Hotel Mezzanotte; Michele Botton

Hotel Mezzanotte; Michele Botton

Casa Editrice: Lettere Animate Editore
Anno di Pubblicazione: giugno 2017
Genere: horror
Numero di pagine:  84
Dove trovarlo: Amazon

Hotel Mezzanotte è un’antologia di racconti dell’orrore scritta da Michele Botton, autore anche di Pink Future.

Trama

Otto storie per lo più di vita quotidiana, dove qualcosa non è come dovrebbe essere.

Abbiamo una bambina, travestita da zombie, la notte di Halloween che suona campanelli per il classico dolcetto-scherzetto, ignara del terribile segreto che nasconde. Una misteriosa e inquietante ragazza che inizia a fissare un povero malcapitato in un vagone del treno. Una cena familiare “molto” speciale. Un pallone da calcio maledetto che porterà alla rovina una famiglia con le sventure che causa. Una storia natalizia che dello spirito natalizio non ha proprio niente. C’è Lilith, l’emissaria della morte che si nutre della morte stessa. Ci sono Paolo e Michele che nella campagna padovana troveranno un uomo senza volto.

Storie con un finale a sorpresa, in cui la sorpresa non è mai allegra.

Commenti e Critiche

Rispetto alla recensione uscita la settimana scorsa (Stanze di carne), c’è da dire che almeno Hotel Mezzanotte è del genere al quale dovrebbe appartenere.

Purtroppo non ho trovato le storie narrate così “a sorpresa” come promette la sinossi. Capisco che non è una cosa proprio semplice creare qualcosa di veramente originale, che ti lasci con il fiato sospeso e dal finale inaspettato.

In queste storie, però, i risvolti sono proprio banali, a volte, e quando sono interessanti non vengono sfruttati per creare sentimenti di terrore o un po’ di ansia o suspense che ti attorcigliano lo stomaco e che vorresti leggendo un libro horror. Un paio di racconti, in realtà, sono proprio già visti e si potevano evitare.

In ultimo, non ho apprezzato la caratterizzazione delle donne nelle varie storie. L’ho trovata abbastanza maschilista. In una storia in particolare la protagonista era una donna, madre di famiglia, casalinga, quindi descrivere lei e la sua famiglia in maniera più “classica” (se vogliamo usare questo termine) ha un senso.

Il problema sta nel fatto che questi valori traspaiono nella descrizione di più o meno tutte le donne dei racconti… come se non si ci riuscisse a staccare da qui.

Questa limitazione rende carenti sia i personaggi che le trame, è come se ci fosse un solo tipo di essere umano esistente. Questo problema non si ha solo per le femmine, ma anche anche i personaggi maschili sono molto stereotipati.

I pezzi che riporterò ora sono di tre storie diverse e potevo trovarne altri:

pazienza e della mansuetudine che contraddistingue gli angeli di sesso femminile con la loro prole.

Cercò di adularla e addolcirla se possibile, per sviarne l’attenzione dal suo gesto non troppo professionale. Lei scosse la testa, gli uomini, così carini eppure così prevedibili e manipolabili nelle loro debolezze.

Come capitava spesso sua moglie si sarebbe lamentata per l’ennesima volta del fatto che dedicasse più attenzioni al lavoro che a lei quando erano a letto. I suoi sforzi per mandare avanti la baracca erano sempre sottovalutati.

Alcune volte i narratori hanno età, sesso ed estrazione sociale diversa, però parlano sempre più o meno nello stesso modo, oppure con espressione troppo ricercate per il personaggio, o il racconto è in terza persona con punto di vista esterno, ma usa espressioni troppo colloquiali e secondo me stona un po’.

Ho trovato anche dei congiuntivi… anzi ho trovato degli indicativi che si sostituivano allegramente ai congiuntivi! Questo ha fatto scendere di molto il mio giudizio.

In conclusione

Non ho apprezzato il libro, che avrebbe potuto avere potenziale, ma che non è stato sviluppato per renderlo al meglio e creare delle storie davvero speciali e spaventose, da vari punti di vista.

Come ho già detto il modo di creare i personaggi è superficiale e sono uno stereotipo dietro l’altro, questo li rende banali, semplicistici e delle maschere fatte male.

E gli errori grammaticali di certo non si può fingere di non vederli.

Per questa recensione è tutto, insomma per lo scorso Halloween ho trovato un paio di libri da mani nei capelli! Se volete rimanere aggiornati andate a mettere un mi piace alla pagina Facebook o seguitemi su Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto).

A presto, Alle.


Hotel Mezzanotte di Michele Botton – Amazon


 

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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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