Dal libro al film: Bianca come il latte rossa come il sangue
Bianca come il latte rossa come il sangue è il romanzo di esordio dello scrittore Alessandro D’Avenia. È stato pubblicato per la prima volta nel 2010 dalla casa editrice Mondadori.
È diventato un film , pochi anni dopo, nel 2013, tratto dall’omonimo romanzo, diretto da Giacomo Campiotti.
Differenze
Come ho detto nella recensione, sono state cambiate moltissime cose, alcune mi trovano d’accordo, altre invece mi sono sembrate un po’ esagerate e senza un vero scopo. Come se servissero a far sembrare il film più “figo”.
Iniziamo!
- Il supplente è di Storia e Filosofia, non di Letteratura, ma spesso fa delle lezioni speciali che trattano di Letteratura.
- Sostituiva una professoressa che era andata in aspettativa per stare accanto al marito malato di cancro. Alla fine lui muore e lei va in pensione anticipata, quindi lui rimane per tutto l’anno.
- Leo e Niko non sono in classe insieme.
- Leo non esce dalla classe a caso e, ok fa battute sul supplente, ma non in quel modo esagerato del film. E il professore non lo chiama alla cattedra per mettergli un 4.
- Si incontrano, effettivamente, fuori dalla scuola, ma solo dopo che si scopre che Beatrice ha la leucemia. Il professore lo invita a prendere un gelato, perché lo ha visto strano in classe ed è preoccupato.
- Per la cronaca: Beatrice non ha origini francesi.
- Leo rimane anche durante Religione, sebbene non ci creda molto. In più, in Italia, le lezioni di Religione sono facoltative, quindi se voleva uscire dalla classe, bastava non iscriversi a quel corso, no?.
- La storia di Fin, come suggerimento del T9 (cavoli c’era ancora il T9!), nasce verso la fine del libro, se volete scoprire come andate a leggere le Curiosità (In uscita il 3 dicembre).
- Il Vandalo e i suoi amici frequentano, come Leo, la prima liceo classico, ovvero la terza superiore per le persone normali. (Ho fatto lo scientifico, quindi se avete letto nella frase un piccolo astio, avete perfettamente ragione).
- Durante la partita di calcetto è Niko che viene espulso.
- Silvia conosce Beatrice, perché erano state insieme ad un campo estivo.
- Il suo numero, Leo glielo aveva già chiesto da tempo, ma Silvia le aveva dato quello sbagliato. Quindi Leo manda un sacco di messaggi a vuoto e pensa che Beatrice non gli voglia parlare.
- Non ha detto niente di Beatrice a Niko, l’unica con cui si sente di parlarne è Silvia.
- Infatti Niko conosce la sua ragazza perché i loro genitori sono amici, non perché sta costringendo il suo amico a parlare con Beatrice.
- Non parla con lei finché non va a trovarla a casa, dopo che ha scoperto che è malata. Non ci va da solo, ma lo accompagna Silvia che, come ho già detto, la conosce. Entrano nella sua camera insieme e dopo qualche minuto esce per lasciarli soli.
- Quando scopre che Beatrice è malata va in ospedale, ma in quell’occasione lei ha ancora i capelli, visto che ha fatto ancora poche chemioterapie. Beatrice è con sua madre e Leo rimane a guardarle a distanza. Passano dei mesi prima che Leo e Silvia vadano a trovarla.
- Decide di voler donare il sangue, non sveglia i suoi genitori alle 3 del mattino e non fa il pazzo. Suo padre lo accompagna.
- Dona solo quello, non fa richiesta per il midollo. E tra l’altro si fa tanto grosso per averle donato il sangue, che è quasi imbarazzante… lo sbandiera ai quattro venti!

Bianca come il Latte Rossa come il Sangue, DVD – Amazon

Bianca come il Latte Rossa come il Sangue, Romanzo – Amazon
- Una delle cose che ho trovato più assurde nel film è stato vedere Leo girare in bicicletta in mezzo al traffico di Roma. Difatti, in realtà, ha uno scooter.
