
Recensione: Nevernight – Mai dimenticare
di Jay Kristoff
Titolo originale: Nevernight
Pubblicazione: 2016
Genere: fantasy
Pagine: 462 circa
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo
Jay Kristoff è uno scrittore australiano, autore di numerose opere per adulti e ragazzi.
In Italia, oltre alla saga di Nevernight, troviamo i tre libri di Illuminae, scritti insieme a Amie Kaufman, e L’impero del vampiro, pubblicato nel 2021.
Trama
Nella Repubblica di Itreya, Mia Corvere ha solo dieci anni quando perde tutta la sua famiglia, costretta ad assistere alla morte del padre, giustiziato per aver tramato alle spalle del Console Scaeva.
Sei anni dopo Mia è cresciuta insieme al suo desiderio di vendetta.
Per ottenerla, però, Mia dovrà entrare a far parte della Chiesa Rossa, la più pericolosa congrega di assassini dell’intera repubblica.
Le lezioni che precedono l’iniziazione sono dure solo pochi sopravvivono e ancora meno novizi potranno essere nominate Lame.
Commenti e critiche
Ci troviamo nella repubblica di Itreya, stato che ha conquistato l’intero mondo che fa da sfondo alle vicende di Nevernight.
Il mondo creato da Jay Kristoff richiama chiaramente il popolo italico, gli sfarzi della Roma antica con i suoi nobili, le sue usanze e i suoi tradimenti.
Jay Kristoff ha costruito un mondo complesso e completo e ha trovato un modo per renderlo ben chiaro anche al lettore.
Il romanzo, infatti, è raccontato in terza persona da un narratore esterno che fin dall’introduzione tiene a rendere nota la sua presenza parlando direttamente con i lettori in modo irriverente e cinico.
In questo modo l’autore tramite la sua voce ha potuto inserire numerose note in cui vengono raccontate leggende e aneddoti appartenenti al folclore e alla storia della Repubblica.
Ci spiega anche l’origine di alcuni modi di dire, la geografia o la zoologia di Itreya, ci racconta come è strutturato il culto.
Inoltre, questo espediente gli ha permesso di stemperare la tensione che man mano si accumula.
L’uso di questa voce estremamente presente ha permesso anche di dare un giudizio di parte ai lettori. Questo fa in modo che la lettura venga affrontata con un pregiudizio confronti di alcuni personaggi
Pregiudizio che va scemando man mano che la storia va avanti, visto che ciò il giudizio del narratore, non corrisponde ai fatti che vediamo succedere.
Ho apprezzato molto questa modalità particolare.
Le batture sono volutamente becere e di basso livello, a me, però, hanno divertito.
Sono stata contenta anche delle numerose note sul funzionamento di quel mondo, sebbene, spesso siano anticipazioni di elementi che poi saranno presenti nella trama.
Capisco che non tutti siano d’accordo con me, visto che, soprattutto all’inizio, ci si ritrovi con una marea di informazioni che si fa fatica a collegare.
Mia, la protagonista, ci viene presentata come un’assassina fredda e calcolatrice, tuttavia man mano che la conosciamo scopriamo che non si tratta di un personaggio così fuori dai canoni.
Lei rispecchia in tutto e per tutto l’eroe che ci è familiare, che, nonostante ciò che la spinga sia la vendetta per suo padre, cerca di seguire una morale di bontà e rettitudine…
Anche se poi le circostanze e la strada che ha deciso di percorrere, la costringono a commettere un numero di omicidi incalcolabile.
Questo continuo oscillare tra sentimenti di lealtà e giustizia e azioni malvage, fa di lei un personaggio reale, che ci prova, ma che deve venire a patti con le circostanze e con sé stessa.
Le scene che meno di tutte mi hanno convinta sono le scene erotiche.
Ripetitive, con metafore piuttosto spicciole e soprattutto evitabili in un romanzo che ha già più di quattrocento pagine.
Ne parleremo meglio nel secondo capitolo della trilogia, visto che nel primo libro questo problema è piuttosto irrisorio.
Anzi, all’inizio c’è un parallelismo tra una scena di un omicidio e una di sesso che ho trovato particolarmente azzeccata, però ce ne sono altre che mi sono sembrate una perdita di tempo.
In conclusione
Ho ritrovato molte caratteristiche del genere fantasy, ma allo stesso tempo ho scoperto un mondo completamente diverso da tutti gli altri che ho conosciuto in passato.
Sono rimasta colpita dalla cura dei dettagli dello sfondo e dalla particolarità della narrazione.
Si tratta di una lettura particolare e mi rendo conto che non possa piacere a tutti, soprattutto se i vostri gusti siano più affini ai fantasy più classici come Game of Thrones o Il Signore degli Anelli.
Per questa recensione è tutto, noi ci vediamo al prossimo articolo o, se volete, potete seguirmi su Youtube o su Instagram.
Potete leggere anche:
–Game of Thrones – Dal libro al fim (Prima Stagione)
–Sei di corvi (Grishaverse) – Leigh Bardugo
–Trilogia Grisha – Leigh Bardugo
–L’Attraversaspecchi – Christelle Dabos
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Alle.

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