Dal libro alla serie: Game of Thrones –
Quarta stagione (parte 3/3)
Parliamo della quarta stagione di Game of Thrones e quindi del terzo, quarto e quinto libro de Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
Abbiamo già iniziato e abbiamo visto le prime tre puntate. Le potete trovare qui: Quarta stagione – Parte 1/3
HBO ha trasmesso per la prima volta la stagione nell’aprile del 2014; ancora una volta è composta dai soliti dieci episodi da, più o meno, un’ora ciascuno.
Passando ai libri, invece, il terzo, chiamato Tempesta di spade, è stato pubblicato, in lingua originale, nell’ottobre del 2000 ed è composto da: Tempesta di spade, I fiumi della guerra e Il portale delle tenebre. Il quarto ha visto la luce editoriale cinque anni dopo, nel 2005. Il volume si chiama Banchetto di corvi e al suo interno è suddiviso in: Il dominio della regina e L’ombra della profezia. Il quinto, e per ora ultimo, romanzo, invece è uscito nel 2011, sette anni fa, ed è stato chiamato La danza dei draghi e comprende tre libri: I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria e La danza dei draghi.
Se ancora non avete visto le differenze della prima e della seconda stagione, andate subito! Ora, su, sono qui sotto:
–Prima stagione (parte 1/3)
–Seconda stagione (parte 1/3)
–Terza stagione (parte 1/3)
Premesse importanti
Per tutte le premesse generali su queste differenze, vi rimando all’articolo sulla Prima Stagione.
Vi basti sapere che ho cercato di dividere gli episodi tra i vari personaggi che compaiono e che nel romanzo sono i protagonisti di un capitolo, così da rendere il più comprensibile possibile.
Se notate errori nei nomi dei luoghi o dei personaggi, fatemelo notare.
Vi ripeto solamente che per parlarvi delle Differenze tra la quarta stagione e i romanzi dovrò andare a prendere il terzo libro, ma anche il quarto e il quinto libro.
Se, giustamente vi state chiedendo come sia possibile e volete la spiegazione completa, vi rimando alla parte 1. Qui vi basti sapere che Martin ha deciso di parlare di metà dei personaggi in un libro e dell’altra metà nell’altro. La serie, per fortuna, ha rimesso gli eventi in ordine più o meno cronologico.
Differenze
Vediamo chi sono i vari protagonisti dei capitoli dei vari libri, così potete capire quali scene esistono e quali, invece sono state aggiunte nella serie.
Vi dirò anche ogni volta da quale libro proviene un determinato pezzo. Se non vi dirò nulla, potete dare per scontato che siamo ancora nel terzo libro.
Nel terzo libro delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, i narratori sono:
-Stark: Catelyn, Arya, Sansa, Bran, Jon Snow (Catelyn a questo punto della narrazione è già stata uccisa alle Nozze Rosse, quindi non ci saranno suoi capitoli).
-Lannister: Tyrion, Jaime
-Daenerys Targaryen
-Davos Seaworth
-Samwell Tarly
Nel quarto libro, invece, iniziano ad esserci quei capitoli fastidiosi in cui il narratore è un personaggio mai visto fino a quel momento, oppure è chiamato con un altro appellativo. Questi casi particolari li vedremo andando avanti.
-Stark: Arya
-Lannister: Jaime, Cersei
-Brienne di Tarth
-Samwell Tarly
Nel quinto libro, permangono i capitoli fastidiosi di personaggi spuntati a cavolo e a cui ha riservato un unico capitolo o sono chiamati con un altro appellativo. Questi ultimi li vedremo, quelli principali o di cui conosciamo l’identità sono:
-Stark: Bran, Jon Snow
-Lannister: Tyrion, Jaime, Cersei
-Daenerys Targaryen
-Davos Seaworth
-Melisandre
-Theon Greyjoy
Ci siamo lasciati con la puntata 7 con la morte di Lysa Arryn che ha “decido” di provare la sorte che era toccata a tutti i suoi nemici.
Il processo di Tyrion si è concluso e adesso attende il duello, Daenerys sta cercando di governare Meereen, Jon Snow è stato mandato in una missione inutile, completamente inventata nella serie e siamo pronti a procedere.
Puntata 8 – La Vipera e la Montagna
Jon
Finalmente dopo metà stagione i Bruti si sono ricordati che hanno superato la Barriera per attaccare la confraternita e non per una vacanza. Se tutto questo avesse un senso, con tutto il tempo che i Bruti ci hanno messo per attaccare, i Guardiani della Notte avrebbero potuto fa evacuare non solo Città della Talpa, ma l’intero Nord.
La puntata inizia a Città della Talpa. Abbiamo già detto che Gilly non si trova lì e che lei e Sam non sono ancora tornati al Castello Nero.
Abbiamo anche detto che Jon, prima di tornare al Castello Nero, si è fermato proprio a Città della Talpa per dire agli abitanti che i Bruti stavano arrivando e che dovevano andare a rifugiarsi dai Guardiani, così avrebbero potuto proteggerli.
Nel romanzo l’attacco dei bruti avviene subito dopo il ritorno di Jon, senza lasciare a nessuno il tempo per fare niente. In più Jon era rimasto ferito alla gamba da Ygritte e passa i pochi giorni che passano dormendo nella sua camera. Di certo non sarebbe stato in grado di guidare una spedizione.
