Curiosità: La Compagnia dell’Anello (Libro Primo)

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Curiosità: Il Signore degli Anelli
La Compagnia dell’Anello (Libro Primo)

Introduzione

Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) è stato scritto tra il 1937 e il 1949 da J.R.R. Tolkien.

Si tratta di un’opera unica, una storia suddivisa in sei libri, ma che è stata pubblicata in tre volumi, tra il 1954 e il 1955: La Compagnia dell’Anello, Le due torri e Il ritorno del re.

Nonostante questa trilogia sia la più famosa, la storia continua da dove si è interrotto Lo Hobbit del 1937.

Tra il 2001 e il 2003 escono le tre trasposizioni cinematografiche dei tre libri che compongono Il Signore degli Anelli.

Esattamente come i libri, tutti e tre i film diretti da Peter Jackson sono stati girati simultaneamente in Nuova Zelanda e hanno richiesto ben otto anni di lavoro.

Premesse prima di imbarcarci in questa impresa titaniche e che rimando da anni

Questo articolo è a dir poco utopistico.

Se conoscete questo genere di articoli, saprete che io scrivo, o cerco di scrivere, ogni minima differenza tra i libri e le trasposizioni cinematografiche.

Il Signore degli Anelli è un’opera talmente grande e complessa che è impossibile riuscire a scrivere tutto e soprattutto gli articoli sarebbero talmente lunghi da essere illeggibili.

Già così non scherziamo.

Ho deciso, quindi, di riportare le differenze più grandi che esistono tra le due versioni.

Per facilitarmi il compito, terrò la divisione in libri, creando più articoli e dividerò le varie parti seguendo l’andamento dei capitoli del libro.

Nelle differenze, i capitoli sono riportati tutti, ognuno con il proprio titolo.

Qui, invece, ho ripreso solo quelli in cui c’era qualcosa di interessante da raccontare.

Prima di cominciare alcune NOTE: ho deciso di non tenere in considerazione le versioni estese dei film, quindi le parti presenti in quelle pellicole, ma eliminate dalla versione “breve”, le citerò nel corso delle differenze.

Voglio precisare che a me la storia, sia versione film che versione libro, è piaciuta, quindi tutte le battute che seguono non hanno niente a che fare con la mia opinione e non sono da leggere come una critica.

Ultima nota: io ho recuperato questa saga solamente quest’anno. Ho guardato tutti i film e ho letto i libri per la prima volta, senza saperne assolutamente niente.

Il mio approccio, quindi, è da totale ignorante e da persona che scopre tutto per la primissima volta.

Questo articolo è rivolto, ovviamente, a tutti coloro a cui è piaciuta la saga cinematografica, ma che non hanno avuto voglia di affrontare quei mattoni spaventosi che sono i romanzi.

Vi capisco.

Qui trovate le Differenze del Libro Primo della Compagnia dell’Anello, ovvero tutto ciò che è interessante, ma che ho escluso da questo articolo.

Curiosità

I. Una festa a lungo attesa

Partiamo dai festeggiamenti che vediamo all’inizio del film:

  • Bilbo e Frodo compiono gli anni lo stesso giorno, quindi la festa che vediamo sarebbe per entrambi.
    • Il giorno del compleanno è il 22 settembre.
    • Bilbo soffierà sulla bellezza di centoundici candeline.
    • Frodo, invece, compirà trentatré anni: compleanno che segna anche il raggiungimento della maggior età per gli Hobbit.

Guardando il film, mi sono chiesta chi fossero i genitori di Frodo e perché fosse andato ad abitare con Bilbo.

Nel libro lo scopriamo (vabbé nel libro Tolkien ci tiene a farci sapere anche quanti respiri facciano in un giorno… e ancora non ho letto le appendici).

  • Frodo Beggins è originario della Terra di Buck, dove infatti, si recherà prima di partire dalla Contea (vi rimando alle Differenze per saperne di più).
    • Il padre era un Baggins, Drogo (GOT vibes ovunque, ma no, non è il signore dei cavalli!), cugino di secondo grado di Bilbo.
    • Sua moglie si chiama Primula Brandibuck, madre di Frodo, nonché cugina di primo grado di Bilbo, da parte di madre.
      • Questo rende Bilbo e Frodo cugini sia di primo che di secondo grado.
  • Si racconta che i signori Drogo e Primula stessero facendo una gita in barca sul Fiume Brandivino quando, sfortunatamente, caddero in acqua annegando.
    • In realtà le voci sulla loro dipartita sono diverse:
      • c’è chi dice che Primula lanciò fuori bordo Drogo e lui la trascinò con sé,
      • chi, invece, ha sentito che fu il peso di Drogo a far affondare la barca,
      • altri che, al contrario, non vedono altro che un semplice incidente.

