
Parliamone: Vita segreta delle emozioni
di Ilaria Gaspari
Casa Editrice: Einaudi
Pubblicazione: 2021
Genere: saggio filosofico
Pagine: 184
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo
Ilaria Gaspari ha studiato filosofia alla scuola Normale Superiore di Pisa e ha preso il dottorato a Parigi alla Sorbona.
Nel 2015 è uscito il suo primo libro, Etica dell’acquario. Seguito, tre anni dopo da Ragioni e sentimenti. L’amore preso con la filosofia.
Tra un libro e l’altro, Gaspari insegna scrittura e collabora con vari giornali.
Con Einaudi nel 2019 pubblica Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita che è stato tradotto in molte lingue. A metà del 2021, invece, è uscito Vita segreta delle emozioni.
Trama
Le emozioni sono una parte di tutti noi e sono proprio loro a renderci umani.
Spesso finiamo per reprimerle, negarle o vergognarci di loro perché ci hanno detto che sono sbagliate. Oppure non crediamo alle nostre sensazioni perché non ci hanno educati emotivamente a farlo.
Le emozioni, invece, sono una parte profonda di noi e ci permettono conoscere sia il mondo che noi stessi.
Ilaria Gaspari ci accompagna alla scoperta delle emozioni sia negative sia positive e ci mostra come queste siano state vissute nei secoli, attraverso le parole di poeti, filosofi e scrittori.
Parliamone
Ci troviamo in un “Parliamone”: questo articolo, quindi, non vuole essere una vera e propria recensione, ma una riflessione sul libro, in questo caso su Vita segreta delle emozioni.
Se volete, vi lascio il video in cui ne parlo.
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Le emozioni sono un argomento ampio che si può approcciare da molteplici punti di vista che spaziano dalla psicologia all’economia.
Si può cercare di capire come le emozioni si manifestano a livello cerebrale, affrontando quindi la tematica da un punto di vista neurologico e medico.
É possibile capire a livello chimico che cosa accade nel nostro corpo, oppure si può indagare la percezione psicologica che una determinata emozione provoca nella persona.
Ilaria Gaspari, visto il suo percorso di studi, affronta l’argomento dal punto di vista filosofico.
E io, purtroppo, non mi ero informata come si deve sull’autrice e quindi non lo sapevo.
Devo ammettere che, se ci avessi pensato un attimo in più, non avrei mai comprato questo libro (dannata copertina).
Vita segreta delle emozioni non è un brutto libro, il problema è che l’ho trovato noioso.
I capitoli vanno avanti una citazione dietro l’altra, un aneddoto personale dietro l’altro e una paginetta scarsa dedicata davvero all’emozione protagonista del capitolo.
Ho trovato interessanti le parti in cui l’autrice spiega da dove deriva il nome dell’emozione e quando è stata usata per la prima volta.
Ma questa è l’unica cosa degna di nota del libro.
Non si tratta di un libro di psicologia, neuropsicologia o sociologia, quindi posso perdonare l’assenza di riferimenti scientifici.
L’autrice ha voluto evitare di entrare in un campo più scientifico, rimanendo tra la filosofia e la letteratura.
Tuttavia, avrei preferito, sempre senza impelagarsi in articoli scientifici e in ricerche vere e proprie, che aprisse una riflessione sul come alcune emozioni vengano percepite in modo negativo e altre meno.
Magari andando a vedere come cambiano nelle varie società del mondo e, visto com’è stato realizzato il libro, anche come le varie letterature le hanno rappresentate.
Insomma, che si andasse ad attualizzare un po’ l’argomento.
In Vita segreta delle emozioni, in realtà non accade niente di tutto ciò.
In conclusione
Ilaria Gaspari non si prende grossi rischi.
Si limita a esporre qualche aneddoto della propria vita in relazione all’emozione di cui si sta parlando, non fa mai il passo in più per cercare di generalizzare un po’ l’argomentazione e approfondirla.
Non ho trovato molto di segreto nelle emozioni di cui parla.
La continua citazione, inoltre, mi è risultata quasi forzata. Non l’ho percepita come un modo per introdurre o spiegare l’argomento, quanto un tentativo di mostrare la quantità di conoscenze.
Lo so, quest’ultima frase è da antipatici, ma ho avuto questa sensazione man mano che andavo avanti con la lettura.
Cosa ne pensate voi di questo libro?
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Alle.
