Harry Potter – Saga
Sono cresciuta con questa saga e visto che mi ha accompagnata praticamente da quando ho imparato a leggere è stato inevitabile che finisse su un enorme e scintillante piedistallo.
Non aveva difetti, non c’era niente che non andasse, era una saga fantastica e la Rowling, per me, era una scrittrice fenomenale.
I film erano riusciti benissimo, per una volta una saga era stata trasportata al cinema senza subire danni.
Ma poi si cresce e si iniziano a guardare le cose, tutte le cose, anche i sogni di bambina, in modo critico.
E i difetti salgono inevitabilmente a galla.
La saga, dieci anni dopo
Non ho cambiato la mia opinione su questa saga, vorrei che sia chiaro, e la trovo comunque formidabile.
La Rowling ci ha lavorato davvero tanto, aveva in mente dettagli sulla trama del settimo libro già mentre scriveva il primo e questo è davvero qualcosa degna di merito, perché immaginarsi così tanto è complicato. Ed è un eufemismo.
C’è la possibilità che alcuni difetti che io ho scovato, in modo quasi maniacale, a volte, in realtà siano stati compromessi per far quadrare il resto e secondo me è normale dover trovare dei compromessi quando si ha a che fare con qualcosa di così grande.
Iniziamo dal calendario
Per curiosità sono andata a vedere le date e la cadenza della luna piena e, purtroppo non corrispondono. Non corrispondono i giorni della settimana con la data e la cadenza della luna piena nel libro, con quella nella realtà (ovviamente nel Prigioniero di Azkaban).
Ok, non cambia niente e, anzi, non preoccuparsi di questi dettagli che non guarda nessuno (tranne me), rende molto più facile scrivere. Se no bisogna fare dei giri per far quadrare tutto, che ti ammazzi.
Ma scoprirlo, per me, è stato un duro colpo.
Le distanze diventano astronomiche
Questo seriamente è un problema e, secondo me, non ci sono scuse. Poteva guardarci, per le persone un po’ ossessive come me!
In molti passaggi, quando i protagonisti si devono spostare, la Rowling scrive quanti metri o yard o miglie, quel che è, percorrono e il tempo che ci impiegano, ma spesso ci mettono dei tempi assurdi per fare due passi.
Ho pensato fosse un problema di traduzione, così ho trovato un pezzo in inglese e ho trasformato le unità di misura, comunque ci mettevano un’eternità per percorrere distanze irrisorie.
Gli oggetti sono veramente magici
Ovviamente non mi riferisco a cose come la borsetta di perline di Hermione, che è stata modificata con la magia e quindi ovviamente può contenere un’intera casa.
Mi riferisco al fatto che spesso non si capisca davvero la grandezza di un oggetto e da una scena all’altra sembra che cambi.
Ora, capisco che quando parla di tasche, spesso si tratta di tasche nelle vesti fa mago e che quindi hanno una grandezza un po’ più grande di una tasca in un jeans, ma com’è possibile che Harry riesca a ficcarci il Mantello, che copre tre persone?
Tra i suoi poteri non è stato mai menzionato la possibilità di piegarlo come un piumino 100 grammi!
Oppure Hermione, quando vengono presi dai Ghermidori, nei Doni della Morte, che si mette la borsetta di perline dentro una calza. Una calza. La nasconde lì e nessuno vede nulla.
Ma com’è possibile?
Altri dettagli
Spesso ho notato, o mi hanno fatto notare a mio discapito, che molte cose si potevano risolvere in tutt’altra maniera.
Con altre soluzioni molto più semplici, quindi quelle situazioni erano state create solo per mandare avanti la trama nella situazione desiderata.
E questo lo volevo solo sottolineare, ma la ritengo una cosa che quando si scrive ad un certo punto si deve fare, se no addio romanzo e tanti saluti.
Tra l’altro, in questo momento, non mi vengono nemmeno in mente, quindi prendete le mie parole come vengono.
Poi alcuni dettagli mi hanno lasciata un po’ perplessa e spero si essermi sbagliata io, come la presenza di Colin Canon a scuola durante I Doni della Morte, forse una svista, forse non ho capito io.
Ce ne sono anche altre, ma purtroppo, l’idea di scrivere questo articolo mi è venuta dopo e non me le sono segnate.
Ah e poi mi sembra che Harry porti una veste da mago, durante lo scontro di Hogwarts, e sinceramente non ne vedo il senso. Magari non ho capito io.
Veniamo ai film
Per molti anni li ho adorati per il fatto che la trama fosse rispettata, che andasse tutto bene, ma mi sono sbagliata, anche se nonostante tutto rimangono comunque una buonissime trasposizioni, vero Allegiant?
Però ci sono scene che non hanno il minimo senso, le ho sottolineate mentre scrivevo le differenze, ma mi riferisco nello specifico a tutte quelle scene che sono state rese spettacolari a discapito della logica.
Come far volare un branco di maghi, che vorrebbero non dare nell’occhio, in mezzo al traffico di Londra, invece che sopra le nuvole.
O far rincorrere Harry per tutto il castello da un drago, solo per far vedere qualche ripresa della scuola dall’alto. Quando in realtà il Torneo Tremaghi era stato reso il più sicuro possibile e c’erano almeno dieci guardadraghi pronti a schiantarlo nel caso servisse.
Cose del genere, insomma.
Le mie conclusioni
La Rowling è una brava scrittrice, ma il piedistallo era troppo grande e troppo splendente.
I miei sentimenti per questa saga non sono di certo cambiati, ma invece che adorarla dal basso, con gli occhi pieni di stelline, posso guardarla stando un po’ più vicino alla sommità del piedistallo. Ovviamente c’è ancora molto spazio.
La apprezzo, davvero tanto, ma vedo i difetti, e capisco che sia normale così, perché è una persona.
Avete mai vissuto qualcosa del genere?
So che tanti, come me, ci sono cresciuti con questi libri e questi film e i fan a volte sono davvero, davvero accaniti.
Avete mai ripreso la saga, dopo anni, e vi siete messi lì disposti a metterla in discussione?
Ho parlato un po’ a vanvera, anche se sono riuscita a non perdermi in papiri inutili.
Se siete capitati qui, ma non avete letto le differenze o le cusiosità, vi lascio i primi due link:
–Dal libro al film: La pietra filosofale
–Curiosità: La pietra filosofale
E con questo concludo, veramente, la mia esperienza sul blog con la saga di Harry Potter. Devo dire che mi mancherà, soprattutto non avrò più la scusa per rileggermi sette lunghi romanzi.
Almeno ci saranno altri quattro Animali Fantastici di cui parlare!
Come al solito, ditemi che ne pensate, vi saluto e, mi raccomando, se volete rimanere aggiornati, oppure semplicemente aiutarmi, andate a mettere un mi piace alla pagina Facebook, seguitemi su Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto), condividete e commentate.
A presto, Alle.
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