  • Gli Hobbit, il giorno del loro compleanno, hanno l’abitudine (eccessivamente dispendiosa secondo me) di fare regali agli altri, invece che riceverne.
  • La festa di Bilbo è stata talmente grande da esaurire le scorte dei negozi, dei magazzini e delle cantine per miglia.
    • Fortunatamente gli abitanti di Hobbiville non ebbero bisogno di alcun genere alimentare per qualche tempo dopo quel banchetto.

  • Nei giorni successivi alla partenza di Bilbo, casa Baggins è piena di Hobbit che entrano e escono curiosando e prendendo oggetti lasciati loro da Bilbo:

Nell’ingresso era accatastata un’infinità di pacchi, pacchetti, piccoli articoli d’arredamento e oggetti vari. Su ognuno era stata applicata un’etichetta.

  • In breve tempo scoppia il caos e casa Baggins viene assalita da Hobbit.
    • Tra questi arrivano anche Otto Sackville-Baggins, ovvero l’erede di Bilbo se quest’ultimo non avesse adottato Frodo.
      • Si sono anche sparse voci secondo cui Frodo e Gandalf hanno complottato per impadronirsi di casa Baggins.
II. L’ombra del passato

Nel film ci spostiamo per seguire Gandalf.

  • Il capitolo due della Compagnia dell’anello, invece, ci fa rimanere nella Contea.
    • Passano i mesi dalla partenza di Bilbo, prima che la nostra avventura inizi davvero.
      • La gente si convince che Bilbo abbia semplicemente perso il senno una volta per tutte e che:

[…] era caduto in qualche laghetto o in qualche fiume, ponendo così fine ai suoi giorni in modo tragico ma non intempestivo. La colpa di ciò veniva generalmente attribuita a Gandalf.


  • Gandalf torna e inizia a raccontare a Frodo degli Anelli, di come Sauron abbia perso il suo e di quanto lo rivoglia (se volete saperne di più, andate a leggere le differenze!).

Ora spiegatemi voi, come faccio io a non pensare alla Signore Rowling e a un… piccolo e tenero plagio:

Lo spirito dell’Oscuro Signore, completamente sopraffatto, fuggì via e rimase nascosto per lunghi anni, fin quando la sua ombra riprese nuovamente forma nel Bosco Atro.

Voldermort che rimane attaccato ai suoi horcrux e poco più di uno spirito va a rintanarsi in una foresta in Albania?

Lo vedo solo io?

Oltre a raccontare a Frodo degli Anelli, Gandalf gli parla anche di Gollum, la sua storia nel film la vediamo all’inizio del Ritorno del Re, ma ne è stato tagliato un pezzetto.

  • Gandalf sostiene che Sméagol doveva essere in qualche modo imparentato con gli Hobbit.
  • Dopo aver gentilmente chiesto l’Anello al suo amico Déagol e averlo ottenuto ammazzandolo malamente, Sméagol nasconde il cadavere e torna nel suo villaggio.
    • Capì in fretta che nessuno riusciva a vederlo quando indossava l’Anello e tenne questa scoperta segreta… in pratica: spiava la gente e poi li ricattava.
      • Strano: la gente inizia a odiarlo, lo prendono a calci e lui a sua volta li morde.
      • Insomma, Sméagol diventa sempre più amato e, quando si mette anche a parlare da solo, iniziano a chiamarlo Gollum.
      • Divenne talmente tanto simpatico che la sua stessa nonna lo maledì e lo cacciò di casa.

E il resto, come si suol dire, è storia.

Io, comunque, ho la sindrome da crocerossina potente e Gollum è diventato il mio personaggio preferito, appena è stato inquadrato.


IV. Una scorciatoia che porta ai funghi // V. Una congiura smascherata

Nel film vengono inseguiti dal Nazgûl fino al molo sul fiume Brandivivo per poi attraversarlo e arrivare direttamente al Puledro Impennato.

Nel libro abbiamo visto che incontrano gli Elfi e passano una notte con loro.

  • Il giorno dopo camminano fino ad arrivare vicino alla tenuta del vecchio Maggot.
    • In altre parole un poveraccio nella cui proprietà Frodo, quando abitava nella Terra di Buck, andava a “raccogliere” funghi (ovvero “rubare”), finché non fu colto con le mani nel sacco e il signor Maggot non gli presentò i cani.
      • Frodo, infatti, ha un po’ paura dello Hobbit e vorrebbe non passare per la sua proprietà.
  • Maggot, però, è anche un buon amico di Merry e Pipino, così vanno a fargli visita.
  • Sarà lui ad accompagnarli al traghetto e prima di separarsi regalerà loro un bel cestino di funghi.

