Recensione: Tutta colpa di Jack – Mara Munerati
Casa Editrice: Clown Bianco
Pubblicazione: Giugno 2019
Genere: Commedia sentimentale
Pagine: 160
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio
Tutta colpa di Jack è il primo romanzo di Mara Munerati, autrice anche di diversi racconti per Freccia d’Oro, Cicogna Editore, La Gru Edizioni, Edizioni Il Foglio, Edizioni Pendragon, Historica Edizioni, Fernandel, Rizzoli e Clown Bianco Edizioni.
Mara Munerati, per nostra fortuna, ha adottato un gatto che le ha dato molte scuse per rimanere in casa a creare, tra una coccola e l’altra (e una raccolta di peli e l’altra, sicuramente), il romanzo Tutta colpa di Jack.
Trama
Alice M. ha dodici anni quando vede per la prima volta, al cinema, il film Titanic. Quell’evento segnerà profondamente la sua esistenza, tanto che Alice, ormai trentenne, traccia un bilancio della sua vita sentimentale fatta di “amori impossibili” per artisti squattrinati, nella continua, quanto vana, ricerca del suo Jack Dawson.
Errori, incomprensioni e assurdi psicodrammi derivati dall’aver creduto, sin dalla tenera età, di dover cercare una sola tipologia di maschio: quello che ha il viso di Leonardo Di Caprio, quello che ti fa un ritratto dove sembri la ragazza più bella mai esistita e che annega per te nelle gelide acque di un oceano tiranno.
Una divertente e ironica “terapia d’urto” contro la ricerca del principe azzurro.
Commenti e Critiche
Come una nave alla deriva (per stare in tema), vagavo tra decine di libri che volevo leggere, senza trovare quello che mi avrebbe rapita tra le sue pagine, tenendomi lì con lui fino alla fine e fortunatamente sono inciampata in Tutta colpa di Jack.
Sono rimasta affascinata sin dalla copertina, poi ho letto la trama e ho capito che era il libro perfetto per me.
Come avete letto, ripercorriamo insieme alla protagonista, Alice, parte dei suoi amori adolescenziali e non, guardandoli tutti attraverso la trama di Titanic, disastroso scontro con l’iceberg compreso.
Si tratta di una lettura molto leggera, ironica e divertente. Il libro è impostato come se l’autrice stessa fosse Alice, intenta a raccontare a noi lettori le sue storie passate, tracciando un bilancio della sua vita.
Non voglio fare la guastafeste – anche se è quello che voglio fare visti i neuroni compromessi con la ripetuta visione di questo film in fase di crescita – ma la fortuna dell’amore tra Rose e Jack è la morte di lui nel finale. Non accusatemi di spoiler perché se non avete ancora visto la patetica scena dove lei – sdraiata su quella dannata asse di legno che anche una commissione di ingegneri americani si è messa a investigare per capire se fosse o no omologata per due persone – saluta il suo bel Jack che ormai è diventato un surgelato, avete dei gravi problemi.
L’intero romanzo, quindi, ha un registro colloquiale semplice e diretto, come se parlasse con un amico. Si rivolge direttamente a noi lettori, e il racconto procede con continui “STOP” che servono a riportare il paragone con la scena del film. Molto spesso Alice fa ammenda per il modo in cui sta scrivendo, ricordandoci poi che il libro è suo e fa un po’ quello che vuole.
Tutti questi elementi rendono l’espediente narrativo usato estremamente realistico e ti fanno dimenticare che il nome sulla copertina non è Alice, ma Mara Munerati.
Un romanzo originale, comico e semplice.
In conclusione
Non credo di aver mai riso tanto leggendo un libro. Il che, mi faceva sembrare anche un po’ una rincoglionita, come quando scoppi a ridere da sola col telefono in mano e la gente ti guarda male.
Capite? Lui sputa in mare e lei ride.
Certo, finge di provare imbarazzo, ma sotto sotto quel suo animalesco gesto da babbuino della giungla la fa eccitare a tal punto da iniziare a fantasticare sul suo futuro di cavallerizza e sputatrice di muco.
Meglio non leggerlo in pubblico, a meno che non vogliate spiegare il motivo della vostra ridarola, già dall’incipit.
Quindi, e questa volta concludo davvero, Tutta colpa di Jack, mi è venuto in soccorso in un momento in cui mollavo un libro sì e l’altro pure. Con il suo umorismo sprezzante e le sue similitudini stupende.
E ora, vado a vedere anch’io, per la milionesima volta, Titanic.
Potete leggere anche:
–Voglio vederti soffrire; Cristina Brondoni
–Sesso, omicidi e cappuccini; Kyra Davis
Per questo articolo ho finito, ditemi se questo libro vi ispira o, nel caso lo abbiate letto, se vi è piaciuto, oppure no e ditemi come mai.
Io vi saluto e spero di vederci presto nel prossimo articolo.
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Alle.

Tutta colpa di Jack di Mara Munerati; Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio