sturmhond che le dice di non danneggiare il carico!
      • Mal, invece, si allena direttamente col corsaro.
    • Durante questi giorni in cui navigano verso Ravka, Alina chiede a Tolya e a Tamar se sapessero quale fosse il vero nome di Sturmhond, da che parte di Ravka provenisse, ma loro rimangono vaghi e la distraggono proponendole di combattere.
      • Oppure una volta arriva direttamente Sturmond dietro le sue spalle:

«Mia madre era un’ostrica» disse strizzandomi un occhio. «E io sono la perla.»


Dove abbiamo lasciato i corvi?

Nella seconda puntata, Inej era stata ferita mentre Kaz entrava nell’ufficio dell’avvocato di Pekka Rollins.

Abbiamo già visto che Kaz non cerca di scoprire qualcosa su Pekka, ma sul mercante Van Eck, ma questa scena esiste nel primo romanzo.

Inej, però, viene ferita ad un certo punto e Kaz rimane tutt’altro che calmo!

  • In Sei di corvi quando stanno per imbarcarsi per lasciare Ketterdam, vengono sorpresi da un’imboscata (seguitemi su TikTok se volete scoprire tutto il romanzo in modo dettagliato).
    • Riescono a salire sulla nave, ma un membro delle Punte Nere riesce ad accoltellare Inej e cercano di rapirla per le informazioni.
      • Kaz arriva a salvarla, perdendo lievemente la testa perché le avevano ferito il suo Spettro.
      • QUINDI Jesper non ha nessun motivo per prendersela con lui perché aveva messo in pericolo Inej, anche perché sono criminali. Rischiano SEMPRE la vita nei colpi, lo sanno. Lo danno per scontato.
  • Inoltre, è vero che Kaz ha il trauma della morte di suo fratello e che quando si toglie i guanti e deve toccare qualcuno va giù di testa, ma se dovesse urlare ogni volta che si arriva in argomento “peste”, come accade nella serie, non sarebbe riuscito a farsi quel nome nel Barile.

A questo punto dice a Nina a chi affidare un messaggio per raggiungere Matthias, ma abbiamo visto che nei libri hanno liberato Matthias subito.


Scopriamo, dai flashback di Kaz come Pekka aveva fregato suo fratello.

Questo background lo abbiamo scoperto già nel primo romanzo Sei di corvi.

Il fulcro lo vediamo anche nella serie, ma nel romanzo ci sono più dettagli:

  • Kaz e Jordie erano arrivati in città con tutti i risparmi dalla vendita della loro fattoria, dopo che il padre era morto.
    • Jordie aveva iniziato a cercare lavoro, ma senza troppa fortuna.
      • Un giorno, Kaz si era fissato con dei cagnolini meccanici, venduti da un ragazzino.
      • Ragazzino che dice a Jordie che il giorno dopo andrà a chiedere lavoro in un negozio e che ci sarebbe stato posto anche per lui.
        • Iniziano a lavorare e il capo, Jacob, li avvicina al mondo della borsa, tramite piccoli investimenti, dicendo loro che con le conoscenze giuste si riusciva a sapere dove e su cosa investire.
          • In effetti funziona: un giorno Jacob dice loro che c’è stata un’inondazione che ha rovinato dei raccolti e che avrebbe alzato il prezzo dello zucchero.
            • Lo comprano e una settimana dopo vedono i prezzi salire alle stelle.
      • Poco dopo, però Jacob dice loro che c’è un altro investimento sicuro, ma che non vuole che lo facciano perché ci vogliono troppi soldi iniziali.
        • L’altro ragazzino si arrabbia con Jacob e se ne va.
          • Invece, Jordie va da lui e gli dice che lui dei risparmi li ha, appunto quelli della fattoria.
            • Jacob accetta il suo investimento, ma Jordie deve dare i soldi a lui perché è ancora minorenne e non può firmare i documenti da solo e, come nella serie, gli dice di tornare dopo una settimana.
      • La settimana dopo il negozio è vuoto, così come la casa di Jacob e i vicini dicono loro che in realtà la casa era stata affittata poco tempo prima.
        • In pratica il ragazzino lavorava con Jacob proprio per addescare i polli da truffare.
        • Il negozio, così come la bella casa da mercante, servivano allo stesso scopo.
      • Molto tempo dopo, Kaz scopre che Jacob non è altro che Pekka Rollins e decide che dovrà ripagarlo con la sua stessa moneta, facendogli perdere tutto, ma questo lo vedremo.

