Speciale di Natale – Il Grinch del Dr. Seuss
Buon Natale a tutti, siete pronti per domani? Pranzi interminabili, troppi dolci, parenti e, fortunatamente, regali. Sperate anche voi in un paio di calzini come Silente?
Ci sono molte trasposizioni, animate o meno, di questa storia, e anche quest’anno, come ho fatto l’anno scorso con A Christmas Carol, vi mostrerò tre versioni di un classico di Natale: Il Grinch.
Partiamo dalla versione originale, per vedere come si è trasformato negli anni.
Se volete leggere le principali differenze, o meglio, delle aggiunte che sono state fatte nella versione del 2000, potete trovarle qui:
–4 differenze de Il Grinch
Il grinch – Dr. Seuss
La storia del nostro bisbetico e asociale Grinch inizia dalla carta, come molte altre storie.
Il suo creatore è il Dr. Seuss, pseudonimo di Theodor Seuss Geisel, scrittore e fumettista statunitense.
Il Dr. Seuss è il creatore anche de Il gatto col cappello (The Cat in the Hat). Inoltre sono basati sulle sue opere anche i lungometraggi animati Lorax – Il guardiano della foresta e Ortone e il mondo che Chi.
La prima versione de Il Grinch è stata pubblicata nel 1957 e si tratta di un brevissimo libro illustrato, poche pagine scritte in rima che ci raccontano la vigilia di Natale a Chi-Non-So. I Non-So-Chi stanno festeggiando, mentre il Grinch, lontano, sulla sua montagna, viene disturbato dal loro baccano.
In questa prima storia non abbiamo idea delle motivazioni che hanno spinto questo “mostro delle feste” a disprezzare così tanto questa ricorrenza. Sappiamo che il suo cuore è più piccolo, ma non abbiamo idea di quando e come sia diventato così.
Assistiamo solamente al suo piano per rubare doni e decorazioni, solo per poi rendersi conto che non sono gli oggetti materiali a rendere tutti così gioiosi.
Il Grinch (2000)
Parlando di questa opera e delle sue trasposizioni non si può non citare la versione del 2000 e che da quasi vent’anni vediamo puntualmente su Italia Uno. Se non la trasmettessero più, il Natale non arriverebbe, siamo seri.
Il film, che in lingua originale si chiama Dr. Seuss’ How the Grinch Stole Christmas, è diretto da Ron Howard. Non molto apprezzato dalla critica, ma molto apprezzato a livello commerciale ed è vincitore per l’Oscar al miglior trucco nell’edizione del 2001.
Il Grinch è stato interpretato, come tutti voi saprete, da Jim Carrey, che negli anni abbiamo visto nei ruoli più stravaganti.
Visto che l’opera del Dr. Seuss è semplicemente una filastrocca, per poter creare un film è necessario inventare praticamente l’intera storia.
In questa versione, infatti, il Grinch si trova tranquillo nella sua grotta. Tranquillo per modo di dire, visto che dei ragazzi vanno a bussare alla sua porta solo per vedere il fatidico Grinch.
Mancano alcuni giorni a Natale e la città di Chi-Non-So è in fermento. I Chi-Non-So corrono da una parte all’altra a comprare una montagna di doni.
Una bambina, Cyndi-Chi-Lù, osservando i suoi genitori e gli altri abitanti si chiede come mai siano tutti così presi dagli acquisti da aver dimenticato cosa sia il Natale.
Sente parlare del Grinch e scopre che vive tutto solo in cima alla montagna, rattristata dalla sua situazione decide di invitarlo come Mastro Allegro delle feste. Il sindaco ride e pensa che il Grinch non accetterà mai. Si fa contagiare dallo spirito delle feste, finché il sindaco non gli regala un rasoio, che gli ricorda la sua infanzia difficile, quando i bambini lo prendevano in giro, proprio a Chi-Non-So.
Si ritira con rabbia e inizia così il suo piano per rubare il Natale ai Non-So-Chi.
Dal mio punto di vista, questa è la storia di un povero Grinch che voleva stare da solo e di una fastidiosa ragazzina che non sapeva farsi dieci minuti di affari suoi e con una vocetta stridula che non sopporterebbe neanche sua madre.
Il Grinch (2018)
L’ultima trasposizione uscita è proprio quella di quest’anno: Il Grinch. Ancora una volta in versione animata.
Il film d’animazione è stato diretto da Yarron Cheney e Scott Mosier. Prodotto dalla Illumination e distribuito dalla Universal Pictures, RealD 2D e IMAX 3D.
Man mano che andiamo avanti con gli anni, la storia del nostro Grinch inizia sempre prima. Fra dieci anni, quando faranno un altro film, ci troveremo appena dopo Halloween e faranno un bel cross-over con The Nightmare Before Christmas.
A parte le stupidaggini: la storia inizia il venti dicembre, il Grinch vive isolato sulla sua montagna per rimanere il più lontano possibile dai Chi-sà che festeggiano il Natale.
È costretto a scendere in città per delle compere e si imbatte in Cindy-chi-lù, una ragazzina che sta cercando di intercettare il postino per imbucare la sua lettera per Babbo Natale che contiene una richiesta molto importante. Il Grinch, scontroso come sempre, le dice che se è tanto importante, forse dovrebbe consegnarla a mano.
La piccola Cindy pensa che abbia proprio ragione, ma sua madre le spiega che ci metterebbe mesi a raggiungere il Polo Nord e Natale sarebbe già passato. La bambina decide di architettare un piano per catturare Babbo Natale.
Il Grinch vedendo le decorazioni così sfarzose di un Chi-sà decide di rubare loro il Natale, travestendosi proprio da Babbo Natale…
Mi fermo qui con la trama, perché potreste ancora volerlo recuperare al cinema. Aggiungo, però, che sono state aggiunte altre scene e la storia è stata approfondita ancora di più rispetto alla versione del 2000.
Si tratta di una storia in linea con i gusti odierni e proprio per questo risulta molto più piacevole da vedere.
Non mi è mai piaciuto il film degli anni 2000, personalmente odio a morte Cindy-chi-lù e questo solo dalla pubblicità!
Un’odiosa rompiscatole buona solo a mettersi nei guai e a dar fastidio agli altri. Questo personaggio nella nuova trasposizione del 2018, invece, è spinta ad agire da buone motivazioni e altruistiche, in linea con lo spirito Natalizio.
Chissà se queste versione sostituirà quella del 2000 anche su Italia Uno.
Solo il futuro ce lo dirà.
Buon Natale!
Questo non sarà l’ultimo articolo che vedrete sul blog nel periodo delle festività. Già domani arriveranno altre differenze sul primo libro di Mary Poppins, visto che un paio di giorni fa è uscito al cinema Il ritorno di Mary Poppins.
Quest’anno niente feste per me, cercherò di lavorare ancora di più per il futuro e per trovare nuovi articoli interessanti.
Passate delle buone vacanze, cercate di riposarvi e trovare un po’ di tempo per fare quello che vi va di fare per voi stessi.
Per questo speciale è tutto, e mi raccomando seguitemi anche sugli altri social, andate a mettere un mi piace alla pagina Facebook o seguitemi su Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto).
E anche su Youtube, esatto, ci sono anche dei video quest’anno e nel 2019 ne usciranno molti altri.
Alle.