Hyperversum: Il Falco e il Leone (2) – Cecilia Randall

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Recensione: Hyperversum (n°2) – Il falco e il leone di Cecilia Randall

Casa Editrice: Giunti
Pubblicazione: 
2007
Genere: Storico, fantasy
Pagine: 688
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo

Hyperversum – Il falco e il leone è il secondo libro della saga di Cecilia Randall, saga iniziata con Hyperversum e seguito da Hyperversum – Il cavaliere del tempo.

Cecilia Randall, pseudonimo di Cecilia Randazzo, è una scrittrice italiana conosciuta anche per Millenio di fuoco e alcune antologie di racconti.

Trama

Dopo due anni dal loro ritorno dal passato, Ian guarda uno dei testi antichi che riportavano le vicende della famiglia Ponthieu e scopre che la sua vita nel passato non è ancora finita: il testo riporta, infatti, che Isabeau e Jean Marc de Ponthieu avevano avuto due figli.

Venuto a conoscenza di questo fatto, Daniel si rimette a lavoro su Hyperversum e riesce a riaprire il portale verso il passato.

Daniel e Ian tornano al giorno della loro partenza, ma Donna li ferma e dice loro che erano cambiati troppo per tornare proprio lo stesso giorno.

Ian viene costretto a tornare nuovamente nel presente e a impostare una nuova data, qualche mese dopo, e a inventare una storia credibile per spiegare la sua scomparsa.

Tornati nel passato, però, proprio sulla strada per  Châtel Argent, Daniel e Ian vengono fatti prigionieri…

Commenti e critiche

Ero un po’ più positiva quando dovevo parlare del primo romanzo di questa saga.

Si sa, i primi libri hanno come punto in favore la novità, il fascino della scoperta.

Fin da subito Hyperversum si caratterizza da ben poche sorprese a livello di trama: l’autrice inserisce molti colpi di scena, ma ben presto diventa chiaro che non succede niente di brutto ai protagonisti e si capisce dove si vada a parare.

A me questo elemento non era dispiaciuto perché questa trama in cui alla fine andava tutto bene mi ha avvolta e cullata come una copertina di Linus.

Ma… (c’è sempre un ma!) Se nel primo libro il lettore doveva conoscere i protagonisti ed essere introdotto nell’epoca storica, in questo secondo romanzo già sappiamo dove ci troviamo.

Inoltre, il fine da raggiungere nel primo libro era trovare i loro amici e tornare a casa, ci si aspettava quindi che in mezzo ci fossero appunto mille imprevisti.

Qual è lo scopo di questo libro? Vedere Ian tornare dalla sua Isabeau e vedere coronata la loro storia d’amore.

Continuare a seguire Ian che devia dal suo percorso in continuazione è frustrante.

O almeno, io mi sarei aspettata che quella sarebbe stata la prima parte del romanzo e dopo saremmo tornati a  Châtel Argent e avremmo visto loro insieme e solo dopo ci sarebbero stati altri inghippi, magari che riguardavano Daniel.

Soprattutto perché sappiamo già dal primo libro che andrà tutto bene, non muore nessuno di importante, quindi più di seicento pagine per arrivare dalla ragazza, troppe. Troppe.

Vediamo, però, di fare una critica un pelo più da persona adulta, visto che finora ha parlato una ragazzina di tredici anni.

Adesso mi contraddico, tra l’altro, state pronti.

Nel primo avevo scritto che i personaggi erano ben caratterizzati, riflettendoci meglio, invece, sono tutti troppo positivi, non hanno un difetto. Sono coraggiosi, belli, buoni.

Sono in grado di vivere nel Medioevo senza neanche prendersi un raffreddore: anche i virus e i batteri sono spaventati dalla loro beltà che stanno lontani.

Nonostante durante la lettura non dia particolarmente fastidio, pensandoci dopo, queste persone sono estremamente irrealistiche.

Non esistono i ragazzi perfetti come loro.

La scrittura è estremamente scorrevole quindi, nonostante la trama in alcuni punti sia piatta e noiosa, non ci sono veri scogli che ti impediscono di proseguire.

Faccio una precisazione: piatta e noiosa, ma nel frattempo ci sono due assedi, una fuga, vari scontri.

Succedono tanti avvenimenti, il problema è che non ci frega niente.

Lo avrei apprezzato di più se ci fossero stati dei veri conflitti tra i personaggi, se avessero avuto qualche difetto con cui fare i conti oppure se proprio la buttavamo sul romance condito da qualche scontro.

In conclusione

Per il momento la saga di Hyperversum non mi ha regalato particolari emozioni sia a livello di trama che a livello di capacità di scrittura.

Il primo libro di chiude in un modo che ti costringe a iniziare il secondo perché appunto vuoi sapere che cosa farà Ian e come incontrerà di nuovo Isabeau.

Quindi di corsa a leggere il secondo.

Il falco e il leone, invece, si chiude con un vero e proprio lieto fine: certo c’è un punto in sospeso che dovrebbe spingere a continuare, ma non è abbastanza forte.

Magari la continuerò in futuro per vedere come si è evoluta, ma per il momento non ne ho la minima voglia e per me può rimanere tranquillamente nello scaffale della libreria.

Anche perché la libreria in cui so che è già disponibile è fuori comune, quindi neanche posso passarci davanti facendo una passeggiata e lasciarmi prendere dall’accumulo complessivo.

Se avete letto questi romanzi e soprattutto se siete andati avanti ditemi che cosa ne pensate e se ne vale la pena.

Potete leggere anche:
Hyperversum – Cecilia Randall
Sei di corvi – Leigh Bardugo
La ballata dell’usignolo e del serpente – Suzanne Collins

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Alle.


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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