- Quindi i Bruti arrivano direttamente al Castello perché tanto tutti gli abitanti della città si trovano lì e tutti quanti, comprese donne e bambini, devono dare una mano per la difesa del castello.
- I Bruti incendiano Città della Talpa nel passaggio.
- Il primo Bruto che vediamo nella serie è proprio Tormund, peccato che lui, in realtà è rimasto con Mance e, vi dico di più, non verrà nemmeno catturato da Stannis alla fine di questa stagione.
Reek
Ci troviamo ancora una volta nel quinto libro. Beh, visto che vi ho già detto che Reek non lo vediamo prima direi che è ovvio, ma io lo ripeto ogni volta.
Ramsey in questo capitolo lo usa per riconquistare il Moat Cailin, prima che Roose Bolton torni a Nord.
Vediamo le differenze.
- Quando mettono Reek sul cavallo per andare alla fortezza, gli viene detto di prendere il castello o di correre fino a che non lo riprenderanno.
- Reek sa di non avere veramente scelta perché Ramsey lo riprenderebbe di sicuro e lo torturerebbe ancora.
- Avanza con la bandiera in mano. Nella serie entra con le proprie gambe, nel libro, invece, dopo che gli hanno aperto la porta, qualcuno colpisce il vessillo con una freccia.
- Reek si spaventa, la lancia via e cade per terra.
- Gli Uomini di Ferro lo trascinano dentro.
- Lo vediamo andare a parlare con quello che comanda lì. Nel romanzo gli viene detto che Kenning è stato colpito da una freccia avvelenata.
- Si fa portare da lui lo stesso e lo ritrova pieno di piaghe, pus e larve. Reek lo uccide e si fa portare dal secondo in comando.
- Tutto quello che succede è così anche nella serie, ma non si capisce: il Moat Cailin era tenuto da Victarion, che però è andato all’acclamazione di re.
- Questa parte l’abbiamo vista nel quarto libro e nella serie è stata completamente eliminata. Ne parleremo più avanti, comunque.
- Reek pensa che Victarion abbia lasciato apposta quegli uomini lì a morire perché erano una famiglia difficile. Anche per le Isole di Ferro.
- Reek gli fa notare proprio questo per convincerli ad arrendersi.
- Nella serie il capo malato, ovvero Kenning, viene ucciso da un colpo d’ascia perché non vuole arrendersi.
- Abbiamo visto che fine fa nel libro, ovvero ucciso da Reek stesso. È Dagon Codd (il secondo in comando) a rifiutarsi di arrendersi e che si becca l’ascia in testa.
- Mentre è al Moat Cailin, a Theon/Reek non rischia di venire un crollo nervoso e nessuno lo accusa di essere il cagnolino di Ramsey, come invece vediamo nella puntata.
- Ramsey aveva mandato una pergamena, ma nessuno la legge perché sono Uomini di Ferro e non sanno nemmeno leggere. Sono uomini veri loro, non imparano queste cose poco importanti.
- Reek scorta gli uomini alla tenda di Bolton.
- Dopo quella missione, Reek viene “promosso” e invece di vivere in una cella, può stare nel canile con gli altri cani. Ha guadagnato anche un bel collare e carne da mangiare, sempre se riesce a prenderla dagli altri cani. Nella serie, invece, vive già lì da tempo.
- Reek si sveglia durante la notte a causa delle urla e la mattina successiva vede i cadaveri degli Uomini di Ferro.
Solo a questo punto, Roose Bolton arriva con Arya Stark.
- Per questo a Reek viene quasi una crisi perché capisce immediatamente che non è Arya visto che la ragazza non ha gli occhi grigi degli Stark. In più Theon la conosceva e finalmente sappiamo chi sia questa fantomatica Arya. La ragazza è Jeyne Poole, l’amica di Sansa.
- Per aiutarvi a ricordare: dopo la morte di Ned e l’omicidio di tutti i suoi uomini che si trovavano ad Approdo del Re, Sansa e Jeyne Poole erano state chiuse nella camera di Sansa. Jeyne non faceva altro che piangere e dopo Sansa aveva parlato delle condizioni della sua povera amica con Cersei, la ragazza era sparita dalla camera di Sansa e non si sapeva che fine avesse fatto.
- Probabilmente Cersei l’ha spaventata per benino in modo che facesse tutto quello che voleva.
- Per questo a Reek viene quasi una crisi perché capisce immediatamente che non è Arya visto che la ragazza non ha gli occhi grigi degli Stark. In più Theon la conosceva e finalmente sappiamo chi sia questa fantomatica Arya. La ragazza è Jeyne Poole, l’amica di Sansa.
Nella serie vediamo Ramsey Snow diventare finalmente Ramsey Bolton, nel romanzo lo sappiamo già.
Daenerys
Continua la love story tra Missandei e Verme Grigio, ma tanto è ininfluente per la trama e, a parte il fatto che non esiste, non c’è niente da dire.
Vediamo arrivare una pergamena che concede a Jorah di tornare nei Sette Regni, ma vi ho già detto che è stato proprio Barristan Selmy a smascherare Jorah e a questo punto della storia nel romanzo, Daenerys lo ha già cacciato.
Sansa
Ci troviamo ora nel libro quarto. Ricordo che il quarto e il quinto sono contemporanei, ma voglio farvi capire quando avreste conosciuto queste informazioni se aveste letto i libri e quanto sarebbe stato frustrante.
Torniamo a Nido dell’Aquila dopo l’omicidio della folle zietta.
- Ditocorto ha fatto incolpare Marillon (il cantastorie marpione, ricordate?) per la morte di lady Arryn.
- Parliamoci chiaro, il suicidio effettivamente non è molto credibile, a meno che Lysa non avesse portato il figlio Robin con sé nel dirupo. Sicuramente nella serie era una soluzione meno costosa.
- Sansa testimonia che è stato proprio Marillon a buttare Lysa dalla Porta della Luna.
- Sansa, comunque, testimonia sempre sotto il nome di Alayne, la figlia bastarda di Petyr. Non rivelerà a nessuno il suo nome, tant’è che dopo un po’ anche Martin inizia a chiamarla Alayne. Perché non ci sono abbastanza personaggi da ricordarsi, no?
- Ma non è finita qui, Petyr in modo assolutamente contrito, che neanche una septa, confessa che è colpa sua se Lysa è morta perché lui non era con lei quando aveva chiamato Marillon per licenziarlo.
Intanto Sansa si è iniziata a comportare in modo estremamente dolce ed educato con Petyr, con Robert Arryn e con chiunque. Ma porca misera, Petyr continua ad avere la mano morta e lei non fa niente. Vabbé.
Ha anche iniziato a usare, in modo molto macabro, gli abiti della zia. Quanto è malata questa situazione? Era meglio che finisse con Ramsey, almeno lì era obbligata, ma avrebbe mantenuto una dignità.
Quando però devono arrivare gli altri lord, Petyr gli dice di cambiarsi e mettersi qualcosa di meno appariscente perché potrebbe sembrare strano. Ricordo che i lord pensano sia la figlia bastarda di Baelish.
Nella serie, Ditocorto va a chiedere a Sansa perché lo abbia aiutato, peccato, però, che Ditocorto non scommetterebbe mai così tanto. Su Sansa poi.
In realtà prima che i lord della valle salissero, le aveva detto che cosa avrebbe dovuto dire.
- Petyr non ha invitato i lord della valle a Nido dell’Aquila solo per parlare della morte di Lysa.
- Nomina uno degli alfieri degli Arryn lord di Porte della Luna (che oltre a essere la porta sul nulla nella sala di Nido dell’Aquila è anche un castello).
- Il documento lo firma Petyr di suo pugno, così da assicurarsi la lealtà di quell’alfiere, visto che se Petyr venisse ucciso il documento non avrebbe più alcun valore.
- Più avanti, inoltre, fa salire altri lord che vorrebbero mettere le mani sul figlio di Lysa, ma Petyr riesce a guadagnare un anno di tempo nel quale sarà il protettore della valle e cercherà di risanare la loro situazione.
- Sansa o meglio Alayne gli chiede perché non lasci semplicemente Robert ai lord, mentre loro se ne vanno ad Harrenhal, visto che la fortezza è sua di diritto.
- Petyr considera il castello di Harrenhal troppo dispendioso da mantenere.
- Alayne, Robert e Petyr lasceranno Nido dell’Aquila solo perché l’inverno sta arrivando e non è possibile mandare rifornimenti fin lassù.
Nella serie, invece, lasciano Robert con i lord della Valle per tornare a Grande Inverno e portare Sansa dal suo nuovo maritino. Nei libri non sappiamo (e non sapremo mai perché dovrebbe essere nel sesto libro) cosa succederà loro.
Arya
In questa puntata Arya e il Mastino si separano, dopo lo scontro con Brienne e dopo aver saputo che Lysa Arryn era morta e che quindi Arya non poteva trovare posto neanche lì.
Tyrion
Oberyn muore più o meno come nella serie, non c’è molto altro da dire, tranne che è presente un septon a introdurre il duello, non Pycelle. Visto che lo scontro a singolar tenzone si fa perché siano gli dei a giudicare è ovvio che a presentare ci sia l’alto septon, il ministro del culto, non il maestro.
Puntata 9 – Il coraggio di pochi
Nella scorsa puntata abbiamo detto addio a uno dei personaggi più affascinanti dell’intera serie, Oberyn, e finalmente i Bruti si decidono ad attaccare.
Jon
Nella scena iniziale assistiamo allo scambio più assurdo che abbia mai sentito. Jon e Sam stanno parlano di Ygritte e ad un certo punto Sam gli chiede come fossero i suoi piedi. Jon rimane interdetto e gli chiede che cosa c’entrino i piedi, giustamente, e a questo punto Sam risponde che lui vuole sapere solo com’è stare con una persona.
Ma allora perché chiedi dei piedi? Qual è il collegamento? Poi vabbé la spiegazione di Jon Snow fa ancora più morire dal ridere.
Tanto quando i Bruti attaccano da Sud, Sam non è ancora tornato, quindi non importa, questo scambio assurdo non esiste.
Nella puntata vediamo in contemporanea l’attacco dei Bruti da Sud, sia l’attacco di Mance Rayder da Nord.
- Vi ho già detto che le fortezze dei Guardiani della Notte non hanno mura, perché la confraternita non si dovrebbe difendere da qualcuno che arriva da Sud, non potendosi schierare.
- Capite da soli che la scena in cui Sam dice a Pyp di aprire la porta e far entrare Gilly non può esistere (anche perché Sam ancora non è tornato).
- In questo caso, quindi, i Bruti si ritrovano la strada perfettamente aperta, mentre nella serie devono superare la palizzata, prima di iniziare l’attacco vero e proprio.
- Noi vediamo la situazione direttamente dal punto di vista di Jon, non sappiamo quindi cosa stiano facendo i Bruti.
Io quando Martin parla di battaglie, la maggior parte delle volte non ci capisco veramente una mazza, quindi scriverò quello che mi sono segnata, ma non vi assicuro niente, se voi riuscite a spiegarmi meglio quello che è successo, prego, la sezione commenti è vostra.
- Per fare in modo che i Bruti credessero che ci fossero più guardiani, Jon aveva fatto piazzare dei fantocci vestiti da Guardiani sulla sommità. (Sono abbastanza convinta che sia successo a questo punto, ma non riuscivo a ritrovare la pagina mentre stavo scrivendo e iniziavo a metterci troppo, quindi datemi conferma)
- Vi ricordate che avevo parlato del fatto che c’è una scalinata che arriva fino in cima alla Barriera? Ebbene Jon aveva fatto mettere del materiale esplosivo a vari livelli, quando i Then e i Bruci ci arrivano, danno fuoco e li fanno crollare, decimando i nemici. Sorvoliamo sui dettagli.
- Quando la battaglia ormai è finita Jon era andato a controllare i cadaveri e trova Ygritte in fin di vita. Durante la battaglia loro non si sono mai incrociati e non sa per certo chi l’abbia uccisa.
- Dopo la battaglia, Jon esce dalla Barriera e va a bruciare il cadavere di Ygritte secondo le usanze dei Bruti. Jon deve ancora essere processato per il suo “tradimento” e useranno proprio questo evento contro di lui a riprova della sua lealtà verso il Popolo Libero.
Tutto questo accade nello stesso capitolo in cui Jon ha fatto ritorno alla Barriera. Per farvi capire, quando Bran, Jojen e Meera avevano raggiunto a malapena la Barriera e Sam, quindi, era ancora a Nord con Manifredde.
- Nella serie, come ho detto l’attacco di Mance da Nord e dei Bruti da Sud è contemporaneo. Nel libro passano alcuni giorni dall’uno all’altro.
- Inizialmente è un confratello più anziano a guidare l’attacco ed è lo stesso uomo va ad occuparsi del gigante nel tunnel e rimane ucciso.
- Jon si rivolge a Aemon, come se si aspettasse che fosse il vecchio maestro a prendere il comando, ma questo gli dice che dovrà essere proprio Jon a difendere la Barriera.
- Passano giorni sotto assedio, giorni in cui Jon non dorme nemmeno.
- Hanno riempito dei secchi pieni di pietre e acqua ghiacciata da lanciare sopra i nemici. Con cui riescono ad arrestare la testuggine creata da Mance per far avvicinare i suoi uomini alla porta.
- I suoi confratelli lo mandano a riposare, visto che sono giorni, appunto, che non lo fa e Jon verrà svegliato in malomodo per andare a parlare con Thorne.
- Thorne è appena arrivato al Castello Nero.
- Ricordo che Thorne era stato spedito al Forte Orientale da Mormont e lì ha incontrato Mr Pelatino (Janos Slynt).
- Thorne e Slynt vanno al Castello Nero per essere d’aiuto durante l’attacco.
- Un confratello che Jon non aveva mai visto, gli dice di andare con lui e viene portato da Thorne. La scena è più o meno quella che abbiamo visto alcune puntate fa in cui Thorne e Slynt gli danno del voltagabbana.
- A testimoniare portano Rattleshirt, il Lord delle Ossa che rivela che è stato Jon a uccidere il Monco.
- Anche il septon del Castello Nero ci mette il carico, dicendo che Jon è andato a prestare giuramento davanti agli antichi dei che sono anche gli dei dei Bruti.
- Poi Slynt dice che anche suo padre era un traditore e blablabla
- Jon viene portato in una cella sotto la barriera, dopo aver preso per la gola Thorne.
- Nella serie, invece a questo punto Jon decide di uscire di sua volontà e andare a parlare con Mance.
Jon ha già mentito una volta a Mance e il re oltre la Barriera gli aveva detto chiaramente che se l’avesse rifatto lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani. Jon non è così scemo da andare a morire volontariamente.
Vedremo che cosa accade nella decima e ultima puntata.
Puntata 10 – I Figli della Foresta
Jon
Abbiamo detto che nei libri Jon conserva un po’ di sanità mentale per capire che Mance lo avrebbe ucciso e per non andare da lui se non costretto.
- Nel romanzo, infatti, sono proprio Thorne e Slynt a mandarlo fuori con la scusa di negoziare con Mance. Lo stesso Mance aveva richiesto un emissario.
- Il vero compito affidato a Jon Snow, invece è di uccidere Mance.
- Thorne gli dice che visto che ha cavalcato con loro, i Bruti si fideranno.
Era un concetto così demente che Jon avrebbe voluto ridergli in faccia. «Voi avete capito male. Mance ha sospettato di me fin dal primo momento. Se mi faccio vedere nel suo accampamento con addosso un mantello nero per parlare a nome dei Guardiani della notte, capirà immediatamente che l’ho tradito.»
- Il Bruto che accoglierà Jon e lo porterà da Mance è proprio Tormund Veleno dei Giganti. Abbiamo detto che lui non aveva scalato la Barriera, ma era rimasto con Mance.
- Appena Jon entra nella tenda vede che alla parete è appeso un corno gigantesco.
- Il corno di Joramunt che secondo la leggenda si dice possa abbattere la Barriera.
- Mance aveva fatto credere a Jon di non averlo mai trovato, perché non si fidava pienamente di lui.
- Il re oltre la Barriera, però, non vuole usarlo. La magia è un’arma pericolosa e in più la Barriera è l’unica cosa che li divide dagli Estranei.
- In breve Mance vuole che i Guardiani facciano entrare il Popolo Libero, ma senza dover fare atto di sottomissione e senza rispettare la legge, altrimenti Tormund avrebbe suonato il corno.
- Non è che puoi entrare in una società e pretendere di fare quello che ti pare, ma comunque ok.
- Jon non estrae la spada. Mentre stanni ancora parlando si sente un corno e un metamorfo, Varamyr, dice loro che qualcuno sta attaccando da Est.
Durante l’attacco di Stannis, Della la moglie di Mance è arrivata al momento del travaglio.
- Jon Snow rimane nella tenda con lei e con sua sorella mentre fuori c’è la battaglia a difenderle finché Mance, che era andato a guidare i suoi uomini, non fosse tornato.
- Purtroppo la donna muore di parto e al Castello Nero arriveranno sua sorella Valla e il bambino. Neonato a cui non viene dato un nome perché nelle usanze dei bruti si aspetta fino ai tre anni.
Non vediamo lo scambio tra Stannis e Jon. Il capitolo si interrompe appena scopriamo a chi appartenga l’esercito che sta attaccando i Bruti.
Il capitolo successivo in cui vediamo la Barriera è di Sam. Lui e Gilly arrivano al Castello Nero subito dopo Stannis e Gilly farà da balia al bambino di Della.
Cersei
Ci troviamo già nel quarto libro quando abbiamo notizie della Montagna. Per molti capitoli non sappiamo se l’uomo effettivamente sia morto o meno.
In questa puntata vediamo Pycelle dire che il veleno è quello di Manticora e che non si può far nulla.
- Nel romanzo Cersei sta parlando con Qyburn che sostiene che il veleno è quello della Manticora. Cersei ci fa sapere che Pycelle, invece, sosteneva che non era così altrimenti la Montagna sarebbe dovuta morire non appena il veleno avesse raggiunto il cuore.
- Qyburn, però, dice che quel particolare veleno era stato reso più denso per rallentare la morte di ser Gregor Clagane.
[…] è ormai assuefatto al latte di papavero, temo. Il suo scudiero mi ha detto che il cavaliere è assillato da fortissime emicranie e che spesso ingolla latte di papavero come uomini meno robusti di lui ingollano birra. Ma, in ogni caso, le sue vene sono diventate nere dalla testa ai piedi, la sua orina è inquinata dal pus e nel fianco ferito il veleno gli ha scavato un foro grosso quanto il mio pugno. A dire il vero, è un miracolo che quell’uomo sia ancora in vita.»
- La Montagna appunto non si decide a morire e le sue urla strazianti disturbano la regina. Talmente tanto che è tentata di chiamare ser Illyan Payne e farlo uccidere.
- Nella serie Qyburn lavora per salvare la Montagna, nel libro, al contrario, visto che Cersei voleva farlo uccidere, le chiede di poterlo spostare nelle segrete e usare per i suoi esperimenti.
- Ci sono finite anche delle donne nelle sue segrete.
- Cersei glielo concede, vuole solo che gli consegni la testa, una volta che avrà finito. La testa della Montagna, infatti, era stata promessa a Dorian Martell per la morte di Elia.
- Nella serie Qyburn lavora per salvare la Montagna, nel libro, al contrario, visto che Cersei voleva farlo uccidere, le chiede di poterlo spostare nelle segrete e usare per i suoi esperimenti.
- Vi ho già detto fino allo stremo che Cersei non è mai stata promessa a Loras, quindi potete ben capire che il discorso tra Tywin e Cersei proprio sul suo matrimonio non può esistere.
Tywin dice anche che quando erano bambini lui aveva scelto di portare Jaime ad Approdo del Re e Cersei aveva insistito di non voler essere lasciata a Castel Granito.
- Nel romanzo non è così. Tywin aveva portato a corte Cersei perché voleva a tutti i costi combinarle un matrimonio con Raeghar.
- Jaime faceva lo scudiero a qualche cavaliere finché Cersei aveva convinto suo fratello a diventare Guardia Reale (ne abbiamo parlato nelle Cusiosità del Terzo Libro).
- Abbiamo detto che Tywin voleva mandare Tommen a Castel Granito per tenerlo lontano da Cersei.
- In ogni caso, Cersei non dice a suo padre di lei e Jaime , come nella puntata, anzi litiga con Jaime proprio a questo proposito quando Jaime le propone di sposarlo, subito dopo la morte di Joffrey.
- Tra l’altro non è che Tywin sia cretino e non abbia capito che le voci sono vere, solo che sta negando a sé stesso che siano veramente fondate.
Daenerys
- Nella serie l’abbiamo già vista mentre riceve i sudditi, in particolare l’uomo con i teschi di pecore.
- Daenerys ci racconta questo particolare solo dopo che il padre della bambina aveva portato le ossa carbonizzate di sua figlia.
- Ci dice che erano andati anche degli uomini con i resti dei loro animali, ma non aveva potuto sapere per certo se fossero stati i suoi draghi o se avessero fatto tutto i pastori, per ricevere un compenso.
- Anche con la bambina, Daenerys non poteva essere certa che effettivamente fosse colpa degli animali o se i Figli dell’Arpia avessero inscenato tutto.
- Oltre ad aver risarcito l’uomo gli chiedono anche di non raccontare a nessuno l’accaduto. In cambio si sarebbero assicurati che agli altri suoi figli non sarebbe successo nulla.
- Non vediamo Daenerys confinare i suoi draghi nelle catacombe. Il capitolo si interrompe con la visione delle ossa della bambina e nel successivo stiamo già parlando dei Figli dell’Arpia.
- Veniamo a sapere da Daenerys che i draghi sono stati rinchiusi, tutti tranne Drogon. Ne parliamo nelle curiosità.
Sam
Sam è appena tornato, ci troviamo nel quarto libro. Comunque mantiene la promessa che aveva fatto a Bran di non dire niente a Jon.
- Tormund non è stato preso prigioniero. Prima che riuscissero a catturarlo era scappato.
- Abbiamo visto che Jon aveva deciso di portare il corpo di Ygritte a Nord della Barriera di sua iniziativa, mentre nella serie è Tormund a chiederglielo.
Ygritte e Jon, tra l’altro sono la mia coppia preferita, sono contenta che si siano sposati nella vita reale.
Bran
Per vedere Bran raggiungere finalmente il Corvo con Tre Occhi dovremmo resistere ad un attesa estenuante che dura fino al quinto libro.
All’inizio di questo volume, tra l’altro, li vedremo per la prima volta al di là della Barriera e solo molte pagine dopo arriveranno finalmente all’albero.
- Arrivano quasi a destinazione quando vengono attaccati dai non-morti.
- Prima succedono anche delle altre cose. Manifredde ad esempio uccide degli uomini che appartenevano ai Guardiani della Notte che lui aveva detto fossero nemici. Per quanto mi riguarda poteva trattarsi di quelli rimasti da Craster, ma vedremo nelle Curiosità.
- In ogni caso, Bran aveva capito che Manifredde doveva essere un non-morto, ma Meera e Jojen lo convincono a seguirlo lo stesso perché li sta portando dal Corvo con Tre Occhi e perché non riuscirebbero a tornare alla Barriera da soli.
- Manifredde li porta fino all’ingresso dell’albero, ma lui ovviamente non può entrare.
- Arrivano alla caverna sfiniti. L’alce su cui viaggiavano alla fine era crollato e l’avevano mangiato.
- Meera dice a Hodor di portare Bran in cima alla collina, mentre lei avanzava più lentamente sostenendo Jojen.
Nella serie, invece, vediamo Meera che ha lasciato Jojen indietro. Non sarebbe mai successo, parliamoci chiaro.
- Nello scontro, Bran entra subito nel corpo di Hodor. Mentre è dentro di lui vede che Estate sta andando troppo vicino ai non-morti e non capisce come mai stia rischiando così tanto. Finché non vede che il meta-lupo sta cercando di proteggere il corpo di Bran.
- La ragazzina Figlia della Foresta ha dato fuoco ai non-morti, ma non credo che avesse dei razzi per sparare come sembrano voler dire gli effetti nella serie. Aveva una torcia…
- Ah e comunque Jojen non muore. Ce l’avete con me creatori di Got, diciamolo chiaramente. Mi fate comparire Jojen Reed (ovvero Thomas-Brodie Sangester) con una serie e mezzo di ritardo rispetto ai libri e poi lo fate morire quando invece non succede. Vi odio.
Tyrion
È arrivato il momento per Tyrion di scappare.
Ho detto che durante il processo Tyrion era rinchiuso in una stanza confortevole della fortezza. Dopo la condanna, però, era stato spostato nelle celle oscure.
- Vediamo Jaime andare a liberare Tyrion e preso dai sensi di colpa gli confessa una menzogna che teneva nascosta da anni.
- Riguarda Tysha, la prima moglie di Tyrion. Tywin gli aveva detto che lei era solo una puttana e che Jaime l’aveva pagata per fingere di amarlo.
- Scopriamo che era questa la vera bugia. Tysha non era una prostituta e non era stato Jaime a portarla da Tyrion. Era veramente la figlia di un contadino incontrata per strada.
- Tywin aveva detto a Jaime che Tysha voleva sposare Tyrion solamente per l’oro e che suo fratello aveva bisogno di una lezione dalla quale avrebbe imparato e che prima o poi lo avrebbe ringraziato.
- Quindi la poveretta è stata stuprata da tutte le guardie di Castel Granito che l’hanno poi pagata come se fosse una prostituta, mentre Tyrion non faceva niente per fermarli e anzi fosse l’ultimo di loro.
- Jaime si scusa e sostiene che non aveva idea di quello che avrebbe ordinato Tywin alle sue guardie.
Quindi Tysha amava veramente Tyrion e sarebbero potuti rimanere sposati e felici.