Quindi la truffa è la stessa, ma ancora più subdola per come abbia fatto in modo che Jordie si fidasse.

E qua ci ricongiungiamo con la puntata.


Ed eccoci all’Oscuro che è alle prese con Baghra che sta tenendo in gabbia.

Vi ho detto che noi non vediamo direttamente le sue parti, ma scopriremo successivamente cosa ha fatto a lei e a Genya quando i vari personaggi incontreranno Alina, quindi per scoprire la sorte di Baghra dovrete ancora aspettare!

Nella serie vediamo che, direttamente dal mare, la nave di Sturmhond diventa un transformer e dalla barca si stacca un pezzo che prende il volo.

  • Nel romanzo, giorni dopo aver deciso di andare a Ravka dal cliente del corsaro, sono arrivati vicini alle coste di Ravka Ovest e vengono svegliati per sbarcare.
    • Alina sta per salire in quella che pensava essere una scialuppa, invece si ritrova davanti una strana imbarcazione che Sturmhond ha chiamato Colibrì.

Aveva due scafi simili a scarpe traforate tenuti insieme da un ponte con al centro un buco enorme. […] Ci spostammo lentamente verso il ponte al centro in cui, annidata tra due alberi, era incassata una cabina di comando.

  • La governano due Chiamatempeste, anche perché qua senza parem non si riesce neanche a sollevare sé stessi, figuriamoci una barca intera (Zoya in realtà riesce a sollevare più di una persona alla volta, ma lei ha un amplificatore e viene detto che è tra i più forti Grisha in circolazione).
    • E, proprio come gli idrovolanti, la Colibrì prende prima velocità e poi viene fatta alzate.
      • Sturmhond offre, gentilmente, degli occhialetti protettivi ad Alina e Mal per proteggersi dal vento.
  • Alina e Mal sono convinti che il cliente di Sturmhond si trovi a Os Kervo, quindi non hanno la più pallida idea che devono attraversare la Faglia.
    • Per cui, quando entrano, Alina non è pronta a usare i poteri e Sturmhond sta facendo un’enorme scommessa su di lei.
      • In ogni caso la Colibrì è dotata di cannoni progettati da un armaiolo Zemeni che possono sparare senza bisogno di fermarsi a ricaricare, ma comunque… contro i Volcra.
  • Con due amplificatori, Alina non ha alcun problema a governare la luce e ad avvolgere la nave.
    • È Sturmhond stesso a dirle di ritirare la luce perché è ora che siano loro a dare la caccia ai volcra.
      • Alina, anche se non era d’accordo, ritira la luce e i volcra li circondano.
        • Sturmhond le ordina di sprigionare di nuovo la luce, più ampia della nave:

C’erano volcra dappertutto intorno alla nave, una massa di corpi grigi, alati, convulsi, con ciechi occhi lattiginosi e mascelle piene di denti. La somigliaia con i nichevo’ya era inconfondibile […]

SOMIGLIANZA

Perché nella serie hanno dovuto fare dei cosi a forma di uomo, quando li descrive identici ai volcra? 

Era una bel collegamento… no?

Evidentemente lo penso solo io, OK.

  • Sparano a qualche mostrone e poi decidono di uscire visto che è quasi l’alba, ma Mal dice che c’è un grosso stormo a Nord.
    • E si ritrovano su un nido che sterminano con delle granate.
  • Mal è preso bene con Sturmhond e la sua ciurma, mentre Alina sta soffrendo perché lei sente la Faglia con qualcosa di simile a lei e le urla dei volcra le sembrano umani:

[…] lo strazio delle madri che piangevano i loro piccoli.

