Parliamone: Fame – Storia del mio corpo di Roxane Gay
Titolo originale: Hunger – A Memoir of (my) Body
Casa Editrice: Einaudi
Pubblicazione: 2017
Genere: Memoir, biografia
Pagine: 267
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo
Roxane Gay è una scrittrice, professoressa e attivista americana di origini haitiane.
Ha scritto fin dall’adolescenza, iniziando da racconti di fantasia, per arrivare in età adulta a parlare della propria esperienza personale.
Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro, An Untamed State, ma è conosciuta principalmente per Bad Feminist, sempre dello stesso anno, e per Fame – Storia del mio corpo uscito nel 2017.
Inoltre, è autrice di numerosi saggi per il New York Times.
Trama
Fame – Storia del mio corpo è un memoir nel quale Roxane affronta il suo corpo, vero e proprio protagonista dell’intero libro.
Parla di ciò che l’ha portata a rendere tale il proprio corpo, delle violenze subite e delle strategie che ha messo in atto per fronteggiarle, ma che si sono rivelate un’arma a doppio taglio.
Affronta i suoi sentimenti verso il proprio corpo e anche quelli che prova la società in relazione a lei, ma soprattutto in relazione al suo corpo.
Si sente forte, ma allo stesso tempo intrappolata in una gabbia. La fame che Roxane Gay sente è qualcosa di incontrollato, subito, ma allo stesso tempo è ciò che le dà la forza per andare avanti, scrivere, lavorare e mostrarsi al mondo fiera di quello che è.
Parliamone
Come in ogni articolo di questo genere, vi ricordo che non si tratta di una recensione, parliamone è un discorso, o meglio un flusso di coscienza, che mi permetterà di esprimere tutto quello che mi passa per la testa riguardo a quest’opera.
In questo caso, però, tutto quello che mi è passato per la testa lo troverete in questo video:
Video che occupa già una discreta quantità di minuti, quindi in questo articolo trovate la sua versione breve e condensata. Se siete curiosi di approfondire, cliccateci sopra e seguitemi su Youtube!
Ho trovato Fame un libro molto denso e pieno di spunti di riflessione: il modo in cui le persone si sentano legittimate a commentare il corpo altrui, come la società abbia spinto per anni modelli troppo rigidi e come ancora tratta i disturbi alimentari come un buon argomento per creare uno show.
Questo elenco è solo una piccola parte di tutto ciò che affronta Roxane Gay in Fame, tuttavia mi è sembrato che con questo libro, l’autrice non si sia davvero data uno scopo.
Certo, il fine sembra quello di raccontare al mondo il motivo per cui ha iniziato a mangiare compulsivamente, con la conseguenza di assumere molti chili.
Ma perché?
Si tratta del punto di partenza per lavorare su sé stessa e affrontare i problemi psicologici che l’hanno portata fin lì?
Assolutamente no.
La maggior parte dei capitoli servono a mostrare quanto la società sia ingiusta, quanto le persone attorno a lei si dimostrino maleducate solo perché è obesa, di come esistano doppi standar basati sul peso di qualcuno.
Questo libro ha il fine ultimo di permetterle di sentirsi giustificata a essere come è, anche se è lei in prima battuta a non vivere bene, a sentirsi costantemente intrappolata dal proprio corpo e a non poter fare molte attività a causa del peso.
Roxane Gay per tutto il libro proietterà la causa dei suoi sentimenti negativi su qualun altro, senza mai affrontare il vero problema, senza mai arrivare a una conclusione degna di questo nome.
Dal mio punto di vista, quindi, questo memoir, per quanto sia un interessante studio di caso, non fa altro che alimentare i sentimenti di odio nei confronti degli altri che persone con queste problematiche provano già.
Roxane Gay esagera in alcuni punti, il discorso diventa estremamente vittimistico e atto solo a portare il lettore dalla propria parte.
È un modo discutibile e anche pericoloso di raccontare una storia, soprattutto quando sai che molte persone potranno leggerla.
In conclusione
Non consiglierei questo libro a meno che non stiate studiando i disturbi alimentari.
L’autrice si contraddice in alcuni punti, non cita i dati neanche quando parla di quelle che dovrebbero essere nozioni scientifiche, il che la porta a creare un discorso complottista.
Non ne vale la pena.
Ci sono molti altri libri migliori al mondo che aspettano le vostre attenzioni.
Per questa recensione è tutto, se avete letto il libro scrivete qui sotto che cosa ne pensate. Ditemi cosa ne pensate qui sotto, oppure nella mia pagina Facebook o su Instagram.
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–La nona casa – Leigh Bardugo
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Alle.

Fame – Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo