La mia esperienza con Bandersnatch (Black Mirror episodio interattivo)

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La mia esperienza con Bandersnatch – Black Mirror (episodio interattivo)

Il 28 dicembre su Netflix è uscito un nuovo episodio di Black Mirror, la serie tv che, in ogni episodio, ci mostra un mondo distopico in cui la tecnologia ha in qualche modo stravolto, in maniera negativa, la vita degli esseri umani.

La particolarità di Bandersnatch sta nel fatto che si tratta di una storia interattiva e che permette allo spettatore di effettuare delle scelte e interagire con il protagonista della storia.

Le decisioni, in realtà, spesso si rivelano non essere veramente tali, perché capisci che ti portano dove il creatore voleva che tu andassi, ma questo è un altro discorso che viene affrontato anche nell’episodio.

Partiamo per gradi, ad esempio dalla trama.

Trama

stephan-black-mirror-bandersnatchCi troviamo nel 1984, Stephan, un ragazzo di diciannove anni, sta lavorando alla progettazione di un videogioco tratto da un romanzo interattivo, Bandersnatch

Trasportato da quel mondo pieno di scelte che sembrano libere, ma che in realtà sono pilotate dallo scrittore, inizia a credere che anche nella sua vita possa essere così. Sente che qualcosa lo spinga verso delle decisioni che non sono più sue…

Commenti e Critiche

Questa sezione sarà molto breve, perché lo scopo di questo articolo è un altro, come avrete letto dal titolo, ovvero raccontarvi le mie scelte e mostrarvi il mio percorso (sarebbe da dire nostre scelte e nostro percorso, visto che l’episodio non l’ho guardato da sola).

Personalmente ho trovato l’esperienza molto divertente, sebbene Stephan non capisse che cosa gli volessi far fare. Se avessi comandato io, il suo finale sarebbe stato molto più roseo… 

Torniamo seri, sebbene sono riuscita capire abbastanza in fretta che solo poche scelte erano veramente utili per arrivare a diversi finali è stato interessante giocare con questo episodio e lo scopo di catturare lo spettatore e farlo sentire veramente partecipe della vicenda, secondo me è stato raggiunto. A un certo punto mi sono pure sentita in colpa a scegliere perché mi dispiaceva far impazzire di più quel poveretto di Stephan!

La mia esperienza

black-mirror-stephan-colinDopo aver completato l’episodio ed essere arrivati a quasi tutti i finali, siamo andati a vedere l’episodio di Caleel (se non lo conoscete, male. Andate a cercare su YouTube), per capire quali parti avevamo perso e… abbiamo scoperto che casualmente siamo arrivati praticamente subito a quello che per Caleel era Il finale. 

Per noi Il finale definitivo e più soddisfacente è stato un altro, ovvero quello che abbiamo raggiunto per ultimo e che nella nostra visione un po’ distorta della realtà, probabilmente, ci sembra più felice anche per Stephan.

Vista questa discrepanza, quindi, ci siamo chiesti come le altre persone che avevano giocato avessero visto questi finali e ho deciso di scrivere questo articolo, ricostruendo il nostro percorso,  nella speranza che qualcuno mi descriva il proprio. 

Ho trovato molti articoli in cui mostrano i cinque finali (numero assolutamente riduttivo, ne ho parlato qui), ma a me interessa il percorso delle persone, non il finale. Vi invito, quindi, a raccontarmi il vostro nei commenti, sono davvero curiosa.

Finale n°1

Ovviamente “primo” solamente per me, dovrebbe essere superfluo specificarlo, ma non si sa mai.

Dopo aver scelto i cereali con il nome che sembrava “più magico”, gli Sugar Puffs, e una delle due canzoni che tanto non conoscevamo, Stephan si reca nell’azienda che finanzierà il suo progetto e pubblicherà il suo videogioco.

  • La prima vera scelta è se lavorare in team con la Tackersoft, oppure rifiutare.
    • Direi che a questo punto si possa solo dire di (vedendo il video di Caleel ho scoperto che anche se dici di no, poi sarà Stephan a cambiare idea e accettare).
    • Il videogioco esce, ma è diventato troppo corto e non rende minimamente giustizia all’idea che ne aveva Stephan, ma soprattutto, ottiene 0 stelle su 5 ed è lo stesso Stephan che dice di ritentare.
  • Torniamo alla nostra scelta sul collaborare o meno, questa volta diciamo “No“.
    • Stephan propone di lavorarci lui da solo a casa, Mohan Thakur (il capo rompiscatole) ti dirà che va bene e ci darà la data di consegna per settembre (nella prima scelta la scadenza era a novembre, brutto str****).
    • Intanto abbiamo anche conosciuto Colin, un altro programmatore che Stephan ammira e di cui conosce quasi tutti i giochi.
  • Andiamo ad una seduta con la psichiatra. Stephan vorrebbe smettere perché si sente bene, ma scopriamo che è l’anniversario della morte della madre.
    • Possiamo scegliere se parlarne o meno. Noi abbiamo scelto di parlarle, perché fa sempre bene affrontare i propri problemi.
    • Questa scelta ci porta a conoscere come è avvenuta la morte della madre. Il padre di Stephan, quando lui aveva 5 anni, gli aveva preso un pupazzo e lo aveva nascosto, perché era troppo grande e perché era un maschio. Il giorno dopo per cercarlo, Stephan aveva fatto attardare la madre che, prendendo il treno successivo, si era ritrovata coinvolta in un incidente. 
    • In realtà, mentre Stephan bambino sta cercando l’orsetto, ci fa scegliere se andare o meno con lei, ma ci dà solo un “no” da cliccare, quindi si poteva evitare.
    • Stephan dice di odiare suo padre, la psicologa dice che dobbiamo accettare il passato e quando ci saluta dice di chiamarla se abbiamo bisogno.
  • Andiamo a comprare un disco, che possiamo scegliere, e un libro sulla vita di Jerome F Davies (lo scrittore di Bandersnatch, giusto perché vuole farsi del male).
  • Stephan lavora come un matto per mesi, prende i suoi farmaci. Mese dopo mese dorme sempre meno e ha sempre più ansia. Quando manca poco alla scadenza, il padre ci va a rompere le scatole perché lo vede strano e gli porta una tazza di tè che lui nemmeno vuole e chiede di andare a pranzare con lui.
    • La mia scelta a questo punto sarebbe stata “Lancia la tazza contro tuo padre”, ma non hanno inserito questa possibilità. Possiamo invece rovesciare il tè sul pc (ma perché mai?), oppure urlare contro il padre.
    • Facendo questa seconda scelta, Stephan manderà a fanculo suo padre (io avrei voluto che gli dicesse di farsi gli affari propri perché stava lavorando, ma vabbé) e il padre lo prende in giro dicendo che andavano a mangiare fuori, invece lo porta dalla psichiatra.
  • Arrivati davanti allo studio abbiamo un’altra scelta: seguire Colin (che era passato lì davanti) oppure entrare nello studio. Si tratta di una scelta che non è veramente una scelta, vediamo come mai.
    • Noi abbiamo scelto “Segui Colin“. Stephan si è ritrovato a casa sua, abbiamo conosciuto la compagna/moglie Kitty e la figlia Pearl.
    • Colin gli offre un allucinogeno e anche qui si può scegliere, per modo di dire, se prenderlo o meno.
    • Noi avevamo scelto il no, ma Colin glielo ha fatto scivolare nel tè e quindi ci ritroviamo più che fatti.
    • Colin ci spiega come la realtà non sia solo una, ma che ci sono vari universi e che il libero arbitrio non sia veramente libero e che siamo tutti dei Pacman, chiusi in un sistema di cui possiamo solo seguire le regole, anche se ci sembra di essere liberi di fare delle scelte. Ci dice che Pac sta per Program and Control.
    • A questo punto porta Stephan sul balcone e gli dice che si possono buttare, tanto in un’altra sequenza temporale sarebbero comunque in vita. Possiamo scegliere se buttarci noi, oppure far buttare Colin. Io ho fatto buttare lui, senza rimorso, visto che lo ha drogato contro la sua volontà.
  • Stephan si sveglia nella macchina di suo padre, come se avesse solo sognato, ma nella nostra puntata ormai Colin era bello che morto.
    • Entra dalla dottoressa che ci dice che forse si sta dissociando. Ci fa scegliere se fargli mangiare le unghie, oppure tirarsi il lobo. Qualsiasi cosa si scelga, Stephan non la farà perché sentirà di essere controllato da qualcuno.
    • La dottoressa gli ripeterà che può chiamare e che conosce il numero.
  • Arriviamo a casa e sta per prendere le medicine. Nella nostra puntata, visto che siamo stati da Colin che ci ha detto che il governo ci droga, ci dà la possibilità o di buttarle via o di buttarle nel water.
