Recensione: Golden Boy di Abigail Tarttelin
Casa Editrice: Mondadori
Anno di Pubblicazione: 2013
Genere: family saga
Numero di pagine: 432
Dove trovarlo: Amazon, Feltrinelli
Golden Boy è il secondo romanzo di Abigail Tarttelin, scrittrice inglese. Il suo libro affronta la tematica dell’intersessualità, a cui l’autrice si è interessata dopo essere venuta a conoscenza di questa realtà ed essersi resa conto di come queste persone vengono trattate dalla società (se siete interessati potete trovare una breve intervista all’autrice sul sito di Bossy)
Trama
Max Walker ha sedici anni. È sempre stato un ragazzo d’oro, bello intelligente, un campione nello sport, bravo a scuola, affettuoso con il fratello e educato con gli adulti.
I suoi genitori sono avvocati, suo padre vuole iniziare la carriera politica e mantenere una buona facciata come famiglia è sempre stato molto importante.
Per questo motivo la natura di Max è stata tenuta nascosta ed è diventata il loro grande segreto.
Max, però, non è come tutti gli altri ragazzi, è speciale, è diverso.
Max è intersex, ma questo non è mai stato un problema, finché un suo amico d’infanzia, l’unico a conoscenza del suo segreto, lo costringe ad affrontare la sua identità, che fino ad allora non aveva mai messo in dubbio, essendo sempre stato solamente Max.
Commenti e critiche
Uno dei punti di cui è doveroso parlare trattando Golden Boy è che la storia viene raccontata a turno da sei personaggi, in prima persona (se non ho contato male).
Credo sia, per l’autore, una delle scelte più complesse e ostiche che possa fare iniziando a scrivere. Infatti è un percorso pieno di insidie e si può cadere spesso creando qualcosa di davvero brutto.
Questo perché, oltre a creare il carattere dei vari personaggi, bisogna anche trovare il loro modo di esprimersi, di pensare, di parlare. Non è facile farlo nemmeno per due personaggi, ma Abigail Tartellin ce l’ha fatta per ben sei.
Certo non ci si può sbagliare perché ad ogni cambio di personaggio c’è il nome del personaggio, ma quando impari a conoscerli, si riesce a capire chi stia parlando senza bisogno di saperlo a priori. Ed è fantastico.
Parlando del contenuto, beh è un libro bello corposo e offre molti spunti di riflessione, se uno vuole farne, ovviamente.
Si parla di intersessualità, un tema molto poco trattato e della relativa scelta a cui porta questa condizione, che può essere da una parte di propendere per un sesso o per l’altro oppure di non scegliere.
Credo sia questo il punto che Abigail Tartellin ha voluto portare ai suoi lettori. Il fatto che non sia obbligatorio compiere una scelta, ma che si possa decidere di essere quello che si è perché ci si trova bene.
Possiamo vedere, grazie ai diversi punti di vista, come la famiglia gestisca la sessualità e l’identità sessuale del figlio, come è stato affrontato, o non affrontato, l’argomento con il suo fratellino di nove anni e tra i genitori.
Non è finita qui, perché sebbene la situazione non sia semplice di base, Max è stato costretto a pensare alla sua identità a causa di un evento già traumatico di per sé.
Ci sono moltissimi temi difficili, quindi, ma non vengono né banalizzati o toccati con leggerezza. Sono approfonditi, invece con la dovuta premura, ma tenendo uno stile narrativo semplice e scorrevole, adatto anche a chi voglia usare la lettura come un passatempo leggero.
In conclusione
Devo davvero ringraziare la persona che me lo ha consigliato.
Golden Boy è di sicuro tra i migliori libri che io abbia mai letto e spero vivamente che questa autrice continui la sua produzione letteraria e che li traducano in italiano, perché se no sono lentissima.
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Alle.

Golden Boy; Abigail Tartellin – Amazon, Feltrinelli