  • Ripartono, Alina illumina di nuovo la nave ed è in quel momento vede l’Oscuro che le dice che è diventata una vera assassina, prende fuori un coltello e tira un fendente nella sua direzione.
    • Alina si protegge, per cui non sta più controllando la luce e calano nell’oscurità.
      • Un Chiamatempeste viene ferito, ma Alina riesce a riprendere il controllo e li protegge di nuovo con la luce.
        • Mal è nel panico perché Alina sta male.
      • Sturmhond guida la nave fuori dalla Faglia.
        • Con una sola Chiamatempeste, però, si schiantano, scivolano sul terreno, ma riescono ad arrivare nel lago che doveva essere il loro punto di arrivo iniziale.
    • Tolya, guardate un po’, usa i suoi poteri da Grisha per stabilizzare il Chiamatempeste, mentre arriva Sturmhond con un marinaio quasi affogato che affida a Tamar per lo stesso motivo.
  • La Chiamatempeste si arrabbia con Alina per quello che è successo e, giustamente, lei le fa notare che non aveva chiesto lei di andare nella faglia e lamentarsi col suo capitano.
    • Torna Sturmhond e dà ragione ad Alina.
      • Il corsaro si leva il cappello e gli occhialini e Mal e Alina lo guardano a bocca aperta:

In viso di un estraneo. Il suo mento aveva perso la punta pronunciata. Il naso era ancora leggermente storto, ma completamente diverso dalla protuberanza malfatta di prima. I capelli non erano più di un castano rossastro, ma biondo scuro, e rasati in un ordinato taglio militare; gli strani occhi verde torbido erano ora di un luminoso castano chiaro. Era completamente diverso, ma era inconfondibilmente Sturmhond.

“Ed è bello” pensai con una sconcertante punta di risentimento.

EH Alina.

È bello sì, potevi pensarci bene alle cose nel libro!

  • Sturmhond era ricorso a quei trucchi perché l’Oscuro lo avrebbe riconosciuto.
    • Non si vedevano da quando il principe aveva quattordici anni, ma l’Oscuro non soffre di Alzheimer.
      • Mal e Alina incalzano Sturmhond perché gli dica il suo vero nome e in quel momento arriva il Primo Esercito, come nella serie.
        • Il comandante non lo presenta al resto dell’esercito, comunque.

E ci ritroviamo con la scena che vediamo anche nella nostra puntata, con Alina che gli dà un pugno in faccia.

Saltiamo a occhi chiusi i momenti in cui l’Oscuro si lamenta della tosse e andiamo avanti.


Tornando ai Corvi, Wylan e Jesper vanno nella villa di campagna per capire quali traffici Pekka vi nascondesse e trovano il suo infante.

  • Nel romanzo, invece, abbiamo visto che Kaz era alla ricerca del luogo in cui Van Eck stava tenendo Inej per scambiarla con lo scienziato che aveva creato la parem, Kuwei.
    • Allo scadere dell’ultimo giorno patuito per lo scambio, Van Eck sta aspettando Kaz e gli altri e scopriamo che aveva messo Inej in un posto facile da trovare proprio per far cadere Kaz in trappola.
      • Kaz, però, ha capito subito che c’era qualcosa che non andava, così si è messo a cercare qualcosa che Van Eck voleva davvero nascondere e tenere al sicuro: la sua nuova moglie incinta.
        • Così, mentre Van Eck li sta aspettando con Inej, Kaz e gli altri vanno a rapire sua moglie e la portano nel loro nascondiglio al vecchio cimitero, mandando un messaggio al mercante per scambiarla con Inej il giorno successivo.

Nessuno degli Scarti fa una piega per aver rapito e tenuto prigioniera una donna incinta, per la cronaca.