- Tyrion dà uno schiaffo al fratello:
«Oh, ti sei meritato ben di più, Jaime. Tu e la nostra dolce sorella e il nostro amorevole padre, oh, sì, non hai idea di quello che tutti voi vi siete meritati. Ma lo avrete, te lo giuro. Un Lannister ripaga sempre i suoi debiti»
- Non è finita qui, Jaime vuole sapere se Tyrion sia veramente colpevole della morte di Joffrey e lui preso dalla rabbia gli dice che lo ha ucciso lui.
- Prima, però, gli dice che Cersei non è altro che una puttana e gli fa l’elenco di tutti quelli con cui è andata a letto mentre Jaime era lontano.
- Da qui in avanti, Jaime continuerà a pensare ossessivamente agli amanti della sorella.
- Jaime non accompagna Tyrion da Varys. I due fratelli si lasciano dopo questa battuta su Cersei.
- Tyrion si rende conto di essere nel passaggio segreto che porta alla torre del primo cavaliere proprio vedendo il mosaico con lo stemma dei Targaryen.
- Glielo aveva descritto Shae che aveva usato il passaggio per andare da lui di nascosto.
- Quando vede Shae nel letto di suo padre, la ragazza gli chiede scusa, non voleva dire tutte quelle cose, ma Tywin le faceva paura. Tyrion non le crede e la uccide.
Il discorso tra Tyrion e Tywin è molto diverso rispetto a quello che vediamo.
- Intanto Tywin sospetta immediatamente di Varys, non di Jaime, quando chiede chi lo abbia fatto uscire.
- Tywin, come nella serie, dice che non ha intenzione di farlo uccidere, anche se nel libro non pronuncia mai le parole: “Tu sei mio figlio”.
- Anzi quando ha già un dardo nella pancia dirà proprio: “«Tu… non sei… mio figlio…»”
- Tyrion non ha intenzione di finire alla Barriera e vuole solo sapere una cosa da Tywin, prima di sparire per sempre, non ha neanche intenzione di ucciderlo veramente.
- Tyrion vuole sapere dove sia finita Tysha.
- Il padre si ricorda a malapena il nome della sua prima moglie e quando si ricorda chi è non migliora la sua condizione:
«Oh, certo. La tua prima puttana.»
Tyrion allineò il tiro al torace di lord Tywin. «Pronuncia un’altra volta quella parola, padre, una sola volta ancora, e io ti uccido.»
«Non avrai il coraggio di farlo.» «Vogliamo davvero scoprirlo? È una parola che sulle tue labbra sembra formarsi con facilità.» Tyrion fece un gesto impaziente con la balestra. «Tysha. Che cosa ne hai fatto di lei dopo avermi impartito quella… bella lezione?»
«Non ricordo.» «Sforzati. L’hai fatta uccidere?»
Sulle labbra di lord Tywin comparve una smorfia. «Non c’era ragione di farlo, aveva imparato qual era il suo posto… ed era anche stata ben pagata per la sua giornata di lavoro, mi sembra di ricordare. Suppongo che il nostro attendente l’abbia mandata per la sua strada. Non me ne sono più occupato.»
«La sua strada per dove?»
«Ovunque vadano le puttane.»
- E come promesso, Tyrion lo uccide per averla chiamata nuovamente “puttana”.
Nella serie è stata eliminata la storia di Tysha, l’abbiamo sentita solo quando Bronn aveva portato Shae da Tyrion, ma nel romanzo la volontà di ritrovare forse l’unica donna che lo avesse mai amato veramente, è ciò che spinge Tyrion a fare molte cose che fanno muovere la trama. Lo vedremo.
Riprendendo la citazione di prima:
«Tu… non sei… mio figlio…»
«È proprio qui che ti sbagli, padre caro. Infatti, io sono quasi certo di essere la tua copia conforme. Ora, fa’ atto di gentilezza: crepa in fretta. Ho una nave da prendere.»
Invece nella serie fanno dire a Tywin che è suo padre e cose del genere.
Brienne
Mentre vaga Brienne sente parecchie voci sul Mastino. Noi non sappiamo più niente di lui dopo che Arya lo abbandona e se come me avete visto la serie, vi chiederete in continuazione se sia effettivamente morto o se invece in qualche modo se l’è cavata.
Nel romanzo, vi ricordo, che Arya ha lasciato il Mastino alla fine del terzo libro, i pezzi di Brienne, invece sono nel quarto.
- Viene detto che Sandor Clagane si sia unito a una banda di fuorilegge e abbia depredato Padelle Salata, stuprando anche tutte le “donzelle che incontrano”.
- Nessuno lo aveva visto in faccia, ma l’uomo aveva il suo elmo a forma di testa di cane. Personalmente queste voci mi sono sembrate assurde dal primo momento. Il Mastino non si faceva problemi a uccidere la gente, ma non è il tipo da abusare di ragazze, lo abbiamo visto con Sansa, lo abbiamo visto con Arya.
- Brienne va in giro a chiedere di Sansa e un uomo le ha detto che era insieme al Mastino. Ovviamente questo uomo doveva confondersi con Arya.
- Più avanti arriverà a una specie di convento. Finiscono a parlare ancora una volta del Mastino e del fatto che fosse con una delle figlie Stark.
- L’uomo gli assicura che Clagane è morto e ne è sicuro perché dice di essere stato lui stesso ad averlo seppellito. Si rammarica di aver fatto l’errore di aver lasciato il suo elmo sopra la fossa.
