Il superstite – Wulf Dorn

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Recensione: Il superstite di Wulf Dorn

Titolo originale: Kalte Stille
Casa Editrice: 
TEA edizioni
Pubblicazione:
2011
Genere: thriller
Pagine: 440
Dove trovarlo: AmazonFeltrinelliMondadoriIbsIl LibraccioKobo

Wulf Dorn ha iniziato scrivendo racconti del terrore per poi passare a veri e proprio romanzi thriller.

Il suo primo romanzo, La Psichiatra, è diventato un best seller e ha reso famoso l’autore tedesco.

Tra le pubblicazioni degli ultimi anni troviamo Gli Eredi del 2017 e Presenza oscura nel 2019.

Trama

Jan Fostner è uno psichiatra tormentato dalla scomparsa di suo fratello , avvenuta ormai da ventitré anni. Questa ossessione lo ha portato a essere sospeso dal lavoro, dopo aver aggredito un paziente.

Jan torna nella cittadina della sua infanzia, dove il professor Fleischer, amico e collega del padre di Jan, gli offre un lavoro dandogli la possibilità di rifarsi.

Fleischer, però, gli impone la condizione di iniziare una terapia per superare sia la morte di suo padre che la scomparsa di suo fratello.

Jan ci prova, ma una volta tornato dove era cresciuto, gli avvenimenti di molti anni prima bussano alla porta…

Commenti e critiche

Ciò che mi ha colpito di più in La psichiatra Incubo è stato il colpo di scena finale.

In entrambi i libri Dorn ti accompagna mano nella mano verso una soluzione del mistero, per poi farti scoprire che era soltanto una piccola parte del finale e scioccandoti completamente con qualcosa di inaspettato.

Questa modalità c’è anche in Il superstite, tuttavia la scoperta finale non mi ha entusiasmata più di tanto. Non voglio dire che fosse scontato, ma era talmente simile alla falsa pista che lo scrittore ti ha fatto seguire per tutto il libro, che non è stato un colpo di scena appetitoso.

Voglio precisare che, avendo conosciuto questo autore dalla Psichiatra, è difficile che gli altri romanzi mi soddisfino fino a quel punto.

Nonostante Il superstite non mi abbia entusiasmato particolarmente, la scrittura di Dorn è sempre pazzesca: riesce a giocare con la tensione togliendo letteralmente il fiato.

La sua scrittura è cupa e cruda.

Le sue conoscenze nel campo della psichiatria gli permettono di delineare situazioni realistiche, sebbene al limite dell’impossibile.

In conclusione

Il superstite non mi ha entusiasmato particolarmente, ma mi ha messo la voglia di continuare a leggere altri romanzi di Wulf Dorn per scoprire che cosa si è inventato.

L’ho trovato particolarmente utile in un momento in cui faticavo a leggere: mi ha preso completamente, mi sono impegnata per scoprire il mistero e sono rimasta in tensione fino alla fine del libro.

La pecca più grossa è stato il finale, mi aspettavo qualcosa di più contorto.

Per questo articolo è tutto.

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Potete leggere anche:
Incubo di Wulf Dorn
La psichiatra di Wulf Dorn
La gabbia dorata di Camilla Läckberg

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Alle.


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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