A proposito di Grace; Anthony Doerr

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Recensione: A proposito di Grace, Anthony Doerr

Casa Editrice: Rizzoli
Anno di Pubblicazione: 2016
Genere: narrativa moderna e contemporanea
Numero di pagine:  350
Dove trovarlo: AmazonFeltrinelli

A proposito di Grace (About Grace) è il primo romanzo dello scrittore americano Anthony Doerr. La prima edizione risale al 2004, ma come avrete letto, da noi è arrivata più di dieci anni dopo.

Il primo libro di Anthony Doerr  tradotto in italiano è Tutta la luce che non vediamo mai (All the Light We Cannot See), pubblicato nel 2007 e vincitore del premio pulizer per la letteratura nel 2015

Tra le sue opere troviamo anche due raccolte di racconti brevi, The Shell Collector Memory Wall, e un momorie Four Seasons in Rome: On Twins, Insomnia and the Biggest Funeral in the History of the World.

Trama

David Winkler è un uomo tranquillo, un meteorologo innamorato dei paesaggi innevati della sua Alaska.

A volte a David capita di avere delle visioni, nei suoi sogni vive gli eventi prima che accadano. È lì infatti che incontra, ancor prima che nella realtà, Sandy, la donna di cui si innamorerà.

Quando in una premonizione vede la figlia Grace morirgli tra le braccia durante un’alluvione, David, sconvolto, non riesce a pensare ad altro che a scappare e allontanarsi dalla sua famiglia, dalla sua casa e cosi dal suo destino. Un lungo ed estenuante viaggio che termina ai Caraibi.

Sfinito e solo, David non sa cosa ne sia stato di Grace, né se sua moglie lo perdonerà mai. Sarà l’incontro con una bambina, figlia della coppia che lo ospita, a spingerlo di nuovo a vivere e a mettersi alla ricerca delle persone che ha abbandonato.

Commenti e critiche

Oggettivamente parlando si tratta di un romanzo ben costruito e ben scritto. I personaggi sono realistici e coerenti con loro stessi, i paesaggi sono ben descritti, così come le scene che vengono create, Doerr è capace di mostrarti ciò di cui sta parlando.

Nella sua narrazione, spesso, mancano dei passaggi, ma non ti lasciano sospeso con la sensazione che manchi qualcosa, anzi proprio queste omissioni rendono particolare il suo stile. In alcune recensioni, soprattutto di romanzi young adult, mi sono lamentata del fatto che i personaggi sembrino balzare da un luogo all’altro in modo inspiegabile. Questo succede perché i libri sono scritti male, i periodi spesso si susseguono in maniera faticosa, i protagonisti non sembrano vivere veramente la scena, piuttosto sono lì un po’ a caso.

In A proposito di Grace, invece, vengono omesse volutamente delle parti che potrebbero essere ridondanti o macchinose, ma questo non inficia sulla comprensione del lettore per la scena. Ad esempio non dice: “Winkler arrivò al motel, noleggiò una camera ed entrò nella stanza”, ma piuttosto lo riassume con:

Un motel appena a nord di Washington. Distese la giacca sul tavolino[…]

Con frasi così semplici ci permette di capire immediatamente cosa sia successo dalla scena precedente, senza dilungarsi per dieci righe.

In alcuni punti la traduzione mi ha stranito, alcune parole interrompevano la lettura, perché sembravano in qualche modo sbagliare, però forse è voluto dallo scrittore.

Le descrizioni sono particolari e a volte un po’ inquietanti, così come si dimostra lo stesso Wikler (che ogni tanto sconfina nello stalker), che è il nostro narratore, quindi direi che siano adatte.

La bambina arrivò il 4 novembre 1976. Era lucida, bellissima, rossa scusa: labbrini, ditini, macchie d’arancio sulle guance, grinze delicate sui palmi come se le mani fossero sacchettini che i metacarpi dovevano ancora riempire. Un fiore di capelli neri in testa. La fronte punteggiata di minuscoli ematomi in uscita.

Più andavo avanti con la lettura, più mi struggevo per la sfortuna cosmica che colpiva questo personaggio, neanche in Una serie di sfortunati eventi. In ogni caso, mi è sembrato che quella di Winkler sia la storia di un uomo, o di più uomini (e donne), che fa di tutto per evitare le risposte che sta cercando.

Il libro e la storia, in generale, trasmettono ansia. Lo fa perché ha l’intento di farlo e riesce benissimo. È palese che Anthony Doerr è padrone delle parole che usa.

Ci sono anche dei punti a sfavore.

Uno in particolare: la descrizione di Winkler.

Come ho già detto, la narrazione è in terza persona, ma dal suo punto di vista e non descrive mai la sua persona. Possiamo avere delle idee su come sia, ma non ne abbiamo mai conferma.

Passa dall’essere un uomo rispettabile, ad essere un naufrago ai Caraibi, a varie altre situazioni, e da quel che sembra non si lava per giorni, i vestiti si consumano e così via.

Il punto è che, in primis, le sue condizioni fisiche non vengono descritte, secondo le reazioni degli altri personaggi nei suoi confronti, non sembrano quelle che si avrebbero per un individuo in quello stato.

Il dubbio di come fosse, quindi, mi è sempre rimasto.

In conclusione

Sebbene a livello oggettivo ho poco di negativo da dire, a livello personale è stata una bella lettura, ma non mi è piaciuto molto.

Che sembra una contraddizione, ma non lo è così tanto.

A livello viscerale non mi ha soddisfatta, ma rimane comunque un’opera molto originale e che merita di un’opportunità.

Per questa recensione è tutto, se lo avete letto ditemi cosa ne pensate. Se no, andate e leggerlo, tornate e scrivetemi cosa ne pensate.

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Alle.


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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