- Nella stalla è presente un enorme stallone nero. Il septon dice loro che è tanto bello quanto letale, il cavallo aveva staccato un orecchio a un septon con un morso, mentre a un altro aveva rotto la tibia con un calcio. Lo stesso temperamento del cavallo del Mastino.
- Incamminandosi per andare dal confratello anziano, tra gli altri abitanti dell’isola, Brienne vede anche un uomo più grosso di lei che stava scavando una fossa. Da come si muoveva sembrava zoppo… Potrebbe essere forse Clagane?
Arya
Ora ci tocca tornare indietro. Nel libro abbiamo detto che il Mastino è rimasto gravemente ferito proprio nello scontro alla locanda con Messer Sottile e gli altri uomini della Montagna.
Usciti di lì si dirigono a Padelle Salate una città portuale per raggiungere la Valle di Arryn via mare, visto che le strade sono piene di uomini dei Lannister.
Non si avvicineranno mai più di così a Nido dell’Aquila.
- Fanno un po’ di strada, si fermano e il Mastino chiede ad Arya di curargli le ferite con il vino bollito.
- Ha un taglio sul collo, una ferita sulla gamba e ha perso anche l’orecchio già menomato dalla bruciatura.
- Arya si prende cura di lui, ma capisce che non c’è speranza.
- Pensa di ucciderlo, Clagane si sveglia proprio quando Arya è davanti a lui con la spada in pugno e la incita a farlo, ricordandole che ha ucciso il garzone del macellaio e confessa di aver ridacchiato anche sulla sua carcassa.
- Arya gli dice che avrebbe dovuto salvare sua madre alle Nozze Rosse, gira il cavallo e se ne va.
- Sei giorni dopo arriva a Padelle Salate. Vende il cavallo per potersi pagare un posto su una nave per il Forte Orientale, ma i soldi non bastano e il capitano non accetta la proposta di Arya di lavorare. In più la loro nave non va a Nord.
- Chiede all’uomo che nave sia: si tratta della Figlia del Titano di Braavos.
- Arya, così dice di avere qualcos’altro, tira fuori la moneta di Jaqen H’ghar
Il capitano esaminò la moneta, la girò, sorrise. Poi spostò lo sguardo su Arya. «Questa… ma tu come fai a…»
“Le parole. Jaqen mi disse di pronunciare anche le parole.” Arya Stark incrociò le braccia sul petto. «Valar morghulis.» Le scandì con determinazione, come se sapesse perfettamente quello che significavano.
«Valar dohaeris» rispose il capitano. Si portò due dita alla fronte, in segno di rispetto. «Ed è chiaro che avrai una cabina.»
E così si conclude l’ultimo capitolo di Arya del terzo libro, con la sua partenza per le città libere.
Niente Brienne e niente scontro con il Mastino.
Tra l’altro Brienne non è così scema da girare con una spada così preziosa in bella vista. Già è una donna e solo per il fatto che è una guerriera deve sorbirsi tutti gli uomini che incontra che vogliono combattere perché evidentemente si sentono sviliti dalla cosa, poi se avesse anche degli oggetti preziosi, non camperebbe più.
Il terzo libro si concluderebbe con la morte di Lysa Arryn, che però abbiamo già visto in un altro episodio.
Il vero finale del terzo libro, però, è, come sempre, l’epilogo. Ve l’ho già detto nelle Curiosità, ma questa è una grossa differenza, quindi la ripeto.
- Nell’epilogo seguiamo uno sventurato Frey, Merret, per la precisione (non che importi), il padre di Walda, moglie di Roose Bolton.
- Merret si sta recando dalla Fratellanza Senza Vessilli per pagare il riscatto per suo nipote.
- Quando arriva, però, scopre che l’altro sventurato Frey lo sta aspettando appeso a un albero.
- Gli uomini della Fratellanza gli dicono che anche lui sarà giustiziato per le Nozze Rosse.
- Merret sa che Dondarrion di solito processa gli uomini che cattura e vuole vederlo.
- Lem e Tom Sette gli dicono che non c’è bisogno di un processo perché lì con loro c’è qualcuno che è stato presente e che sa.
- Compare quindi una donna con una profonda ferita alla gola che non le permette di parlare e con gli occhi pieni di odio.
Si capisce abbastanza in fretta che lei è Catelyn Stark e più avanti scopriremo che Beric Dondarrion è morto per la settima e ultima volta per riportarla in vita dopo averla trovata sulle sponde di un fiume.
Dai sogni di Arya, tra l’altro, possiamo capire che è stata proprio Nymeria a ripescare il cadavere di Catelyn dall’acqua e a lasciarlo in riva.
Più avanti nella serie, troveremo Beric e gli uomini della fratellanza a Nord della Barriera con Jon Snow e Daenerys. Io credo che potrebbe succedere qualcosa del genere, ma a guidare la Fratellanza ci sarà proprio Catelyn.
Con questo concludiamo anche la seconda parte della terza stagione delle differenze di Game of Thrones.
Anche per questa stagione abbiamo finito e abbiamo visto tutte le differenze significative.
Potete leggere anche:
–Dal libro alla serie: Quinta stagione (parte 1/4)
–Dal libro al serie: Quarta stagione (parte 2/3)
–Curiosità: Libro Quarto
–Curiosità: Terzo libro
–15 personaggi ancora in vita nel romanzo (video)
Io vi saluto e spero di vederci presto nel prossimo articolo.
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Alle.
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