Recensione – L’ultimo Paleologo; Emanuele Rizzardi
Editore: PubMe
Anno di Pubblicazione: ottobre 2017
Genere: Storico
Numero di pagine: 420
Dove trovarlo: Amazon
L’ultimo Paleologo è il primo romanzo scritto da Emanuele Rizzardi, creazione nata dalla passione per la storia che accompagna l’autore fin dall’infanzia.
L’interesse per la storia viene portato avanti da autodidatta e per la creazione del libro si è formato su saggi storici sia contemporanei che non.
Nella vita, però, lavora come professionista del marketing nel settore informatico, ma con la speranza di continuare a scrivere.
Trama
1453, Ancona. Quattro galee italiche prendono il mare per soccorrere Costantinopoli, assediata dal geniale e terribile sultano Maometto II.
Chi le comanda è Alessio, bastardo della casata dei Paleologi, di ritorno a casa dopo un lungo esilio a causa di un turpe delitto. Dopo aver umiliato le navi dell’ammiraglio turco Baltoglu, Alessio sperimenta la durezza dell’assedio e gli attriti fra occidentali e bizantini in una città agonizzante e prossima alla capitolazione.
Nella disperata ricerca di alleati, il basileus Costantino XI lo invierà nel Caucaso, presso il regno di Georgia, per portare a compimento una promessa matrimoniale rimandata troppo a lungo.
Commenti e Critiche
Innanzitutto c’è da dire che la versione che ho letto io era quella corretta male, con molti errori di battitura e l’impaginazione piuttosto improvvisata, questi difetti erano dovuti alla prima casa editrice, la Cavinato Editore International, con la quale ha riscontrato molti altri problemi. Lo scrittore, però, ha ripubblicato il libro e questi errori dovrebbero essere stati risolti.
Passiamo a parlare della storia narrata:
Confrontandolo con altri primi romanzi che mi è capitato di leggere è scritto bene! Non ci sono errori grammaticali o congiuntivi mancanti o a caso. C’erano dettagli che in romanzi di autori più esperti sono gestiti in altro modo, ma sono piccolezze.
Possono sembrare cose banali di cui esser felici, ma vi assicuro che ho iniziato ad apprezzarle (vi rimando un altro primo romanzo che ho letto: Diphylleia).
Considerando che non sono un’esperta di storia e quindi il mio giudizio non possa che essere provvisorio, l’ambientazione del romanzo, i dialoghi e i personaggi mi sono sembrati appropriati al periodo. Non si ha la sensazione che si tratti di persone capitate per sbaglio in un’epoca a caso.
Un altro elemento che ho apprezzato è la coerenza interna della trama. Nonostante sia denso di avvenimenti e di personaggi e nonostante dovesse attenersi ad avvenimenti veramente accaduti, non ci sono contraddizioni, la trama fila liscia, senza impedimenti. Anche i personaggi rimangono molto fedeli a sé stessi e riesci a riconoscerli e distinguerli tra loro.
Soffermandosi sui personaggi: sono tantissimi, con nomi simili, talvolta, e con vari appellativi. Si fa una discreta fatica ad inquadrarli tutti all’inizio, ma devo dire che dopo un po’ ci si riesce abbastanza bene, anche se ogni tanto c’è bisogno di tornare indietro per capire.
In conclusione
Per essere la prima esperienza di questo scrittore, considerando che ha scelto un genere complicato e pieno di insidie, devo dire che se l’è cavata molto bene.
Ovviamente si vede che si tratta di un romanzo di uno scrittore emergente e che ci sono ampi margini di miglioramento, ma è un buon punto di partenza.
Sono felice di aver avuto il piacere di affrontare questa lettura, se volete farlo anche voi, potete trovare il libro qui: L’ultimo Paleologo
Come alsolito vi saluto e, mi raccomando, se volete rimanere aggiornati, oppure semplicemente aiutarmi, andate a mettere un mi piace alla pagina Facebook, seguitemi su Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto), condividete e commentate.
A presto, Alle.

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