Gli Hobbit hanno per i funghi una passione travolgente, più forte di qualsiasi forma di avidità della Gente Alta: fatto che giustifica parzialmente le lunghe spedizioni del giovane Frodo nei rinomati campi delle Paludi, e la collera fremente del danneggiato, ossia, la maggior parte delle volte, del vecchio Maggot.

VI. La vecchia foresta

Siamo ancora lontani da Fangorn e dagli Ent, ma anche la Vecchia Foresta:

[…] è strana: tutto in lei è molto più vivo […] Mi sembrava di sentire tutti gli alberi sussurrare fra loro, passandosi notizie e messaggi e complottando in un linguaggio inintelligibile […]. Pare che effettivamente gli alberi possano circondare gli estranei e incastrarli; vero è che molto tempo fa attaccarono la Siepe: avanzarono e le si piantarono proprio vicino, curvandosi dall’altra parte. Ma gli Hobbit vennero, tagliarono centinaia di alberi, facendone un gran falò in mezzo alla foresta. […] Dopo questa sconfitta, gli alberi rinunciarono ad attaccare, ma divennero nemici dichiarati.


Fate conto che i libri, per una ragione a me inspiegabile, sono pieni, PIENI, di canzoni.

Qui vi riporto solo quella che canta Tom Bombadil e con la quale si annuncia a tutti noi:

Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Viene descritto come:

[…] apparve alla loro vista un uomo, o comunque un personaggio che assomigliava molto a un uomo. Era troppo grande e pesante per essere uno Hobbit, anche se forse non alto quanto uno della Gente Alta; ma era tanto rumoroso, camminava goffo coi suoi stivaloni infilati nelle grosse gambe, e attraversava a passo di carica erbe e cespugli come una mucca che s’affretta all’abbeveratoio che pareva proprio uno della Gente Alta. Aveva una lunga barba castana, e gli occhi azzurri e luminosi brillavano in un viso rosso come un pomodoro maturo, ma increspato da centinaia di rughe ridenti.

Vi vorrei spiegare chi sia Tom Bombadil, ma la verità è che anche Frodo cerca di capirlo, ma non riesce a ottenere una sola risposta che non sia un enigma essa stessa.

Lo chiede anche alla moglie che magari gli fornirà una risposta più chiara:

[Frodo] “Perdona, se la mia domanda ti sembrerà stolta, ma potresti dirmi chi è Tom Bombadil”

“È lui”, rispose Baccador, […] “È lui come avete visto […] è lui il Messere di bosco, acqua e collina”.

Oh, grazie signorina, tutto molto più chiaro ora!

Visto che questa non è la pagina Wiki del Signore degli Anelli, io vi dico solo quello che ho trovato nella Compagnia dell’Anello.

La conversazione durante il Consiglio di Elrond, però, fa intuire che deve essere il primo nato della Terra di Mezzo.

Una delle risposte che Bombadil dà a Frodo, infatti è:

[…] Ma tu sei giovane e io molto vecchio. Il più anziano, ecco chi sono. […] Tom era qui prima del fiume e degli alberi; Tom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda. Egli tracciò i sentieri prima della Gente Alta, e vide arrivare la Gente Piccola. Era qui prima dei Re e delle tombe e degli Spettri dei Tumuli. Quando gli Elfi emigrarono a ovest, Tom era già qui, prima che i mari si curvassero; conobbe l’oscurità sotto le stelle quand’era innocua e senza paura: prima che da Fuori giungesse l’Oscuro Signore.

VII. Nella casa di Tom Bombadil
  • Tom Bombadil vive nel bel mezzo di una foresta inospitale con Baccador, la Figlia del Fiume…

Chi è Baccador?

[…] una giovane regina elfica interamente vestita di fiori.

Cosa volete da me? Nella Compagnia dell’Anello dice solo questo!

Non è mio compito mettermi a fare congetture.

VIII. Nebbia sui Tumulilande

Frodo si è preso una cotta per Baccador, nel frattempo.

  • Infatti, la mattina successiva sono partiti senza vederla e dopo due metri, Frodo sta già per tornare indietro per congedarsi.
    • Per fortuna li sta salutando da lontano e ci risparmiamo un’ulteriore perdita di tempo.
IX All’insegna del Puledro Impennato
  • Gli Uomini di Brea sono i discendenti dei Primi Uomini (signor Martin, qualcosa da dichiarare?), sono “castani, ben piantati e piuttosto bassi”…
    • Forse è per questo che loro, più degli altri appartenenti alla “Gente Alta”, hanno in simpatia gli Hobbit e i Nani
      • È una battuta, infatti dopo c’è scritto che hanno rapporti più stretti anche con gli Elfi.
  • In questa presentazione ci viene detto anche che uomini misteriosi, che la gente di Brea chiama “Raminghi”, si aggiravano nei dintorni, tuttavia di loro si ignorava ogni cosa.
    • Vengono descritti come più alti e più scuri degli Uomini di Brea e si diceva anche che avessero una vista e un udito straordinari, così come un’eccezionale abilità nel comprendere il linguaggio di bestie e uccelli.
  • A Brea abitano anche antiche famiglie di Hobbit che sostengono di essere “il più antico nucleo di Hobbit al mondo.”