    • Noi le abbiamo buttate via, ma ha poca importanza. Se Colin fosse ancora in vita le scelte sarebbero state tra il prenderle e buttarle e prenderle porta a uno dei finali.
  • Andiamo in ufficio, Colin è sparito. Noi chiediamo ancora un week end per concludere il videogioco perché aveva aggiunto il percorso “Complotto governativo” che non sta funzionando.
    • Il tizio che lavora lì gli dà una cassetta da parte di Colin. Un documentario sullo scrittore di Bandersnatch.
  • Stephan lo guarda, come se già non stessa abbastanza male anche senza.
    • Lo scrittore sentiva di non scegliere veramente e blablabla, era ossessionato dal simbolo del glifo, così come Stephan. Il gioco non funziona e noi possiamo scegliere di fargli rompere il pc o dare un pugno alla scrivania. 
    • Facendogli dare un colpo alla scrivania, Stephan lo fa, ma si rende conto di non essere stato lui a decidere.
    • Possiamo scegliere se guardare la foto di famiglia o prendere il libro “Look Door, Get Key”.
  • Noi abbiamo scelto il libro, così Stephan ha passato la notte a leggerlo per poi alzarsi, rubare le chiavi della stanza del padre e cercare di aprire la cassaforte.
    • Le possibili password erano “Pax” o “Pac“. Noi teoricamente sapevamo che era “Pac” quella giusta, visto che ce lo aveva detto Colin, ma non ho capito come mai abbiamo scelto “Pax” e la cassaforte non si è aperta.
    • Stephan si risveglia nel letto come se avesse fatto un incubo.
  • Torna a lavorare e ancora una volta ci fa scegliere se rovesciare il tè o distruggere il pc.
    • Io, nella speranza che il tè non rompesse niente, ho optato per quella. Ma comunque Stephan si è reso conto che la scelta non era sua e non ha fatto nulla. (credo che sarebbe successo in entrambi i casi).
  • Si rivolge a noi e chiede chi sia e di dargli un segno. Possiamo scegliere tra “Netflix” e “” (fate finta che sia il simbolino del glifo, per favore).
    • La prima volta abbiamo scelto il simbolo, per farlo impazzire un po’ di più.
  • Arriva il padre, Stephan dice di non avere il controllo e ci troviamo con la scelta di ucciderlo o no.
    • Abbiamo scelto “Rinuncia”, nel tentativo di salvare quel poveretto di Stephan da sé stesso.
  • La scelta evidentemente non era contemplata, perché ci ha fatto andare ad una schermata per scegliere di nuovo. Le possibilità: “Prendi la foto“, “Uccidi papà“.
    • A questo punto, ‘sti cavoli, gli abbiamo fatto uccidere il padre.
  • Ritrovandosi con un cadavere, ci chiede che cosa fare con lui: “Seppellisci il corpo, “Fai a pezzi il corpo
    • La nostra scelta era di farlo a pezzi (per poi occultarlo meglio, Stephan, non tenerlo come soprammobile!)
  • Stephan chiama la dottoressa, ma lei è occupata e quindi si mette a tagliuzzare il padre.
  • Ci chiama anche il nostro capo, ma non ci trova.
  • In ufficio arriva la compagna di Colin perché non lo trova. L’ultima volta che lo hanno visto era quando aveva consegnato la cassetta per Stephan.
  • Ci troviamo ancora nello studio della dottoressa che ci chiede come sta nostro padre. Inventa una cavolata e dice che ha potuto finalmente lavorare (io l’avevo detto di spaccargli in testa la tazza di tè la prima volta che era venuto a romperci le scatole.
    • Stephan racconta alla dottoressa di come ha completato il gioco, alleggerendolo e dando al giocatore solo la parvenza di avere delle scelte (un po’ come la nostra puntata) e che lui decide la fine.
    • Vediamo lui che lavora nella stanza e sullo sfondo c’è la testa del padre e sulle pareti i simboli del glifo, scritti col sangue.
  • Arriviamo al programma tv in cui il nostro gioco viene recensito e otteniamo cinque stelle.
  • Parte un servizio televisivo di molti anni dopo da cui impariamo che Stephan era stato beccato per l’omicidio e il gioco era stato ritirato (io l’avevo detto che il corpo dovevi seppellirlo, dopo averlo sezionato!).
    • Vediamo una ragazza, che si scoprirà essere la figlia di Colin, che ha recuperato il gioco e ora sta producendo qualcosa ispirato ad esso. 
    • Le chiedono se sia qualcosa per Netflix, lei dice di non poterlo dire, ma capiamo che si tratta proprio della nostra puntata.
    • La vediamo lavorare e anche lei sembra impazzire com’era successo a Stephan e a Jerome F Davies.
    • Ha dei problemi e ancora una volta possiamo scegliere se rovesciare il tè o distruggere il pc. Noi stufi di queste scelte le abbiamo detto di distruggere tutto e lei lo ha fatto, con mia immensa gioia.

Questo teoricamente doveva essere Il finale, secondo Caleel. Quello migliore in assoluto e anche quello a cui puntava Stephan, ottenere un gioco perfetto. 

Noi, però, ci siamo arrivati subito e, visto che il suo gioco era stato ritirato e lui era stato beccato, pensavamo che non andasse bene (insomma l’obbiettivo non era non finire in carcere?) e che non avessimo finito, anche perché dopo ci ha riportato alla scelta: “Seppellisci il corpo”.

In realtà, era solo per permettere di scoprire gli altri percorsi che  non avevamo visto. infatti si poteva anche andare ai titoli di coda.

Finale n°2

Rivediamo tutta la storia in maniera velocizzata, anche se alcune cose sono cambiate, come conseguenza del nostro passaggio. Ad esempio, Colin dice di averci già conosciuto. 

Arriviamo direttamente all’occultamento del cadavere e probabilmente è come se avessimo il ricordo delle informazioni che ci ha dato Colin sotto acidi, ma in questa linea temporale non siamo mai stati a casa sua, infatti lui è ancora vivo.

  • Quindi decidiamo di fargli seppellire il padre
  • Arriva una chiamata dal capo che ci chiede se abbiamo finito o meno, gli diciamo di
    • Lui non ci crede e ci manda Colin che, appunto, è ancora in vita in questa linea temporale.
  • Dice a Colin di aver ucciso il padre e lui chiede se lo lasceremo andare o se lo uccideremo.
    • Non avendo voglia di finire in carcere, abbiamo scelto di ucciderlo. Colin molto gentilmente ci spiega anche come fare per non farlo soffrire molto.
    • Ma anche così veniamo beccati e condannati per due omicidi. 
    • La Tuckersoft fallisce e Bandersnatch non è mai stato pubblicato.
    • In carcere vediamo Stephan disegnare il simbolo del glifo.

Possiamo tornare ancora una volta ad una scelta precedente.

Finale n°3

Siamo tornati al punto in cui Stephan chiede chi sia il responsabile delle sue scelte e ancora una volta ci troviamo davanti a: “Netflix” o ““. 

  • Ovviamente questa volta abbiamo voluto vedere che cosa capitasse scegliendo “Netflix” e abbiamo scelto “Prova a spiegare“, l’altra alternativa era “Digli di più”, ma porta allo stesso risultato.
    • Successivamente quando gli diciamo che si tratta di una piattaforma online possiamo scegliere tra “Digli di più” o “Interrompi la comunicazione”, noi abbiamo scelto la prima, ma in entrambi i casi entra il padre e Stephan si fa portare dalla psichiatra.
  • Ci troviamo nel suo studio, Stephan le spiega di essere controllato da qualcun altro e di trovarsi in uno show di intrattenimento e lei le fa notare che se fosse un programma tv dovrebbe esserci più azione.
    • La dottoressa chiede se non vorrebbe più azione e noi non possiamo veramente scegliere perché le opzioni sono “” o “Sì, cazzo“.
    • Parte il combattimento e si può scegliere di far saltare Stephan dalla finestra o farlo combattere. Noi abbiamo scelto di farlo saltare.
    • Stephan va alla finestra, prova ad aprirlo e la scena viene interrotta da uno “Stop”, scopriamo di essere su un set televisivo e di trovarci proprio durante le riprese dell’episodio.
    • L’assistente si avvicina e chiede a Mike, l’attore, se si senta bene ed esce dal set dicendo di chiamare un medico.

E, ovviamente, l’episodio si conclude così.

Finale n°4

Ora torniamo alla possibilità di scegliere la fotografia al posto del libro.

  • Questa volta scegliamo la fotografia. Stephan si mette a guardare la foto di famiglia e quella notte entra nello specchio del bagno. Colin, infatti, gli aveva detto che gli specchi gli permettevano di viaggiare nel tempo.
  • Vediamo di quando il padre gli prende il coniglietto di peluche e lo porta nel suo studio, ma si sveglia di soprassalto e ci ritroviamo davanti al pc mentre Stephan ci chiede chi siamo, visto che “Netflix” non porta da nessuna parte, abbiamo scelto nuovamente il simbolo.
    • Ci ritroviamo a uccidere il padre, lo seppelliamo.
    • Chiama il capo e questa volta non ci fa scegliere e Stephan risponde di nuovo di aver finito e ci troviamo Colin in casa.
    • Visto che la scelta di ucciderlo non aveva funzionato, scegliamo di lasciarlo andare, nella speranza che strano com’è non dica nulla.
    • Seppelliamo il padre in giardino, ma sentiamo già le sirene in lontananza perché ha fatto la spia.
  • La Tuckersoft fallisce dopo che noi veniamo arrestati, Bandersnatch non ha mai visto la luce.
    • Colin viene intervistato e ci dice di provare ancora.
    • Dopo l’intervista è stato arrestato per detenzione di sostanze illegali.

Finale n° 5 

Ora ci permette di tornare al momento di riprendere Rabbit dal padre. Riprendiamo il libro e alla notte arriviamo davanti alla cassaforte.

  • Le possibili password questa volta sono “Toy” e “Pac”, reduci dalla prima scelta, abbiamo creduto che l’unica giusta fosse “Pac”.
    • Troviamo dei file governativi e delle registrazioni su di noi, fin da quando eravamo piccoli e in qualsiasi momento della nostra vita, con il nominativo di P.A.C.S., ovvero Proget and Controls Study.
    • Un video mostra anche di come lo abbiano condizionato e di come il lutto di sua madre sia una montatura. 
    • Il padre lo scopre mentre guarda i video e Stephan si sveglia davanti al pc al momento in cui si rivolge a noi per avere un segno.
  • Questa volta, però, non c’è più Netflix tra le opzioni, ma affiancato al simbolo del grifo, abbiamo la sigla P.A.C.S., la nostra scelta.
    • Nostro padre viene a chiedere che cosa succede e Stephan è convinto che lui lo stia controllando e quindi lo uccide per una sua decisione.
  • Stephan prende il telefono e noi dovremmo digitare il numero giusto. Questa volta ci fa inserire il numero e, anche se viene detto in quel momento, non lo azzecchiamo (il numero sarebbe 20541).
    • Io avevo capito 2054, ma mancava una cifra e quindi non siamo riusciti a chiamare.
    • Se ci fossimo riusciti, avremo scoperto che Stephan dice di sapere che la psichiatra e il padre lo stanno controllando e confessa l’omicidio all’assistente, aggiungendo che avrebbe ucciso anche la dottoressa. In questo finale che noi non abbiamo trovato, ovviamente sarebbe stata l’assistente a chiamare la polizia.
  • Tornando a noi, Stephan lavora al computer, questa volta il suo capo aveva provato a chiamarlo, ma senza trovarlo.
    • Intanto il cane dei vicini si mette a ravanare nella terra proprio dove c’è il cadavere e a quanto pare ci beccano per questo.
  • Bandersnatch viene pubblicato prima della sua conclusione e gli vengono date 2 stelle e mezzo.

Finale n°6 

Torniamo alla cassaforte e questa volta mettiamo la password “Toy” (la scelta è stata tra “Toy” e “Pax” che sappiamo non portare a nulla).

  • Troviamo Rabbit e improvvisamente Stephan torna bambino. Il padre (del passato) arriva, lo vede e gli permette di tenersi il peluche.
    • Di conseguenza, il giorno successivo lo trova subito e quando sua madre gli chiede se vuole andare con lei o meno possiamo rispondere di o di no
    • Prima di scegliere, però, la madre guarda l’orario e capisce di essere in ritardo (quindi in realtà tutta questa storia era solo colpa sua, non di Stephan) e devono prendere il treno delle 8.45, che sappiamo avrà l’incidente.
    • Noi abbiamo scelto di andare con lei e morire su quel treno.
  • Infatti, Stephan diciannovenne muore improvvisamente e inspiegabilmente sulla poltrona della psichiatra,

Questo è stato il nostro ultimo finale, perché dopo tornavamo alla schermata con la televisione che negli altri finali ti permetteva di tornare ad una scelta precedente, ma questa volta c’erano solamente i titoli di coda.

Noi, inoltre, abbiamo preso questo come il finale migliore possibile per Stephan e siamo stati soddisfatti, quindi non ci siamo fatti domande sul fatto che forse non era il finale “principale” pensato dai creatori. Sempre che ce ne sia uno.

Con questo si è concluso il nostro Bandersnatch, ora vi invito calorosamente a dirmi, invece, come è andata a voi la storia. In che ordine avete visto i finali, quale vi ha dato più soddisfazione e se in generale vi è piaciuta questa storia. E anche se siete arrivati al fantomatico finale segreto.

Voglio anche parlarvi del raggruppamento che è stato fatto, avrete notate che nel mio articolo sono arrivata addirittura a sei finali. L’articolo è venuto lungo abbastanza, quindi ne parleremo qui: 
-I cinque finali di Bandersnatch più il sesto segreto.

Potete leggere anche:
Recensione: Tredici – Seconda Stagione
Fino all’osso

Per questo articolo è tutto, se lo avete letto commentate e ditemi che cosa ne pensate, condividete e seguitemi su Facebook o Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto).

Alle.

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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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