  • Infatti, la scena che vediamo alla fine di questa puntata con Jesper e Wylan che si immolano per convincere Kaz a salvaguardare un bambino non esiste.
    • C’è addirittura un punto nel Regno Corrotto in cui Inej dice a Van Eck che Kaz avrebbe estratto il feto dalla pancia della moglie se a lei fosse successo qualcosa… e io le credo e anche Van Eck.
  • Quando si rivedono, nel romanzo, Kaz è freddo e distaccato, come al solito perché vuole fingere di non tenere a Inej.
    • Inej, invece, cerca di mantenersi sulle sue perché è convinta che lui l’abbia salvata solo perché gli era utile e quindi valesse il salvataggio.
      • Infatti c’è un pezzo in cui Van Eck la minaccia di spaccarle una gamba con una mazza in modo che non avrebbe più potuto camminare e Inej gli urla che Kaz non la scambierebbe mai così.
        • Van Eck ci crede e proprio questo fatto, porta Inej a convincersi che sia la verità.

La conversazione tra Inej e Kaz che nella serie vedremo solo alla fine dell’ultima puntata, nel romanzo c’è già stata in Sei di corvi.

Torniamo alla gita in campagna che fanno Jesper e Wylan:

  • innanzitutto a questo punto della serie Wylan si rende conto che Jesper è un Fabrikator e inizia a insistere e a chiedergli perché lo nasconda.
    • Nel romanzo lo scopre nelle prigioni della Corte di Ghiaccio quando Jesper usa le sbarre di metallo per creare due grimaldelli che Kaz userà per aprire la cella.
      • Ma in Sei di corvi hanno visto: un rogo con dei Grisha, una vecchia Grisha tenuta nelle prigioni per controllare che i detenuti non fossero Grisha a loro volta e altri Grisha devastati dalla parem, mentre nella serie i Grisha vengono schiavizzati e sfruttati: perché dovrebbe non capire come mai Jesper si nasconda?

Tralasciamo questi dettagli di pura logica e arriviamo davvero alla gira fuori porta che esiste nel Regno corrotto.

  • Oltre a scoprire il luogo in cui si trovava la moglie di Van Eck, Kaz aveva scoperto una cappella fuori Ketterdam a cui il mercante faceva donazioni mensili.
    • Wylan non aveva potuto partecipare al funerale della madre e suo padre non gli aveva mai detto dove si trovasse la sua tomba.
      • Kaz pensa che probabilmente è quello il posto dove l’ha seppellita.
  • Wylan ha detto a Kaz che in una miniera lì vicino potrà trovare un materiale che servirà loro a penetrare nella cassaforte di Van Eck, passaggio necessario per il piano per distruggerlo che stanno perseguendo nel Regno corrotto, ma non è questo il momento.
    • Va lì con Jesper, ma quando arrivano, Wylan dice che quell’acido si può trovare in qualsiasi bottega e che lo aveva detto apposta per avere tempo.
  • Arrivati alla chiesa/ospedale dicono all’infermiera che sono lì per conto di Van Eck e che devono assicurarsi che tutto vada per il meglio.
    • Subito notano che c’è qualcosa di strano in quel posto, ad esempio le sbarre alle finestre che, solitamente non servono per i defunti.
      • Leggendo il registro che l’infermiera ha lasciato loro, Jesper si rende cono che quella non è una cappella, ma un manicomio.
        • La madre di Wylan, quindi, è viva, ma suo padre l’ha fatta passare per malata mentale per potersi risposare e avere un altro figlio che diventasse il suo erede.
          • Inoltre, aveva fatto in modo che l’ex moglie gli intestasse tutti i beni e le proprietà.
  • Wylan, scioccato da quella scoperta, si dedica con ancora più fervore al piano di Kaz per far finire sul lastrico Van Eck.
  • Durante questa terza puntata, Kaz va al quartier generale degli Scarti e fa il figo per convincerli a lavorare per lui. 
    • Tutto molto bello, ma vi ho già detto che nel romanzo Kaz e tutti i corvi fanno già parte degli Scarti e Kaz è il vice di Per Haskell.
      • Per tutto il primo libro, infatti, ha sempre assoldato tutti gli uomini che gli servivano dalla banda.

Tuttavia, questa scena è stata presa dal secondo libro, Il Regno Corrotto.

Ci sono due momenti in cui Kaz deve affrontare Per Haskel perché, vi ricordo, Kaz e gli altri si stanno nascondendo perché si sono messi contro Van Eck che gli ha messo contro tutta la stadwach e non stanno più dando conto al loro capo, Per Haskel, appunto.

  • Kaz deve tornare da Per Haskell che si sta spazientendo perché Van Eck ha iniziato a far dare loro la caccia per riuscire a trovare Kuwei.
    • Kaz calma Per Haskell e gli assicura che in poco tempo avrà i suoi soldi e tutti gli Scarti che Kaz sta tenendo impegnati.
      • Per Haskell vuole che Inej (che intanto è stata scambiata con la moglie di Van Eck) torni subito a lavorare per lui, ma non fa in tempo a dirlo che lei si è dileguata.

Veniamo, invece, alla scena che è stata usata per creare questo punto della serie tv:

  • La situazione dei Corvi è peggiorata, infatti Van Eck e Pekka Rollins si sono alleati per fermare Kaz.
    • Quindi oltre a tutta la polizia, Kaz e gli altri si ritrovano contro anche le altre bande del Barile, tra cui lo stesso Per Haskel e i suoi Scarti.
      • Kaz ha ideato un nuovo piano per vincere su Van Eck e riprendersi i soldi, ma per metterlo in atto ha bisogno di più uomini.
        • A questo scopo entra alla Stecca dalla finestra della propria stanza e fa il suo ingresso trionfale in cima alle scale.
    • In quel momento Per Haskel si sta vantando con i suoi uomini, ha anche in mano un bastone con sopra una testa di corvo di carta e sta dicendo ai suoi che devono trovare Kaz per consegnarlo.
  • Quando vede Kaz, gli manda addosso degli uomini.
    • Inizialmente ha la meglio, finché non perde il bastone che verrà dato a Per Haskel.
      • Kaz viene spinto a terra, sembra che per lui sia finita, ma riesce a liberarsi, infila due chiodi che aveva divelto dal pavimento nella gola di uno, poi mette k.o. anche gli altri.
    • E parte il monologo segno che la scazzottata serviva solo per mostrare la propria forza.
      • Gli dice come Per Haskel si sia preso i guadagni di Kaz, godendo dei frutti del suo lavoro e lasciandogli i lavori sporchi.
        • Alla prima occasione, poi, lo aveva tradito per inchinarsi a un altro capobanda.
          • Per Haskel dice di averlo fatto per proteggerli, ma Kaz gli fa notare che Pekka Rollins li avrebbe fregati alla prima occasione.
            • E chiede chi avrebbero voluto lì a proteggerli quando sarebbe arrivato: lui o Per Haskel?
      • Molti degli Scarti giovani erano già titubanti per quello che stava succedendo e si schierano apertamente dalla sua parte.
        • Quando Per Haskel dà di nuovo ordine di prendere Kaz, loro prendono le armi e si ritrovano in maggioranza.
          • Kaz scende le scale, va da Per Haskel, si riprende il bastone dalla mano del vecchio e gli dice che ha due minuti per levarsi di torno.

Ed ecco come Kaz da vice diventa ufficialmente il comandante degli Scarti.

Secondo me molto più soddisfacente della serie, ma ditemi la vostra!


Alina e Mal hanno appena scoperto che Sturmhond è il principe di Ravka e ella scena dopo sono già tutti a cavallo.

