Recensione: Il Silenzio di Don DeLillo
Titolo originale: The silence
Casa Editrice: Einaudi
Pubblicazione: febbraio 2021
Genere: distopia
Pagine: 112
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo
Don DeLillo è uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo statunitense.
Nei suoi libri racchiude la sua visione critica della società americana, guardata attraverso i media, la religione e la politica.
Trama
Manhattan, 2022.
All’improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. La tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. Tutti gli schermi diventano neri.
Commenti e critiche
Il silenzio è il primo libro che ho letto di questo autore, quindi non ho i mezzi per paragonare questo romanzo alle sue opere precedenti.
I personaggi creati da DeLillo mi hanno colpito subito per la loro eccentricità che spicca ancora prima del disastro che sta per avvenire.
Di solito nei libri i dialoghi non sono mai reali, perché se si riportasse un dialogo della vita reale suonerebbe strano e ridondante.
Nella sua opera, invece, accade proprio questo fenomeno: nelle prime pagine troviamo una coppia di coniugi che ha il suo modo di interagire, ci vengono riportati le loro battute che sembrano non portare a niente, se non quello di far passare il tempo in aereo, passano da una cosa all’altra senza che ci sia davvero un legame.
Proprio come accade nella vita reale.
In tutto ciò, però, c’è uno scopo nascosto: sottolineare quanto siano vuoti la maggior parte dei dialoghi delle persone, nonostante ci servano. E quanto spesso si ci rivolga più a sé stessi che agli interlocutori.
Questo secondo elemento diventa ancora più forte nella seconda parte del libro, dopo che la tecnologia si è spenta e riesce a trasmettere alla perfezione il senso di disorientamento che un avvenimento del genere provocherebbe.
Qui, però, arriva la parte negativa.
Il senso del romanzo, la riflessione a cui deve portare è chiaro, tuttavia, si interrompe nel momento in cui ci dovrebbe mostrare a tutti gli effetti come sarebbe il mondo dopo un’avvenimento del genere e come reagirebbero le persone dopo lo shock iniziale.
In pratica non c’è una vera e propria trama, c’è solo l’incipit, l’evento scatenante, la reazione iniziale di chi lo subisce e il libro finisce.
Non va avanti, non si mette a delineare davvero un’ipotesi di un mondo senza tecnologia. Non dico di mostrare un’intera società molti mesi dopo, ma superare i primi giorni, descrivere le prime settimane e che cosa potrebbe accadere in quel momento.
In conclusione
Sono rimasta un po’ delusa, perché nel retro del libro promettevano:
Don DeLillo ha disegnato la mappa per muoversi in questa nostra nuova era oscura.
Quando nel libro fa esattamente l’opposto: non disegna niente, ti mostra un momento di destabilizzazione e non va oltre.
Sono delusa da questo libro (soprattutto perché costa la bellezza di 14€), ma al contempo sono affascinata da ciò che questo autore riesce a fare in pochissime righe.
Potete leggere anche:
–Rovina e Ascesa di Leigh Bardugo
–Piranesi – Susanna Clarke
–Dimmi chi ami e ti dirò chi sei – Levine e Heller
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Alle.

Il silenzio – Amazon, Feltrinelli, Mondadori,
Ibs, Il Libraccio, Kobo