
Lettura Bruciata: Il modo in cui cade la neve di Erin Doom
Pubblicazione: 2022
Casa editrice: Salani
Genere: romance, young adult
Pagine: 480
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
Nel modo in cui cade la neve è il secondo libro pubblicato di Erin Doom a seguito del successo del Fabbricante di lacrime.
Entrambi erano stati pubblicati inizialmente sulla piattaforma Wattpad.
Trama
Ivy è rimasta orfana dopo la morte del padre e dopo aver perso la madre pochi anni dopo la nascita.
Rimasta sola è costretta a trasferirsi dal Canada alla California dove vive John, il miglior amico del padre nonché suo padrino, tenero e affettuoso.
Dopo il lungo viaggio, però, Ivy si rende conto che dovrà convivere non solo con John, ma anche con Mason, suo figlio, scontroso e ombroso che mette subito in chiaro le cose: lui non la vuole lì.
Commenti e critiche
Partiamo dal presupposto che io leggo questi romanzi per ridere, per questo motivo lo scopo di questo articolo non è fare recensione oggettiva.
Nel modo in cui cade la neve, così come Il fabbricante di lacrime, hanno avuto un sacco di successo, quindi è indubbio che il genere piaccia e venga letto.
Io non sono nessuno per dire che fate male o fate bene e vorrei precisare anche che non critico chi legga questo genere, anzi io stessa lo leggo molto volentieri in alcuni periodi, ma è indubbio che a livello oggettivo ci siano una miriade di problemi.
Dal mio punto di vista sono romanzi problematici perché romanticizzano relazioni tossiche e comportamenti aggressivi e che hanno un riscontro negativo sul nostro mondo.
Inoltre, molto spesso le situazioni sono talmente esagerate da non crederci e, per questo motivo, mi divertono da morire.
I personaggi sono macchiette, stereotipi, hanno una personalità standardizzata e le comparse sono tendenzialmente messe lì perché servono per fare colore, ma non hanno un approfondimento, se non forzato.
Nel modo in cui cade la neve, però, è scritto anche piuttosto bene, rimanendo all’interno di questo genere, ma ha dei problemi se lo si paragona ad altri libri di narrativa.
Le frasi sono troppo brevi e i periodi a volte si interrompono senza una logica, ma, in generale, la scrittura non ha grossi problemi, anzi, con un po’ di esercizio, secondo me l’autrice può aspirare a scrivere storie molto belle e interessanti.
Le metafore sono troppo.
Troppo tutto. Troppo frequenti, troppo esagerate, troppo ardite con il risultato di diluire talmente tanto gli avvenimenti da perdere del tutto l’efficacia.
Sicuramente c’era un lavoro molto grande da fare a livello editoriale per sistemare la trama che non ha le tempistiche giuste, tuttavia questo passaggio non sembra esserci stato.
Ciò che mi diverto a fare è raccontarvi la trama e divertirci insieme, ma senza un intento offensivo nei confronti dell’autore o nei confronti dei lettori.
Vi lascio qui il mio video se avete voglia di esplorare questo romanzo con me.
Lettura Bruciata: Nel Mondo in cui cade la neve di Erin Doom
Ditemi cosa ne pensate di questo romanzo e della mia Lettura Bruciata!
Ancora una volta, se siete fan di Erin Doom e dei suoi romanzi, il mio intento non è di offendere nessuno di voi e tanto meno lei.
Se vi è piaciuto ditemi perché e vi leggerò con piacere.
Potete leggere anche:
–Ali d’argendo – Camilla Läckberg
–Lettura bruciata: After 3 – Come mondi lontani
–Per tutto il resto dei miei sbagli – Camilla Boniardi
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Alle.


Mi è piaciuta molto la disamina, a parte alcune osservazioni forse troppo puntigliose.
Questo libro fa parte di un genere che non mi interessa ma che ha, secondo me, un valore simbolico molto forte.
Fai giustamente notare come nella vicenda la relazione sentimentale abbia spesso connotati tossici, e come la voce narrante “spinga” verso valori più tradizionali che moderni.
La mia domanda a questo punto è: nella tua opinione, come mai storie che trattano l’argomento delle passioni in queste modalità (le hai definite quasi da pre-femminicidio) riscuotono un tale successo?
Ti ringrazio della recensione e ti mando un saluto.
Io me la prendo coi romanzi di adesso, ma anche quando ero adolescente io c’erano storie assolutamente tossiche per un motivo o per l’altro che romanticizzavano atteggiamenti violenti, psicologicamente o fisicamente che sia.
Penso che un po’ sia dovuto a ciò che si cerca in adolescenza, un periodo in cui è normale voler rompere le regole, in cui è più probabile mettere in atto comportamenti antisociali e in cui si cercano questi amori estremi.
Infatti molti di questi libri sono scritti da adolescenti, non da adulti.
Oggi, secondo me, è molto più visibile questa tendenza per via dei social. Se nel 2008 sbavavi dietro al cattivo ragazzo di turno, te la raccontavi da sola o al massimo su Netlog, adesso diventano trend di TikTok.
Non penso che ci sia da strapparsi i capelli per la preoccupazione, però ritengo anche che far notare queste storture, possa avere una qualche utilità.