
Recensione: Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli
Pubblicazione: 2015
Casa editrice: Feltrinelli
Genere: narrativa
Pagine: 245
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
Marco Missiroli è uno scrittore italiano laureato in Scienze della comunicazione.
Il romanzo d’esordio di Missiroli è stato Senza Coda con cui ha vinto il Premio Campiello nel 2006.
Atti osceni in luogo privato, invece è diventato un best seller con cui ha vinto il Premio SuperMondello e il Premio letterario Elba.
Il suo ultimo romanzo Fedeltà (2019) ha vinto il Premio Strega ed è diventato una serie tv prodotta da Netflix.
Trama
Questa è una storia che comincia una sera a cena, quando Libero Marsell, dodicenne, intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi.
La madre ha iniziato a tradire il padre. Questa è la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell’immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. Misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della città.
Avverte prima con le antenne dell’infanzia, poi con le urgenze della maturità, il generoso e confidente mondo delle donne.
Le Grand Liberò, così lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine, è pronto a conoscere la perdita di sé nel sesso e nell’amore. Lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio.
Quando quella passione si strappa, per Libero è tempo di cambiare.
Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai Deux Magots, caffè esistenzialista, all’osteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle “trentun tacche” delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertà, al sentimento per Anna.
Commenti e critiche
Atti osceni in luogo privato mi ha ricordato molto Il corpo in cui sono nata di Guadalupe Nettel (sarebbe meglio dire il contrario, visto che ho letto prima Atti osceni in luogo privato, ma dettagli).
Li ho visti un po’ come due facce della stessa medaglia: due libri che ripercorrono la crescita del protagonista, i traumi e gli avvenimenti che li hanno segnati, fino a concludersi con l’inizio della loro vita adulta.
La differenza sostanziale: i protagonisti sono un maschio, nel libro di Missiroli, e una femmina ne Il corpo in cui sono nata.
Un viaggio nel tempo in poche centinaia di pagine che ti mostrano una storia specifica, ma cercando di parlare a tutti.
La recensione di Il corpo in cui sono nata è uscita la settimana scorsa e, come sapete, ho adorato quel libro.
Tuttavia, nonostante li abbia trovati estremamente simili, Atti osceni in luogo privato non mi ha trasmesso le stesse emozioni, non ho provato la stessa necessità di continuare a leggere.
Ho dato la colpa al fatto che essendo una femmina, non abbia potuto immedesimarsi al meglio col libro di Missiroli come, invece, mi è capitato con Nettel.
D’altro canto proprio la possibilità di vedere l’adolescenza di un ragazzo è stato anche il fattore che mi ha incuriosita di più del libro.
Riflettendoci meglio mi sembra che ci sia un’altra differenza che ha influito nel mio giudizio.
Atti osceni in luogo privato è un libro che si prende molto sul serio, tra citazioni colte, ambientazioni che spaziano tra Parigi e la Milano bene.
La sensazione che mi è arrivata è stata quella di voler mostrare un personaggio problematico, ma colto, misterioso.
Dal canto mio io l’ho trovato più che altro un po’ borioso ed egocentrico con quel filo di misoginia che non può mai mancare.
Io non ho potuto non trovarlo antipatico.
In conclusione
Personalmente mi ha dato veramente poco come lettura, ma di certo non posso dire che è un brutto libro.
Mi ha deluso perché dalle prime pagine mi era sembrato molto più particolare, ma a conti fatti, Libero non ha niente di così interessante da raccontare.
Ho già detto quasi tutto, ma se ancora non siete soddisfatti, vi lascio la mia recensione video qui sotto!
Potete leggere anche:
–Seni e uova di Mieko Kawakami
-Il corpo in cui sono nata di Guadalupe Nettel
–Recensione: Voglio vederti soffrire; Cristina Brondoni
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Alle.
