
Recensione: La cacciatrice di Kate Quinn
Casa Editrice: Nord Edizioni
Pubblicazione: giugno 2021
Genere: romanzo storico
Pagine: 560
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
La cacciatrice è l’ultimo romanzo dell’autrice americana Kate Quinn, uscito nel 2019 in lingua originale e nel 2021 in Italia.
L’autrice aveva avuto successo con il romanzo del 2017 Fiori dalla cenere, pubblicato in Italia nel 2019. Nonostante sia il romanzo che ha portato l’autrice alla fama nel nostro paese, non è il primo romanzo arrivato nel nostro paese.
Nel 2013, infatti, è uscito per la Newton Compton Edizioni L’amante di Roma, primo di una serie di quattro libri, mai tradotti.
Trama
La chiamano die Jägerin, «la Cacciatrice», la più spietata assassina del Reich.
Nessuno conosce il suo vero nome e chiunque l’abbia incontrata non è sopravvissuto per raccontarlo.
Tranne Nina.
Soldato speciale dell’esercito sovietico, Nina è riuscita a sfuggirle, ma non ha mai dimenticato ciò che ha perso quella notte. Da allora, non ha fatto altro che scappare.
Ora però le cose sono cambiate. Ora che la guerra è finita, la Cacciatrice è diventata preda e, ben presto, Nina avrà la sua vendetta…
Non è stato facile per Jordan accettare che suo padre si risposasse, per di più con una vedova di guerra, sbarcata negli Stati Uniti dalla Germania senza denaro né documenti.
Eppure, adesso che il gran giorno è arrivato, è felice che quella donna premurosa e sensibile sia entrata nella loro vita.
Ma, mentre ammira il bouquet, Jordan si accorge di un dettaglio stonato, nascosto tra i fiori: una Croce di Ferro, una delle più alte onorificenze conferite dal regime nazista.
Sebbene accetti la spiegazione che quell’oggetto sia semplicemente un ricordo del defunto padre, una voce dentro di lei le suggerisce che la dolce Anneliese potrebbe non essere affatto chi dice di essere.
Commenti e critiche
Non posso fare a meno di paragonare La Cacciatrice con Fiori dalla cenere e, purtroppo, il secondo non raggiunge la qualità del primo.
Nonostante questo però, La Cacciatrice ha molto da offrire.
Ci troviamo davanti a tre storie apparentemente separate dagli anni che da centinaia di chilometri.
La particolarità della storia è che noi lettori sappiamo fin dal principio chi è la Cacciatrice e dove si è nascosta.
Ciò che manda avanti la trama non è la scoperta del mistero in sé, ma il senso di frustrazione che nasce proprio dal fatto di sapere più dei personaggi.
Il romanzo ci permette di vedere il periodo che ha seguito la Seconda Guerra Mondiale da molti punti di vista.
Una parte della storia, quella che vede come protagonista l’ex reporter Ian, è ambientata nell’Europa del 1950: cinque anni dopo la fine del conflitto e possiamo vedere come le persone stessero cercando di lasciarsi alle spalle l’accaduto.
Ci spostiamo da Jordan, nel 1946, anno successivo alla guerra, ma ci troviamo a Boston, dove i civili non erano stato toccati, se non marginalmente, dai problemi bellici e la vita non ha subito l’arresto come in Europa.
Invece, la storia di Nina ci permette di vedere il conflitto da un punto di vista sovietico, ma ancora di più vediamo una donna che riesce a entrare nell’aviazione.
Sia Jordan che Nina sono due donne avanti nel tempo molto più vicine alle donne di oggi che allo standard dell’epoca.
Un punto che mi ha fatto apprezzare ancora di più la storia è che Kate Quinn ha usato la nota finale per spiegare nei dettagli come ha realizzato il libro e quale parte è presa da personaggi realmente esistiti.
In conclusione
Ho scoperto che sono in programma altre due pubblicazioni di Kate Quinn e sono sinceramente molto curiosa.
Voi conoscevate questa autrice?
Avete letto Fiori dalla cenere?
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Potete leggere anche:
–Fiori dalla Cenere di Kate Quinn
–La ricamatrice di Winchester; Tracy Chevalier
–Il museo delle promesse infrante – Elisabeth Buchan
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Alle.