  • Nel romanzo non partiamo subito alla volta di Os Alta, ma si fermano in un accampamento del Primo Esercito.
    • Mal sgrida Alina per aver dato un pugno al principe di Ravka, visto che potevano benissimo spararle.
      • Alina gli risponde che è solo geloso perché voleva essere lui a farlo.
  • Mal chiede anche che cosa sia preso ad Alina nella Faglia e qua lei inizia a mentire sulle visioni dell’Oscuro, dicendo che era solo stanca.
    • Alina prova a chiedergli dei versi dei volcra, ma Mal non ha sentito niente di diverso rispetto al solito.
  • Piccola curiosità: il re e la regina di Ravka pensano che Nikolai sia all’università a Ketterdam.
    • Al suo posto, invece, c’è uno spedizioniere ben pagato che va a lezione, fa gli esami e beve spesso.
      • Nikolai dice che ha provato a frequentare, ma non è mai riuscito a stare fermo: in pratica lui e Jesper potrebbero essere migliori amici.

A questo punto delle differenze, è inutile dirvi che Nikolai non ha assoldato Kaz e i corvi, giusto?

Abbiamo già visto com’è andata.

Possiamo andare direttamente alla proposta di matrimonio di Nikolai.

  • Siamo ancora nell’accampamento del Primo Esercito, non nel rifugio di Nikolai.
    • Non ha ancora incontrato né Zoya, né gli altri Grisha del Piccolo Palazzo.
      • Ma, soprattutto, Alina e Mal sono ancora sul piede di guerra perché Nikolai gli ha mentito fingendosi un Corsaro.
        • Mal, quando Nikolai propone ad Alina di diventare la sua regina per unire Primo e Secondo esercito non la prende bene come vediamo nella serie:

Prima che io potessi battere ciglio, Mal aveva spinto il tavolo da parte e si era avvicinato a Sturmhond, l’aveva sollevato da terra e l’aveva sbattuto contro il palo della tenda.

«[…] Lasciami spiegare…»

«Cerca di spiegare con il mio pugno in bocca»

«[…]Sto mantenendo la calma per lei, ma sono pronto a sventrarti come una carpa.» […]

«Basta!» Evocai un luminoso frammento di luce che accecò entrambi.

  • Mal rifiuta gentilmente per tutti e due, com’è giusto che sia (**ironia**).
    • Alina gli fa notare che hanno sempre parlato di tornare a Ravka per aiutare il paese e quella era l’occasione per farlo.
      • Alina, quindi, accetta di diventare comandante del Secondo Esercito e di andare a Os Alta con lui, ma non il matrimonio. Per il momento.
        • Mal, come nella serie, si chiede se alla fine di tutto Alina lo vorrà ancora.
  • Prima di partire alla volta di Os Alta, passato tre giorni a trasportare merci da una parte all’altra della Faglia.
    • Giustamente, quando ti ricapita la possibilità di fare avanti e indietro senza rischiare di perdere tutto il carico?
  • Si trovano a Kribrirsk, la città gemella, a ovest della Faglia, rispetto a Novokribrisk, la città che l’Oscuro aveva distrutto allargando la Faglia.
    • Quando giungono a una chiesa, Alina vede che sulle pareti della chiesa erano stati incisi i nomi di tutte le persone che avevano perso la vita. 
      • Una mendicante la chiama per nome, ma Nikolai le spiega che in realtà stava vendendo ossa di Sankta Alina, infatti, si diceva che lei era morta nella Faglia.
  • Partono per Os Alta in pompa magna.
    • Alina viene messa in una carrozza con il simbolo dei Lantsov da una parte e il simbolo del sole dall’altra, così che tutti sapessero che l’Evocaluce era tornata e che era dalla parte dei reali.
      • Durante il viaggio si fermano in vari villaggi, proprio per conquistare il popolo.
        • E le dice che deve comportarsi sempre come se qualcuno la stia guardando, non si può spargere la voce che l’Evocaluce se la faccia con un contadino.
        • E anche che dovrebbe indossare i suoi colori: ovvero la kefta nera e oro.

«Il nero no» intervenne Mal. Si scostò dal tavolo e, senza un’altra parola, sparì nella stanza affollata.

Io posai la forchetta. «Non riesco a capire se stai creando problemi deliberatamente o se sei solo un idiota.»

