Room. Stanza, letto, armadio, specchio; Emma Donoghue

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Recensione: Room. Stanza, letto, armadio, stanza;
Emma Donoghue

Casa Editrice: Mondadori
Anno di Pubblicazione: 2010
Genere: narrativa
Numero di pagine:  399
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli

Stanza, letto, armadio, specchioRoom, in lingua originale, è un romanzo del 2010 di Emma Donoghue.

Finalista al Book Prize del 2010 e uno dei vincitori del Premio Alex nel 2011.

Dal libro è stato tratto l’omonimo (in italiano no, ma fingiamo che lo sia) film, vincitore dell’Oscar per l’attrice protagonista nel 2017.

Trama

Jack ha cinque anni e per tutta la sua vita ha vissuto dentro Stanza insieme a Ma’.

Di notte, Ma’ lo fa addormentare all’interno di Armadio, perché Old Nick va a farle visita e sua madre non vuole che Jack si faccia vedere da quell’uomo.

Sono rinchiusi lì dentro da sette anni, ma per quanto sacrificata sia la loro vita, Jack è felice, ha i suoi libri, gli amici all’interno di Televisione e Ma’ gli ha insegnato a leggere e a far ginnastica tutti i giorni.

La situazione non può continuare così per sempre, Ma’ ha scoperto che Old Nick ha perso il lavoro e riuscire a scappare è diventato urgente.

Prima che Jack nascesse aveva già provato in ogni modo e fallito, ma, adesso che Jack è diventato grande, potrebbe essere la chiave di volta per riuscire finalmente a sfuggire…

Commenti e critica

Si tratta di una narrazione piuttosto particolare perché, come ho scritto nelle Curiosità e nelle Differenze, a raccontarci l’intera storia è Jack, in prima persona.

Questo comporta il fatto che troviamo ripetuti errori grammaticali, suppongo che questi siano cambiati nel corso della traduzione per adattarli agli errori più comuni della lingua, in italiano li troviamo soprattutto nell’uso congiuntivi (e almeno qui è giustificabile) e nei verbi irregolari. Errori, che quando vengono fuori nel dialogo, la madre corregge prontamente, è palese, quindi che sono inseriti appositamente.

Jack mentre ci spiega alcune vicende le interpreta secondo le sue conoscenze e in base alla sua età, questo trasforma il lettore in una specie di esploratore alla ricerca della realtà all’interno del racconto, per così dire. Mi riferisco al fatto che l’adulto, o comunque l’adolescente, che legge si rende conto di come Jack non abbia compreso davvero una realtà ancora troppo grande per lui oppure che descrive qualcosa che solo noi riusciamo a capire.

Un esempio, quando Old Nick arriva alla sera, Jack è nell’armadio, spesso non riesce a dormire, quindi ascolta. Sente il letto che inizia a cigolare e dopo il russare dell’uomo. Lui non capirà mai, all’interno dell’arco temporale che ricopre il romanzo, che cosa stesse succedendo, ma noi lo capiamo subito e anzi, avremo avuto il sospetto (se non la certezza) anche senza questa scena.

Altre sfumature della vicenda, invece, le impariamo nei dialoghi che ci sono tra gli adulti in questo romanzo. Jack è nella stessa stanza e vengono riportati, perché lui è presente, ma allo stesso tempo ne è estraneo perché non se ne interessa.

Piuttosto frustrante, devo ammettere, in alcuni punti soprattutto, perché vorresti continuare ad ascoltare per addentrarti nei dettagli di quello che è successo, ma per Jack è noioso, quindi si distrae.

In conclusione

Ho trovato questo romanzo interessante per la trama e anche, come avrete ben capito, per la stranezza di questo piccolo narratore.

Tuttavia senza questa trama importante e che ti tiene attaccato alle pagine per la morbosa curiosità per i casi di questo tipo, il libro non è veramente degno di nota.

Per quanto questa storia dovrebbe essere piena di carica emotiva , una volta terminata la lettura è terminato anche il mio interesse. In realtà anche durante la lettura, che è finita molto in fretta per la semplicità con cui si procedeva, non ero spinta ad andare avanti e coinvolta davvero nella loro storia.

Potreste obbiettare che avendo guardato il film, sapevo già come andava a finire, ma vi assicuro che nel mio caso questo c’entra poco, anzi questa opinione devo dire che vale anche per il film.

L’unica emozione forte che ho provato è stata la rabbia. La maggior parte degli adulti di questo romanzo li ho trovati assurdi (nelle Differenze potrete conoscere il mio astio più nel dettaglio). In ogni caso sono quasi tutti dei cerebrolesi senza la minima capacità di empatizzare e vedere un attimo la situazione non dal loro punto di vista e tra l’altro tutti identici tra loro nel rapportarsi con Jack (tranne alcuni, che non vi dico perché altrimenti farei spoiler).

Per questa recensione è tutto, ditemi che cosa ne pensate, se avete letto il libro commentate qui sotto.

Potete leggere anche:
Dal libro al film: Room
Curiosità: Room

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Alle.


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Sanza, letto, armadio, specchio; Emma Donoghue – Amazon, Feltrinelli


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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