Più avanti dice:

Occasionalmente qualche Hobbit di Brea si recava fino alla Terra di Buck, o al Decumano Est […] situato a poco più di un giorno di cavalcata dal Ponte sul Brandivino.

Ora, io capisco che non potevano trotterellare allegramente per le strade perché i Cavalieri Neri li stavano inseguendo… ma come diamine hanno fatto a perdersi in quel modo, se ci sono persone che vanno avanti e indietro dalla Contea a Brea per visite di piacere?

Voglio una spiegazione, Frodo!

X. Grampasso

Grampasso, o meglio Aragorn ha anche una poesia che accompagna il suo nome

Non tutto quel ch’è oro brilla,

Né gli erranti sono perduti;

Il vecchio ch’è forte non s’aggrinza,

Le radici profonde non gelano.

Dalle ceneri rinascerà un fuoco,

L’ombra sprigionerà una scintilla;

Nuova sarà la lama rotta,

E re qui ch’è senza corona.

Ci credo che si desse tutte quelle arie, se parti così ogni volta che ti presenti!

XI. Un coltello nel buio

Arrivano a Colle Vento, trovano delle tracce che potrebbero essere state lasciate da Gandalf, ma capiscono di avere i nemici alle spalle.

Tuttavia è sera e loro devono viaggiare solo di giorno.

Qui la grande domanda: ma perché solo di giorno? Tanto vi inseguono sempre, tanto vale darsela a gambe.

Ebbene:

I cavalli neri vedono, e i Cavalieri possono servirsi degli Uomini o di altri esseri come spie […]. Essi non vedono il mondo di luce come noi, ma le nostre forme proiettano ombre nelle loro menti, che soltanto il sole di mezzogiorno può distruggere; e nell’oscurità percepiscono molti segni e molte figure per noi invisibili: è allora che bisogna temerli maggiormente. E a ogni attimo fiutano il sangue dei vivi, desiderandolo e odiandolo. […] Noi sentiamo la loro presenza […]. Loro percepiscono la nostra presenza ancora più intensamente.

E conclude la spiegazione con l’elemento che c’è anche nel film: l’Anello li attira.

  • Mentre sono accampati a Colle Vento, Aragorn canta una canzone che parla dell’amore tra Beren, figlio di Barahir, un mortale, e Lùthien Tinùviel, figlia del Re degli Elfi nella Terra di Mezzo.
    • Nel film, c’è la stessa storia con protagonisti Aragorn e Arwen.
      • Inoltre Arwen viene descritta come la reincarnazione di Lùthien nell’aspetto.
    • Nella storia si racconta che Lùthien abbia salvato Beren dalle prigioni di Sauron e insieme riuscirono a detronizzarlo.
      • Uno dei tre Silmaril della corona di Sauron fu il loro pegno d’amore.

L’amore tra Aragorn e Arwen, che nel film è centrale, nei libri passa totalmente in secondo piano, sembra avere un collegamento proprio in questa storia.

Aragorn, infatti, è uno dei discendenti di Lùthien e Beren.

XII. Fuga dal guado
  • Dopo che Frodo viene ferito da uno dei Nazgûl e lo stanno portando verso Gran Burrone, incontrano anche dei Troll.
    • Grampasso si avvicina a uno di loro e lo colpisce sulla schiena, ma non succede niente.

Ci fu un’esclamazione sorpresa da parte degli Hobbit, seguita nientemeno che da una risata di Frodo. “Ebbene!”, disse, “Ci stiamo dimenticando la storia di famiglia! Questi devono essere quei tre Troll sorpresi da Gandalf a litigare sul miglior modo di cucinare tredici Nani e uno Hobbit!

Ho letto questo punto del libro prima di aver visto Lo Hobbit… e lo capisco solo adesso che sto scrivendo l’articolo.


Con questa confessione, si chiude il primo articolo di questa lunga serie, spero vi abbia divertito e fatto scoprire cose che non sapevate.

Potete continuare leggendo:
Dal libro al film: La Compagnia dell’Anello (Libro Primo)
Curiosità: La Compagnia dell’Anello (Libro Secondo), USCITA: 5 giugno

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Alle.


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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