
Recensione: COSE Spiegate bene – Le droghe in sostanza
Pubblicazione: Maggio 2022
Casa editrice: Iperborea
Genere: saggio
Pagine: 256
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
Le droghe in sostanza è il terzo libro della serie del Post “COSE”, una serie di libri che ci porta dentro ad alcune grandi tematiche che circondano tutti noi.
Abbiamo già visto come si fanno i libri, le questioni legate al mondo LGBTQ+, adesso ci spostiamo e andiamo a vedere le sostanze, protagoniste di telegiornali, serie tv e discorsi da bar.
Vediamo di imparare qualcosa di vero, spiegato bene.
Sinossi
Le sostanze che chiamiamo «droghe» sono tante e diverse, e i loro effetti variano molto a seconda delle dosi, delle caratteristiche di chi le assume e delle ragioni per cui lo fa.
Per questo parlare delle droghe come se fossero tutte uguali è riduttivo e fuorviante.
Inoltre ignora il fatto che la stessa sostanza che qualcuno usa per provare piacere e divertirsi, può essere utile a qualcun altro per i suoi effetti terapeutici: il confine tra «droghe», per come abitualmente usiamo questo termine, e «farmaci» è meno netto di quanto si pensi.
Negli ultimi anni è diventato evidente con la grande epidemia da dipendenza da farmaci oppioidi negli Stati Uniti da un lato, e dall’altro col sempre maggior interesse della comunità scientifica sui possibili utilizzi delle sostanze psichedeliche per alleviare forme di disagio psichico.
Nel frattempo in molte parti del mondo si mette in discussione la cosiddetta «guerra alle droghe» e si tentano nuovi approcci, con depenalizzazioni e legalizzazioni, conservando l’attenzione necessaria sui rischi.
Commenti e critiche
Man mano che la collana va avanti, le tematiche vengono affrontate in maniera più interessante e approfondita, sempre mantenendo il testo semplice e leggero.
Le droghe sono un argomento ostico perché va a toccate una tematica che ha anche risvolti politici e morali, diventata divisiva perché identitaria.
Per questi motivi non è semplice parlarne in maniera neutra senza prendere una posizione.
A mio parere, il punto di vista del Post non è super partis, ma, nonostante questo non si perde il carattere divulgativo di questo saggio e la capacità di parlare dell’argomento in maniera oggettiva.
Punto di forza del libro, come gli altri di questa serie, è fare ordine.
Di droghe ne sentiamo parlare spesso, come dicevo nell’introduzione, ma sempre in maniera confusionaria.
C’è chi le ama, c’è chi le odia, ma entrambi fanno casino.
Gli schieramenti hanno tutta una serie di termini che vengono usati come sinonimi quando magari non lo sono, o, al contrario, usati come se si trattasse di sostanze diverse, quando si parla della stessa cosa.
Prima di partire, infatti, ci presenta un dizionario in cui sistema tutte le varie sostanze in ordine alfabetico, andando anche a mettere in chiaro la denominazione “di strada” o se una certa sostanza viene chiamata in modo diverso in base agli usi.
Altro fattore positivo, dare voce a chi ha avuto esperienza, per poter trasmettere un punto di vista interno che, ovviamente, sarà diverso dagli addetti ai lavori che possono essere medici, psicologi o forze dell’ordine che hanno le conoscenze, ma solo teoriche.
Permette, così, di uscire dall’idea diffusa di “tossico” che si ha in generale.
Riesce a creare un discorso che non scade nel paternalismo del divieto senza se e senza ma, ma neanche nello sbandieramento delle sostanze in modo acritico.
Ho trovato molto utile il fatto che mettono tutto in prospettiva e riescano a far capire come cambi il concetto di droghe anche inserendo nel discorso sostanze come il caffè, l’alcool e la nicotina.
Tutte e tre di uso comune nel nostro paese e che assumiamo senza pensare a che tipo di effetti abbiano su di noi.
La frase precedente vale principalmente per il caffè ai cui effetti siamo così tanto abituati dal dimenticarci che esistano e assumerlo come se fosse una bevanda come un’altra.
In ogni caso, tutte e tre sono accettate nella nostra società e l’assunzione può avvenire in pubblico, senza stigma.
Esattamente come molte altre droghe, però, presentano effetti collaterali come l’assuefazione e l’astinenza, eppure non le guardiamo altrettanto male.
Questo ragionamento è un po’ la chiave di tutto il saggio che ci mostra proprio come i pregiudizi su una determinata sostanza influenzino la percezione della persona che ne fa uso.
In conclusione
Come avrete letto anche nelle recensioni precedenti, questa serie di libri mi sta dando molte soddisfazioni.
Lungi dall’essere manuali completi sull’argomento trattato, ma danno una buona base di partenza per potersi muovere in un determinato settore, in questo caso le droghe, e riuscire a continuare la conoscenza.
Conoscevate questi libri?
Vi ho fatto venire voglia di leggerli?
Fatemi sapere tutto qui sotto nei commenti e condividete l’articolo se lo trovate utile.
Potete leggere anche:
–Il Post – COSE Spiegate bene: Questioni di un certo genere
–Specchio delle mie brame di Maura Gancitano
–Invisibili di Caroline Criado Perez
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Alle.