  • Nikolai le racconta come ha conquistato la sua ciurma e il suo nome da corsaro.
    • Il capitano della prima nave fjierdiana che avevano preso gli aveva riso in faccia, così lui, invece di ucciderlo, gli aveva mozzato le dita e le aveva date in pasto al cane davanti ai suoi occhi.
      • Dopo di che aveva mangiato e bevuto con la sua ciurma e alla sera era andato a vomitare e piangere nella sua stanza, ma aveva fatto quello che doveva per diventare il corsaro.
        • Alina gli dice che anche l’Oscuro gli aveva fatto un discorso del genere.

Nella terza puntata arrivano al rifugio di Nikolai che, però nella quarta sembra il palazzo reale, visto che poi ci saranno il re e la regina, i banchetti…

Non lo so, mi sembra un po’ confusionaria la cosa, ma non è questo il momento.

In ogni caso, nel libro il rifugio di Nikolai lo vedremo solo più avanti.

Vi ho detto, infatti, che in questa stagione hanno unito ben due romanzi: nel libro siamo ci stiamo ancora sulla strada per arrivare alla capitale e neanche siamo passati per il rifugio segreto di Nikolai!

Vediamo cosa accade nel romanzo!

  • Man mano che addentrano a Ravka iniziano a vedere sempre più pellegrini.
    • Portano fasce al braccio e sventolano bandiere con un sole nascente.
      • Quando riconoscono Alina dalla ketfa blu e dal COLLARE DI CERVO attorno al collo, vanno da lei chiamandola “Sankta”.
        • Si accodano alla carovana e rischiano di superare il numero di soldati di Nikolai.
  • Durante il viaggio Nikolai cerca di carpire più informazioni possibili da Alina sull’Oscuro e sugli amplificatori che devono trovare.
    • Alina gli parla di un potere particolare legato alla creazione che Bagra chiamava “la creazione al cuore del mondo”.
      • Gli dice che quando i Grisha usano i propri poteri si rafforzano, ma secondo lei per creare i nichevo’ya l’Oscuro si stanchi.
        • Non hanno tempo per aspettare che si distrugga da solo, però Nikolai pensa che il raggio d’azione dei mostri d’ombra sia limitato, visto che non li hanno inseguiti quando hanno bombardato la nave.
          • Questo vuol dire che dovrà entrare a Ravka e, nella serie non è così, non può attraversare la Faglia senza Alina, infatti i volcra attaccano pure lui.
  • Man mano che il viaggio prosegue, Nikolai si fa sempre più ardito: le baciava la mano, le infilava i capelli dietro le orecchie e così via.
    • Vi ricordo, però, che nel libro Alina non ha accettato la proposta di matrimonio ed è palese che Nikolai sta portando il popolo a credere, suo malgrado, che ci fosse qualcosa tra di loro.
      • Arriverà anche a baciarla e Alina gli tira un calcio nello stinco.
        • Quando sono da soli gli dice che se prova a rifare una cosa del genere, non gli darà un calcio, lo taglierà in due con il potere.
          • Quando vede Mal gli chiede se è arrabbiato: con Nikolai sì, ma si tira su a sapere che Alina gli ha dato un calcio.

Nella serie vediamo che dopo l’attacco a Novokibrisk tutti odiano i Grisha e basta.

  • Nel romanzo, dopo l’attacco a Novokribrisk, erano stati arrestati sia i Grisha, sia i soldati normali che avevano occupato il palazzo reale.
    • L’Apparat (che sarebbe a metà tra un ministro del culto e un consigliere tipo Jafar e che nella serie compare nell’ultima puntata), invece, era svanito nel nulla.
      • Tutti coloro che sono fedeli alla corona, invece, sono stati lasciati in pace, ovviamente.
        • Alcuni Grisha si erano nascosti nell’attesa di potersi riunire al Secondo Esercito, infatti sono quelli che hanno raggiunto Alina e arriveranno a Os Alta con lei.
  • Quando sono poco lontano dalla capitale, Vasily li accoglie a capo di una formazione militare, un po’ per sfoggio di sé stesso.
    • E Nikolai gli fa fare una figuraccia.
      • Infatti, Nikolai si rivolge a un sergente, dicendo di non chiamarlo con il titolo reale perché quando indossava l’uniforme militare era solo un ufficiale e poi gli chiede come vada una vecchia ferita.

