Recensione: Il ragazzo invisibile
Paese di produzione: Italia, Francia
Durata: 100 minuti
Genere: azione, fantascienza
Il ragazzo invisibile è un film del 2014 diretto da Gabriele Salvatores. Nel 2018 è uscito anche il sequel, Il ragazzo invisibile – Seconda generazione.
Gli sceneggiatori si sono spingi oltre, traendone anche un romanzo.
Trama
Michele Silenzi è un ragazzo di tredici anni, introverso e timido. A scuola non è popolare e molte volte viene preso di mira dai suoi compagni.
Michele deve partecipare ad una festa di Halloween, ma l’unico costume che può permettersi è quello di un supereroe cinese e sconosciuto, per cui verrà preso in giro. Il giorno dopo, però, si risveglia e scopre di essere diventato completamente invisibile.
Pensa che il potere derivi da quello strano travestimento, così, lo fa provare anche alla sua vicina di casa, a cui, però, non accade nulla. Il potere deriva direttamente da Michele?
Commenti e critiche
Potrei riassumere tutto in tre parole: “Ma che è?”
Questo film non è qualificabile per nessun fattore.
La recitazione fa pena, i dialoghi sono ridicoli, così come le reazioni dei personaggi, e il film credo sia ridoppiato successivamente e male. L’audio è settato malissimo, nella maggior parte delle scene si sentono molto di più i rumori di sottofondo rispetto alle voci degli attori. Io il film, l’ho visto su Netflix, quindi non si può dare la colpa a qualche sito di streaming che lo ha registrato al cinema.
In pratica è tutto talmente fatto coi piedi che non si riesce neanche a capire se la trama sia interessante o sia in linea con il resto. In ogni caso, gli attori ci credono talmente poco che anche se fosse una storia bellissima, noi spettatori non lo capiremo mai. L’unica attrice degna di nota è Noa Zatta, ovvero Stella, la ragazzina di cui Michele è innamorato.
Personalmente, trovo la maggior parte dei film italiani di una qualità piuttosto scadente rispetto alle produzioni americane o anglossassoni. La mia opinione è simile anche per i film francesi. Tuttavia, il problema maggiore, solitamente, è la trama, tendenzialmente banale o problematica per molti fattori. Con Il ragazzo invisibile stiamo proprio esagerando. Non vedo come possa essere stato creato anche il secondo film, anche se ho sentito dire che è migliore del primo.
Non capisco come mai con questo film non si siano impegnati per fargli avere una qualità decente. Non ci sono grandissimi effetti speciali che richiedono molto budget, sono proprio gli elementi base di un film che qui hanno problemi.
In conclusione
La mia impressione è che, quando si tratta di creare film per ragazzi, in italia la qualità sia un extra. Non ha importanza che il prodotto sia bello, tanto dei ragazzini, cosa vuoi che ne capiscano?
Spero che questo sia il pensiero iniziale, così si può dare la colpa di questo triste risultato al poco impegno speso, altrimenti il problema è più grave.
Dico questo anche pensando al film Bianca come il latte rossa come il sangue, di cui ho già parlato. Anche in quella pellicola la qualità lasciava a desiderare, anche se mai come in questo film.
Il ragazzo invisibile, dal mio punto di vista, è bocciato.
Prima o poi guarderò, mio malgrado, anche Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, per capire se c’è stato davvero un miglioramento. Per ora, penso che questo film sia inqualificabile.
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Alle.
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