
Recensione: Homo Deus. Breve storia del futuro
di Yuval Noah Harari
Pubblicazione: 2017
Casa editrice: Bompiani
Genere: saggio storico, sociologico
Pagine: 548
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
Harari è uno storico, accademico e saggista israeliano, specializzato in storia medievale e militare.
Lo scrittore è conosciuto principalmente per il libro Sapiens. Da animali a dei, di cui abbiamo già parlato in questo articolo.
Il terzo libro di questa serie, invece, si chiama 21 lezioni per il XXI secolo.
Oggi invece parliamo di Homo Deus. Breve storia del futuro.
Il libro
Nella seconda metà del XX secolo l’umanità è riuscita in un’impresa che per migliaia di anni è parsa impossibile: tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre.
Oggi è più probabile che l’uomo medio muoia per un’abbuffata da McDonald’s piuttosto che per la siccità, il virus Ebola o un attacco di al-Qaida.
Nel XXI secolo, in un mondo ormai libero dalle epidemie, economicamente prospero e in pace, coltiviamo con strumenti sempre più potenti l’ambizione antica di elevarci al rango di divinità, di trasformare “Homo sapiens” in “Homo Deus”.
E allora cosa accadrà quando robotica, intelligenza artificiale e ingegneria genetica saranno messe al servizio della ricerca dell’immortalità e della felicità eterna?
Harari racconta sogni e incubi che daranno forma al XXI secolo in una sintesi audace e lucidissima di storia, filosofia, scienza e tecnologia, e ci mette in guardia: il genere umano rischia di rendere sé stesso superfluo.
Saremo in grado di proteggere questo fragile pianeta e l’umanità stessa dai nostri nuovi poteri divini?
Commenti e critiche
In Sapiens, Harari affrontava l’evoluzione della società umana fino alla contemporaneità, in questo secondo saggio si spinge ancora oltre.
Voglio cominciare questa recensione con un’avvertenza: Harari è un narratore molto bravo e, nonostante spesso si trovi ad affrontare tematiche molto complesse, riesce anche a renderle affascinanti.
Nei suoi libri, però, si può ritrovare una pecca che è allo stesso tempo un pregio: la semplificazione.
Da un lato è necessario cercare di appianare i dibattiti sulle tematiche trattate, altrimenti non si potrebbe sviluppare il discorso e non potrebbe esporre la sua tesi.
Tuttavia, spesso sembra che per quel dato ambito, o quella scoperta, il dibattito non esista proprio, ma tutta la comunità scientifica sia d’accordo con ciò che sta sostenendo Harari.
Quindi, se deciderete di leggere i suoi saggi, tenete a mente questo fattore e non date per scontato gli argomenti siano esattamente come ve li sta presentando.
Prendetelo come un allenamento: ascoltate una campana, per poi andare ad approfondire con altre fonti.
Il suo tentativo con Homo Deus è quello di immaginarsi dove potrà andare la specie umana se continua su questi binari.
Ciò che ci mostra è un futuro in cui Sapiens smette di essere al centro e in cui a governare davvero sono le intelligenze artificiali o umani 2.0 che hanno scelto di modificarsi sia geneticamente sia con nanorobot.
Sembra la premessa di un film post apocalittico e Harari stesso mette in guardia il lettore dal credere a questa ipotesi perché nel momento stesso in cui viene dipinta, gli umani agiranno di conseguenza cambiando il futuro.
Proseguiamo con la lettura con la consapevolezza che probabilmente questa idea non diventerà mai realtà, ma ci lasciamo prendere.
Ci lasciamo prendere perché Harari è capace di farci immaginare un futuro che sembra davvero possibile, soprattutto sulla base di come viviamo attualmente.
Mette sul campo molte ipotesi che se da un lato sembrano azzardate, dall’altro appaiono spaventosamente reale.
Il modo in cui le tratta rende la lettura molto accattivante e rende i suoi saggi veramente ottimi libri.
In conclusione
Non fatevi spaventare, come ho fatto io per molto tempo, dalla mole del libro: una volta che cominciate e vi prende, la lettura proseguirà liscia come l’olio fino alla fine.
Ovviamente, per poter apprezzare il libro, vi devono interessare gli argomenti, ma non è necessario essere d’accordo con lui con tutto ciò che dice per apprezzarne la scrittura.
Vi lascio la recensione video qui sotto, se volete qualche esempio in più sulle ipotesi di Harari:
Potete leggere anche:
–Il Post – COSE Spiegate bene: Questioni di un certo genere
–Un antropologo su Marte – Oliver Sacks
–Gli errori di Darwin di Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor
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Alle.