Ora, ditemi voi, se l’attore che hanno scelto (si vede nella quarta puntata) non vi ricorda spaventosamente Re Carlo… fortunatamente la realtà è meglio delle favole.

Arrivano finalmente al palazzo reale (per farvi capire, siamo a pagina 156 di Assedio e tempesta).

  • All’interno delle mura di Os Alta si liberano dei pellegrini.
    • Sono stati banditi dalla capitale, visto che l’Apparat era dalla parte dell’Oscuro.
  • Nikolai abbraccia sua madre e suo padre.
    • Il re, come vediamo nella serie, è molto debole.
  • Dopo di che Nikolai e il fratello si chiudono in una stanza per parlare con i genitori.
    • Quando escono, Alina capisce che Nikolai ha detto loro di Sturmhond e di cosa ha fatto.
  • Il re si rivolge finalmente ad Alina e le fa notare che è molto giovane per comandare il Secondo Esercito.
    • Inoltre se fosse per lui la manderebbe immediatamente a morte, ma questo farebbe di lei solo una martire, in più hanno bisogno di lei e Nikolai si fida.
      • Avete presente tutte le rispostine acide di Alina nella serie? Dimenticatevele… o meglio, Alina le pensa soltanto.
        • In questo pezzo è tutta un “Sì moi tsar”, “Sarebbe un grandissimo onore per me…” e via dicendo.
      • Allo stesso modo, Nikolai salva Mal, in teoria un disertore del Primo Esercito, ma Nikolai testimonia di come abbia preso le armi contro l’Oscuro.
        • Mal, invece non aiuta:

«Immagino che ogni uomo sia convinto di avere delle buone ragioni. È stata comunque diserzione.

Nikolai aggrottò le sopracciglia e a me venne l’impulso di dare a Mal una bella scrollata.»

  • Il re, quindi, invece che giustiziarlo, lo fa solo congedare con disonore.

Lasciano la sala del trono e incontrano i Grisha rimasti a Os Alta.

Ed è a questo punto che rivede Zoya, ma l’incontro lo tratteremo nella prossima puntata, perché in realtà quello che si dicono è un dialogo che si vede, appunto, nella puntata 4.

  • Vi dico solo che, mentre nella serie vediamo Alina e Zoya abbracciarsi, nel libro Alina si trattiene dal guardare Mal per controllare come reagisca a Zoya.
    • Vi ricordo che due avevano avuto una tresca nel primo romanzo.

Nel finale di puntata ci ricordiamo che esiste anche il povero Matthias.

  • Nel romanzo abbiamo visto che la prima volta che vediamo Matthias, lui era già un combattente delle fosse.
    • E, la sera in cui Nina viene portata all’Anticamera dell’Inferno è la stessa in cui Kaz lo farà evadere.
      • Non ci viene mai detto come abbia passato i mesi precedenti, ma sappiamo che ha accettato volontariamente di combattere perché i prigionieri avevano trattamenti di favore, come celle singole e cibo migliore.
        • In ogni caso dimenticatevi la prigione che si vede nella serie dove i detenuti sono liberi di girare. Nel romanzo è molto più dura di così.

La terza puntata si conclude con l’Oscuro che vede Alina dormire e lei che si sveglia e va a gustarsi gli addominali di Nikolai.

Non mi lamento assolutamente per questa scelta, vedremo cosa accade nel romanzo.

Per questo articolo è tutto, ditemi se sapevate già queste differenze, se la serie vi è piaciuta e, in generale, cosa ne pensate!

Potete leggere anche:
Dal libro alla serie: Tenebre e ossa – Stagione 2 (Puntata 1)
Tenebre e Ossa – Stagione 1
-Dal libro alla serie: Tenebre e ossa – Stagione 2 (Puntata 4) – Prossimamente

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Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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