Parliamone: Dimmi chi ami e ti dirò chi sei di Amir Levine e Rachel Heller
Titolo originale: Attached
Pubblicazione: febbraio 2012
Casa Editrice: Tea
Pagine: 263
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo
Dimmi chi ami e ti dirò chi sei è un saggio di psicologia sulla teoria dell’attaccamento in età adulta e libro di autoaiuto per capire il proprio attaccamento e quello del partner attuale o potenziale.
In pochi capitoli spiega la teoria generale, mostra alcuni esempi di relazioni e dà suggerimenti per conoscere accettare il proprio stile e conoscere i processi cognitivi e i comportamenti che ne derivano.
Parliamone
Il libro parte con una veloce introduzione sulla teoria dell’attaccamento e sui tre stili: ansioso, sicuro e sfuggente.
Dopo di che presenta un test per capire il proprio stile e un altro per capire quello del partner, per poi mostrare le caratteristiche di ogni stile.
Concludendosi con una serie si esercizi per capire gli attaccamenti dai comportamenti e con consigli per evitare le trappole più comuni.
Ogni stile di attaccamento ha i suoi pro e i suoi contro e si combinano più o meno bene con gli altri.
In pratica trovatevi una persona sicura che possa sopportare al meglio i vostri disagi esistenziali.
Scherzi a parte, la parte più interessante del libro sta nel fatto che non recrimina nessun tipo di comportamento e ti mostra quale tipo di pensiero ci sta dietro.
In questo modo aiuta a tenere lontano i pensieri negativi che si potrebbero sviluppare verso sé stessi e verso l’altro e che nella maggior parte dei casi non fanno altro che peggiorare la situazione.
Al contrario del pensiero comune, ancora, rende legittimo il bisogno di una relazione, di avere un altro individuo nella vita a cui appoggiarsi. Si allontana molto dall’idea: “devi stare bene con te stesso per poter avere qualcuno”.
Anzi, sostiene che essendoci evoluti per stare insieme a qualcun altro, certo si può essere soddisfatti da soli, ma è normale sentire di avere bisogno di un altra persona.
Inoltre, si tratta di un libro molto propositivo, in quanto, ricorda spesso che lo stile di attaccamento non è fisso e immutabile, ma ci si può lavorare attivamente.
In conclusione
Non posso dire se i consigli che dà siamo utili o meno. Diciamocelo, siamo nel periodo storico peggiore per mettere in pratica i consigli di questo film.
In generale, però, aiuta a vedere le cose dalla giusta prospettiva e a capire i propri comportamenti e quelli di un’altra persona in un modo completamente diverso.
Ma, soprattutto, senza addossarsi colpe per quello che si sente e si pensa.
Come non ci si incolpa di avere un determinato colore di capelli, non ci si può incolpare di avere sviluppato un determinato stile di attaccamento.
Ognuno di noi, però, con impegno e costanza, può lavorare su sé stesso per cambiare quello che non ci piace.
Potete leggere anche:
–Una stanza piena di gente – Daniel Keyes
–Parliamone: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
–Parliamone: Perfetti Sconosciuti
Se l’articolo vi è piaciuto fatemelo sapere con un commento, condividete l’articolo e per non perdervi altri contenuti seguitemi su Facebook, Instagram, o sugli altri social che trovate sulla destra o in alto.
Se ancora non mi seguite, andate subito a iscrivervi al canale Youtube!
Vi lascio anche la mia pagina Ko-fi e qui sotto trovate anche i miei link di affiliazione, se volete aiutarmi a sostenere questo progetto.
Alle.

Dimmi chi ami e ti dirò chi sei – Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo