Recensione: Un antropologo su Marte di Oliver Sacks
Casa Editrice: Adelphi
Pubblicazione: 1998
Genere: saggistica, neuropsicologia
Pagine: 445
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo
Oliver Sacks è stato un medico, docente di neurologia e scrittore britannico.
Negli anni ha avuto esperienza con persone dalle problematiche neuropsicologiche più disparate di cui ha raccolto i casi clinici in molteplici libri. Alcuni diventati anche dei famosi best seller, come L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.
Il libro del 1973, Risvegli, divenne anche un film uscito nel 1990.
Trama
In Un antropologo su Marte sono racchiusi sette “romanzi neurologici” in cui Sacks racconta i casi clinici, le malattie, ma soprattutto la sua esperienza con le persone affette da un disturbo neuropsichiatrico.
In ogni capitolo si scende in profondità sia sugli aspetti più neurologici del problema psicologico, sia nella vita delle persone con una riflessione sui suoi processi mentali, cognitivi e del senso di sé che la malattia lasciava.
Commenti e critiche
In questo blog abbiamo già parlato di Sacks, ho scritto un articolo su L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello, ma ho letto anche Coscienza e cervello.
Il filo conduttore che accompagna l’opera di Sacks è la continua riflessione sul sé, sulla coscienza.
La sua analisi si basa quindi su cosa voglia dire avere coscienza di sé, quali parti del cervello sono coinvolte e come un deficit neuronale possa compromettere proprio questa funzione che noi diamo per scontata e che spesso trattiamo come qualcosa di divino, superiore in qualche modo alla biologia.
Sacks riesce a descrivere le malattie neurologiche evitando di approcciarsi in maniera fredda e meccanica, ma inquadrando il disturbo nella vita dell’individuo.
È in grado di spiegare le teorie neurologiche, i processi cognitivi e le basi biologiche della malattia, senza tralasciare l’aspetto umano.
Infatti, i suoi racconti racchiudono molti aneddoti della propria esperienza con la persona, mettendo molto spesso in risalto gli aspetti positivi anche del disturbo stesso.
Sempre con un linguaggio semplice che permette anche ai “non addetti ai lavori” di comprendere il discorso, facilitati anche dai molti esempi e i molti episodi che vengono riportati.
Grande risalto si dà alla percezione, dove possibile, che il paziente stesso ha delle propria condizione e delle propria vita.
Molti di questi casi ci permettono di capire quando molte situazioni che a noi sembrano scontate, non lo sono affatto, come ad esempio nel capitolo Vedere e non vedere, in cui un uomo ha riacquistato la vista dopo quarant’anni.
Avvenimento che a chiunque cresciuto in un mondo visivo sembra miracoloso, ma che si rivela pieno di insidie per una persona che, al contrario, ha fondato il suo intero mondo e la sua stessa personalità sugli altri sensi.
Unica postilla a cui, però, bisogna fare molta attenzione: il libro è stato pubblicato nel 1998.
Nel corso di questi vent’anni la ricerca ha fatto molti progressi e bisogna tenerlo bene a mente, soprattutto se si sta cercando di aumentare le proprie conoscenze in questo campo.
Se il vostro scopo è questo, è meglio cercare articoli o pubblicazioni più recenti possibile.
In conclusione
Se siete interessati alla psicologia o alla neurologia i libri di Oliver Sacks sono ottimi.
Sia che abbiate già una conoscenza del campo, sia che siate neofiti e vogliate approcciarvi alla materia per curiosità.
Ci sono delle parti più tecniche, ma l’obiettivo del libro non è disquisire sul funzionamento cerebrale, ma vedere l’individuo nella sua completezza.
Sono al terzo libro di questo autore e ogni volta rimango sbalordita dai casi riportati e da quanto quello che ci circonda sia una costruzione del nostro cervello.
Potete leggere anche:
–Parliamone: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
–La psichiatra; Wulf Dorn
–Frankenstein – Mary Shelley
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Alle.

Un antropologo su Marte – Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo