Dal libro al film: Chiamami col tuo nome
Chiamami col tuo nome o Call me by your name, è un romanzo di André Acimar, pubblicato per la prima volta in Italia nel 2008.
Nel 2017 è uscita al cinema la trasposizione cinematografica vincitore dell’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Non Originale, il film è stato diretto da Luca Guadagnino e completa la sua “trilogia del desiderio”.
Potete leggere anche:
–Recensione film: Chiamami col tuo nome
–Chiamami col tuo nome; André Acimar
Differenze
Questo sarà un articolo un po’ diverso rispetto agli altri di questo tipo.
Guarderemo qualche differenza, ma in questa storia non è nemmeno tanto importante vedere i cambiamenti della trama nel dettaglio.
Quello che davvero rende diverse le due versioni sono i pensieri del protagonista, Elio, che non sono stati riportati nel film e che rendono più chiaro quello di cui ho parlato nella recensione del romanzo (se ancora non l’avete letta la trovate qui).
Ho diviso le differenze in macroaree, per questo non seguirò per forza l’ordine degli eventi che si vede nel film.
Grandi cambiamenti
Iniziamo, appunto, da quelli che ho chiamato grandi cambiamenti:
- Il primo punto che distingue molto le due versioni è la narrazione degli avvenimenti che non segue un ordine cronologico dall’arrivo di Oliver alla fine dell’estate.
- La storia ci viene raccontata anni dopo che è accaduta, in un flusso di pensiero di Elio. Per questo motivo i fatti seguono collegamenti che hanno senso per Elio, a volte sembrano logici anche al lettore, altre volte no.
- Molte scene che nel film passano velocemente e sembrano poco collegate l’una all’altra, nel libro, infatti, scorrono allo stesso modo, ma legate dal racconto più ampio di Oliver, quindi sembrano passaggi meno netti.
- Iniziano le scene inquietanti a cui ho accennato nella recensione, ma forse quella che sto per raccontarvi accade solamente nella testa di Elio.
- Elio descrive una notte in cui Oliver sarebbe entrato nella sua camera mentre lui era già a letto e si sarebbe steso sopra di lui… pensa che sia successo davvero, ma non ne è sicuro.
- Ne parla come se si trattasse di una scena romantica, ma vista dall’esterno è malata.
- I due non erano intimi e nemmeno vagamente amici, se Elio non avesse avuto una cotta per Oliver sarebbe stato un comportamento irrispettoso e inappropriato. Da spray al peperoncino, per intendersi.
- Vi ricordate che parlavo, sempre nella recensione, di comportamenti per cui Elio non si fa il minimo problema, ma per cui potrebbe anche ricevere una denuncia? Eccone uno:
- Nel film vediamo la scena in cui va nella camera di Oliver e prende il costume rosso, se lo mette in testa per sentirne l’odore. Poi finisce lì…
- Bene, nel romanzo no. Elio si spoglia, lo indossa e pensa che potrebbe venirci dentro.
- Questo non lo fa (che bravo ragazzo!), invece sempre nudo, si infila sotto le lenzuola, lì si masturba per lasciargli un bel ricordino sul cuscino.
- E nessuno dice più niente su questa cosa! Oltre allo schifo di avere fluidi corporei altrui sulle tue lenzuola, è una mancanza di rispetto assurda.
- Non sappiamo se Oliver se ne sia mai accorto, ma mi sembra improbabile il contrario.
- Sempre restando allo stesso livello di brividi, l’altra scena che ho bocciato è quando Oliver continua ad ignorarlo e Elio pensa di andare di là e in qualche modo costringere Oliver a scoparselo e uso proprio questa parola per la crudezza con cui è descritta la cosa.
- Voglio essere chiara, non sto dicendo che non si debbano avere pensieri di questo genere, però almeno dovresti renderti conto che non sarebbe il modo di agire corretto.
- Finalmente fanno sesso, la mattina dopo, Elio inizia a essere pentito per quello che hanno fatto e a provare disprezzo verso sé stesso.
- Questo genere di sentimenti continuano per tutta la mattina, ma cerca di non allontanare Oliver, finge di stare bene, perché ha paura di cambiare idea e di tornare a volerlo e ad aver bisogno di lui, ma anche che smettano di essere amici, visto che adesso riuscivano a parlare tranquillamente di tutto.
- Alla fine questo senso di disgusto si assopisce, ma comunque rimane il fatto che senta il desiderio di lavarsi ogni volta che fanno l’amore, come per pulirsi dalla colpa in un certo senso.
Altri cambiamenti
- Elio è attratto da Oliver dall’inizio, nel film mi è sembrato infastidito il giorno dell’arrivo e non capisco come mai.
- Non capisco soprattutto perché alla fine si scopre che è stato proprio Elio a insistere perché fosse lui lo studente di quell’estate, quando stavano valutando i candidati.
- La collana con la stella di Davide secondo Elio era qualcosa che li legava, infatti anche lui la porta fin dall’inizio, solo che è nascosta sotto gli abiti e non la sfoggia così apertamente.
- Nel film si vede Elio scrivere su un bloc-notes in maniera sconclusionata, nel libro sembra invece che si tratti di un vero e proprio diario… Mi chiedo, non potevano lasciare a uno dei pochi ragazzi che scrive un diario in una storia (di quelle che ho letto io), un vero quaderno in cui scrive quello che gli frulla per la testa?
- No, invece fogli a caso, con frasi semplici e poco elaborate.
- Oliver esce spesso con Chiara e in alcuni giorni fanno anche delle gite in barca.
- La casa di Elio affaccia sul mare e li può vedere in lontananza dal suo balcone.
- Quando Elio vede lei e Oliver ballare insieme pensa che i due non possano essersi limitati a baciarsi.
- Sempre parlando di mare/lago, Oliver e Elio non vanno con il padre a vedere quali reperti sono stati ritrovati. Non si parla in generale dei ritrovamenti.
La storia del principe e della principessa che nel film gli viene letta in tedesco da sua madre, qui, invece lo aveva letto in un libro da solo.
- Così la discussione sull’origine della parola “albicocca”, non era un trucco del padre di Elio per vedere la risposta del suo allievo.
- Il giorno in cui a Oliver esce il sangue dal naso, Oliver gli stava facendo “piedino” sotto il tavolo durante il pranzo.
- Oliver va da lui un attimo, Elio è andato ad appoggiarsi sul letto, non a sedersi per terra.
- Quando lo lascia riposare gli dice che sarebbe rimasto nei paraggi. Elio scopre, dopo essersi alzato, che invece è uscito e torna tardi la sera, rimanendoci male.
- Non porta Marzia in quella specie di soffitta piena di polvere, ma in camera sua.
- Accanto c’è Oliver che sta riposando e Elio spera che lui li senta mentre lo stanno facendo, anche questa è una cosa un po’ inquietante, ma niente in confronto a prima.
- Nella scena con la pesca, il frutto gli ricorda sia Oliver che Marzia. È versatile il nostro amico.
- Anche se non capisco come gli sia potuta venire in mente una cosa del genere, ma ne ho sentite di peggio col cibo.
- Vanno a Roma, che nel film è Bergamo, perché Oliver deve parlare con l’editore e visto che così si sarebbero salutati molto prima del previsto chiede a Elio di andare con lui.
- La sera in cui si vedono a sbandare praticamente a caso è perché sono andati ad una presentazione di un libro e dopo a cena e a bere insieme.
- Nel film questa parte di trama è stata eliminata e non sono andati lì per quel motivo.
- Devo dire che sono contenta di questo, perché è stato tra i pezzi più noiosi del libro.
- Torna a casa in treno solo Elio e arriva direttamente vicino a casa sua e lo va a prendere Anchise.
- Invece, Oliver era andato a prendere un aereo perché in treno in America non ci si arriva.
- Oliver torna da loro per Natale e i loro rapporti sono tornati quelli dei primi giorni.
- Proprio in quell’occasione gli dice che in primavera si sposerà.
- Seguiamo Elio ancora per qualche anno, infatti vent’anni dopo andrà a trovare Oliver all’università in cui insegna.
- Oliver è sposato e i suoi figli ormai hanno diciassette anni.
- Lo invita a cena, ma Elio pensa di non farcela, così vanno a bere qualcosa insieme.
- Oliver fa anche un’altra visita alla villa in Italia, dove la storia si chiude con il tour della tenuta, così com’era iniziato.
Credo che queste siano le differenze fondamentali di Chiamami col tuo nome, questa volt non ci sarà un articolo sulle curiosità, visto che ci sono solamente un paio di cose interessanti.
Come avete potuto leggere, non capisco molte cose di questo libro. A partire proprio dal titolo e dalla scena da cui prende il nome: per quale motivo nel bel mezzo di un rapporto dovresti chiamare il tuo partner con il tuo stesso nome?
Se a voi è piaciuto o se avete opinioni su questo romanzo o film, scrivetemi qui sotto.
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Alle.

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Ciao! Da quello che ho letto sei anche tu un’appassionata o un appassionato di “chiamami col tuo nome” (scusa ma è la prima volta che visito il tuo blog). Per quanto riguarda il tuo interrogativo sul senso del titolo , con una mia personale interpretazione, ti direi che è come se dopo tutti i momenti e le emozioni condivise, fossero diventati una sola persona. Come se non esistere più “un Oliver” senza “un Elio” e viceversa. È come se si fosse generato un legame così forte da sentirsi una cosa sola. Cosa che, forse, ribadisce anche Oliver nel libro con la sua dedica ad Elio “cor cordium”. Ora, se non ti dispiace, sono io che vorrei risolvessi un mio quesito; semplicemente perché non so se spiegarmelo da un punto di vista “medico” o emotivo (visto che non sono riuscita a trovare nessuna risposta fino ad ora). E mi riferisco alla fuoriuscita di sangue dal naso di Elio a tavola e del perché Oliver chiede “è colpa mia, vero?”. Sarà stato uno stress emotivo? Il dispiacere? O forse la reazione al rifiuto di un rapporto fisico, subito da Oliver, qualche ora prima ? Perché davvero non me lo spiego ed è una curiosità che ho dal primo momento. Ti ringrazio se mi risponderai
Ciao, grazie per aver letto e commentato il mio articolo 🙂
In realtà non posso veramente definirmi un’appassionata (sì, sono una ragazza). Né il libro, né il film mi hanno esaltata più di tanto, anche se la scena del bacio tra Elio e Oliver è la più intensa che abbia mai visto in vita mia.
La tua spiegazione sul come mai si chiamano l’uno col nome dell’altro, ha senso, anche se continuo a pensare che sarebbe una situazione piuttosto “particolare” da vivere!
Purtroppo io non ho risposte certe per te, ogni tanto capita che a causa di una forte emozione possa sanguinare il naso e credo sia proprio questo quello che è successo qui a Elio.
Grazie ancora per aver commentato e spero torni a trovarmi in altri articoli!