
Recensione: Il quaderno dell’amore perduto di Valérie Perrin
Titolo originale: Les oubliés du dimanche
Casa Editrice: Casa Editrice Nord – Edizioni e/o
Pubblicazione: 2020 / 2023
Genere: Narrativa
Pagine: 348
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
Il quaderno dell’amore perduto è il primo romanzo di Valérie Perrin, autrice francese diventata famosa in Italia dopo il suo terzo romanzo, Tre (2021).
Il suo secondo libro, Cambiare l’acqua ai fiori (2019) ha vinto il Prix Maison de la Presse.
Trama
Justine vive con il cugino più piccolo dai nonni dopo che i genitori di entrambi sono morti in un incidente d’auto.
Lavora in una casa di riposo a Milly, un paesino nel cuore della Francia, per guadagnare abbastanza per permettere a suo cugino di andare all’università.
Una delle sue pazienti preferite è Hélène che le racconta la storia del suo amore interrotto a causa della guerra.
Justine si impegna a raccogliere la sua storia per donarla a suo nipote.
Commenti e critiche
Ero molto preoccupata di leggere questo romanzo, visto che ho amato Cambiare l’acqua ai fiori e Tre e avevo paura di rimanere delusa.
Il quaderno dell’amore perduto è il primo romanzo di Perrin, infatti rispetto agli altri due è molto più breve e, nonostante il suo modo di narrare molto intenso e particolareggiato sia già presente, non è ancora così approfondito come sarà nei libri successivi.
Sebbene sia il libro più breve, è quello che ci mette più tempo a partire. Per tutta la prima metà, infatti, non ho capito quale fosse il punto e perché dovessi continuare a leggere.
Questa sensazione viene spazzata via in una riga e da lì in avanti il libro si divora in un secondo.
Ci porta avanti e indietro nel tempo in una Francia invasa dai nazisti, facendoci scoprire un paesino dell’entroterra, un po’ diverso rispetto alla nostra idea di questo paese.
Oltre alla storia di Hélène, si dispiega pian piano quella di Justine e ci rendiamo conto che c’è un mistero da svelare e che si scoprirà il vero punto di shock del romanzo.
In conclusione
Il quaderno dell’amore perduto non è di certo il libro di Perrin che mi è piaciuto di più, ma sono stata contenta di leggerlo e sono contenta che i miei timori fossero infondati.
Se amate l’autrice, non potete evitarlo, anche per scoprire meglio il suo percorso e l’evoluzione della sua scrittura.
Voi cosa ne pensate?
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Alle.