- Scrive una lettera a Beatrice, dove oltre a confessare il suo amore a una perfetta sconosciuta, le dice di aver donato il sangue per lei.
- Vuole consegnarle la lettera a casa, ma fa un incidente lungo il tragitto.
- Rimane in ospedale fino alle vacanze di Natale.
- Silvia gli dice che anche Beatrice si trova lì. Quando va nel suo reparto ha ancora qualche capello e Leo la riconosce ancora.
- L’ultima notte va nel reparto di oncologia per lasciarle la lettera, ma lei è già stata dimessa.
- Alla fine butta via la prima lettera che aveva scritto, perché era rovinata e sporca di sangue. Avendo un braccio rotto chiede a Silvia di scrivergliela di nuovo mentre gliela detta.
- Ha perso molte lezioni a causa dell’incidente, quindi rischia di perdere l’anno. Silvia lo aiuta già da questo momento.
- La prima volta che le parla le confessa il suo amore e Beatrice gli risponde che forse non ha capito che lei sta morendo.
- Non indossa una parrucca, i suoi capelli rossi le sono caduti e adesso le stanno ricrescendo.
- Beatrice gli dice che comunque può tornare a trovarla e gli da il suo numero. Leo si accorge che è diverso da quello che ha, ma pensa che sia stato lui a sbagliarsi.
- I genitori di Leo lo mettono in punizione, perché ha saltato la scuola per andare da Beatrice, e loro sono stati chiamati.
- Suo padre parla con lui, gli racconta che anche lui ha saltato la scuola da giovane e in quel giorno ha capito veramente qualcosa della sua vita. Leo gli racconta di Beatrice e così riesce ad avere il permesso di andare a trovarla.
- Leo ha notato che gli occhi del professore, che lui chiama il Sognatore, brillano quando parla del suo lavoro, che era, appunto, il suo sogno. Quindi si chiede se i suoi occhi brillino quando pensa a Beatrice.
- La stessa ragazza, però, gli dice che i suoi occhi diventano brillanti quando parla di Silvia.
- Fino a quel momento l’aveva considerata solamente un’amica, ma capisce che deve essere di più.
- Vorrebbe dirglielo, ma si chiede come può tradire Beatrice.
- Quando finalmente si è deciso, Silvia non ce la fa più a mantenere il segreto e confessa di avergli dato apposta il numero sbagliato. Leo se ne va arrabbiato e non vuole più avere a che fare con lei.
- Tuttavia non brucia la loro panchina.
- Alla finale del torneo di calcetto, Leo non si è proprio presentato. Niko era andato a prenderlo, ma Beatrice lo aveva chiamato e quindi si era fatto accompagnare da lei.
- I Pirati hanno perso e per questo Niko non gli rivolge più la parola.
- L’ultimo periodo Beatrice gli ha chiesto di scrivere per lei sul suo diario, perché è troppo stanca per riuscirci.
- Beatrice non si inventa di dover fare un trapianto. Ne aveva fatto uno, ma non aveva funzionato e sa che è arrivata la sua fine.
- Il giorno prima di morire regala a Leo il suo diario.
- È la madre di Leo a fargli sapere della morte della ragazza.
- L’ultimo giorno di scuola, Silvia gli da una lettera, Leo è ancora arrabbiato con lei, e con il mondo, così non la apre fino all’ultimo giorno di vacanze estive.
- Quella sera va da lei e finalmente si mettono insieme.
Ho finito, per una volta non c’è molto da scrivere, sebbene ci sia molta differenza tra le due versioni.
Potete leggere anche:
–Bianca come il latte rossa come il sangue – Film
Se volete rimanere aggiornati andate a mettere un mi piace alla pagina Facebook o seguitemi su Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto).
A presto, Alle.