Odio gli uomini di Pauline Harmange

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Parliamone: Odio gli uomini di Pauline Harmange

Titolo originale: Moi les hommes, je le déteste
Casa Editrice: 
Garzanti
Pubblicazione: 
2021
Genere: pamphlet sul femminismo
Pagine: 80
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo

Odio gli uomini è un librettino di Pauline Harmange, pubblicato da una piccola casa editrice francese alla fine del 2020.

Il pamphlet è stato al centro di polemiche quando Ralph Zumély, uno dei consiglieri al ministero della parità in Francia, lo ha tacciato di istigare l’odio che lo hanno poi reso noto in tutto il mondo.

In Italia è stato portato da Garzanti nel febbraio del 2021.

Parliamone

Non abbiamo bisogno di andare a vedere una trama, un sunto di ciò che è contenuto nel libro, per presentarvelo, perché il titolo dice già tutto.

E si ci potrebbe fermare al titolo, tanto all’interno si passa solo dalla padella alla brace, per una bella carbonizzazione lenta e dolorosa dei vostri neuroni.

Come avrete capito, qui non vi trovate in una recensione, ma in un articolo dove scrivo il mio pensiero senza badare troppo ai canoni.

Vi lascio il video di Youtube in cui cerco di spiegare (da uno dei punti di vista) perché questo libro sia sbagliato:


Esatto, uno dei punti di vista, perché questo libro è sbagliato da così tanti punti di vista che non li affronterò tutti neanche in questo articolo.

È problematico continuare a sottolineare le differenze tra due gruppi, i maschi e le femmine in questo caso, come dico nel video, perché si riducono milioni di individui diversi a meri stereotipi.

Si creano semplicemente due fazioni che continueranno a lottare tra di loro.

E non dobbiamo dimenticarci che siamo animali, in continua lotta per le risorse. E se due gruppi sono in contrasto, le risorse non verranno divise equamente, ma si favorirà il proprio gruppo a scapito dell’altro.

Il femminismo lotta per la parità, ma se continuiamo a pensare alla società come due gruppi divisi, quel fine non verrà mai raggiunto.

Ogni individuo userà tutti i mezzi per avvantaggiarsi sull’altro.


Non solo, continuando a dividere i maschi dalle femmine, si perpetrano i favoritismi, gli stereotipi e le violenze, ma si riduce la realtà a una versione troppo semplicistica.

In questa divisione semplificata che vede Pauline Harmange mancano tutte le questioni legate a:

l’identità di genere,
-la cultura e la subcultura in cui si cresce,
-le esperienze di vita con cui si ha a che fare.

Tutti elementi che vanno a cambiare te come individuo.

Per Pauline, invece, i maschi sono violenti e pigri e che è giusto odiarli perché sono maschi e il loro odio verso le donne li ha portati a compiere violenze su violenze.

Le femmine invece hanno tutte caratteri docili, buoni, gentili: insomma, noi donne possiamo odiare perché tanto il nostro odio non potrebbe mai trasformarsi in violenza.

Questa visione del mondo è la dimostrazione dell’ignoranza dell’autrice stessa e di quanto lei si sia trincerata nella propria posizione e non voglia vedere altro.

Non solo ignora completamente l’esistenza di persone queer, ma anche perché, se si guardasse intorno, vedrebbe che le donne sono capaci di fare del male tanto quanto gli uomini.

La vera differenza è che ci troviamo in una società ancora maschilista.

Non dico maschilista solo nel senso che “favorisce gli uomini”.

Intendo una società in cui la maggior parte delle persone viene educato con pensieri come quelli che ha espresso Pauline stessa:

  • le donne sono dolci e gentili,
  • gli uomini sono violenti e stupidi,

Ma anche:

  • si devono prendere cura dei figli e del marito,
  • le donne non si picchiano neanche con un fiore
  • le donne sono più sentimentali, gli uomini più fisici
  • gli uomini devono provvedere alla famiglia
  • un vero uomo non piange

Potrei continuare per pagine intere e molte di queste frasi sono riconducibili al pensiero dell’autrice che si fa bandiera del femminismo dall’alto dei suoi stereotipi che non fanno che riportare la donna in una posizione di inferiorità.

E infatti, qual è l’unico modo che Harmange vede per liberarsi dal maschilismo?

Che gli uomini non esistano.

Ma visto che non è possibile, allora giustifica i sentimenti di odio e pretende che tutte le donne li provino e che considerino persone degne delle loro attenzioni solo le altre donne.

Questo perché è lei in prima persona a non vedersi alla pari.

Se lei si sentisse alla pari rispetto agli uomini, non avrebbe bisogno di pretendere che gli uomini non ribattano quando lei parla.

Se hai bisogno di ridurre a un silenzio obbediente il tuo interlocutore, è perché non sei in grado di ribattere se ti rispondesse.

Questo odio di cui si vanta, non serve altro che come corazza al suo enorme senso di inferiorità.

In conclusione

Far passare questo libretto come un prodotto che dovrebbe dare un input positivo verso una società migliore, è voler mettersi i prosciutti sugli occhi e poi imbottirli anche con un panino, per sicurezza.

Nei decenni scorsi, e ancora oggi, si sentono delle affermazioni atroci, maschiliste e misogine che non vanno bene e di fronte a cui non si dovrebbe tacere.

Anzi, bisognerebbe rendersi conto anche delle cose più sottili, come i modi di dire, le imprecazioni o le battute che in realtà nascondono un sessismo persistente e schifoso.

Bisognerebbe tirarsi su le maniche e rifletterci ogni volta. Tutti. Sia maschi che femmine, trans o non-binary.

È un problema di tutti.

E finché non lo affronteremo come tale, finché ci faremo trascinare dai nostri sentimenti personali, non si arriverà mai da nessuna parte.

Per questo articolo è tutto, se avete letto il libro scrivete qui sotto che cosa ne pensate. Ditemi cosa ne pensate qui sotto, oppure nella mia pagina Facebook o su Instagram.

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Potete leggere anche:
Fame – Roxane Gay
Tre – Valérie Perrin
La gabbia dorata – Camilla Läckberg

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Alle.


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Odio gli uomini – Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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