Il viaggio di Hagrid
Hagrid non vorrebbe raccontare del suo viaggio a Ron, Harry e Hermione, ma loro indovinano cosa fosse andato.
Cerca di resistere, ma loro lo stuzzicano e sappiamo che Hagrid non è bravo a mantenere i segreti. Gli promettono di raccontargli dell’avventura di Harry coi Dissennatori, se lui dice loro dov’è stato per tutto quel tempo.
In realtà Harry, Ron ed Hermione vorrebbero sapere come Hagrid si è procurato tutte quelle ferite e come mai ci abbia messo tanto a tornare, visto che Madame Maxime è a casa già da un pezzo. La Umbridge, però, arriva proprio quando Hagrid ha finito di raccontare dell’incontro coi giganti e dovrebbe spiegare quel punto.
Alla fine scoprono di Grop molti mesi dopo, quando Hagrid sa che la Umbridge potrebbe cacciarlo da un momento all’altro.
Prima di incominciare vi consiglio di leggere Dal libro al film: L’ordine della Fenice e Curiosità: L’Ordine della Fenice
Dove abitano i Giganti
Lui e Madame Maxime (che Hagrid ha iniziato a chiamare Olympe) partirono alla fine delle lezioni l’anno precedente, appena Silente aveva affidato loro il compito di andare a parlare con i giganti. (Chissà che cos’hanno combinato in tutte quelle notti passate a dormire nelle caverne, Hagrid e Madame Maxime… non lo sapremo mai per certo!)
Silente gli aveva detto dove potevano trovare i giganti. Ron chiede se si tratti di un segreto, Hagrid spiega che non lo è, ma che ai maghi in realtà non importa, basta che se ne stiano lontani. I giganti si nascondono nelle montagne, è piuttosto difficile arrivare dove si trovano, per cui avevano bisogno delle istruzioni di Silente.
I ragazzi, giustamente vogliono sapere come mai i babbani non ci si imbattono mai. Hagrid, con loro grande orrore, spiega che non è vero, ma che si parla sempre di “incidenti in montagna”
Per arrivare ci hanno messo un mese, non potevano usare mezzi magici perché erano sorvegliati dal Ministero, che aveva iniziato a tenere d’occhio Silente e tutti quelli che crede stiano con lui. In più Hagrid e Olympe non passano proprio inosservati.
Finsero di essere in vacanza ed entrarono in Francia, fingendo di andare alla scuola di Olympe, dovevano stare attenti, però, quelli del Ministero gli erano già addosso e cercavano solo una scusa per arrestarli, quindi Hagrid non poteva usare in alcun modo usare la magia.
Dopo essersi liberati del mago del Ministero il viaggio è diventò più veloce, sulla loro strada beccarono un paio di troll matti al confine polacco e Hagrid ebbe una piccola discussione con un vampiro.
Arrivati sulle montagne iniziarono a cercare tracce dei giganti. Non dovevano usare la magia, perché a loro non piacciono i maghi e non volevano scontentarli e favorire i Mangiamorte che aveva mandato Voldemort o attirare per nessun motivo troppe attenzioni.
Il primo contatto
Affacciandosi su un burrone una notte, li trovarono sotto di loro. Videro piccoli fuochi e ombre enormi, era come guardare pezzi di montagne che si muovono.
I giganti sono alti più o meno sette metri. Quel gruppo era formato da settanta, ottanta individui. Una volta i giganti erano molti di più, circa cento tribù in tutto il mondo. Ma, costretti a vivere in uno spazio ristretto tutti insieme, hanno iniziato ad ammazzarsi tra di loro.
Aspettarono la mattina, prima di andare a trovarli. Silente aveva spiegato loro come fare. Dovevano mostrare rispetto, offrire dei doni al Gurg, il capo. Lo hanno individuato cercando il gigante più grosso, più brutto e più pigro, seduto a farsi portare cibo dagli altri. Si chiamava Karkus, alto almeno sette metri e mezzo e pesante come due elefanti.
Come aveva detto di fare Silente, si avvicinarono a lui, senza guardare gli altri giganti, tenendo il dono in alto, in mostra. Tutto il gruppo è rimasto fermo e zitto a guardargli mentre poggiavano il dono proprio ai piedi di Karkus, facendo un inchino e dicendo: “Un dono per il Gurg da Albus Silente, che manda i suoi rispettosi saluti”
Hagrid spiega che gli hanno portato la magia, ai giganti piace, tranne quando viene usata contro di loro. Il primo regalo era un ramo di Fuoco Gubrathiano, o Fuoco Eterno, il ramo era stato stregato da Silente in persona, in modo che bruciasse per sempre.
Karkus non parlava la loro lingua, ma ha chiamato due giganti che lo sapevano fare per andare a tradurre. Quando hanno capito che dono fosse, ne furono entusiasti, così Hagrid continuò: “Albus Silente chiede al Gurg di parlare con il suo messaggero quando ritorna domani con un altro dono”.
Dovevano andarci molto piano, mostrargli che mantenevano le promesse, tornando il giorno successivo con un altro regalo, per fare una buona impressione e dare il tempo di provare il primo regalo e vedere se sia buono. In più se ai giganti come Karkus si dicono troppe cose insieme, ti ammazzano, quindi Hagrid e Olympe si trovarono una caverna lì vicino in cui passare la notte.
Il giorno dopo Karkus li aspettava contento. Gli avevano portato un elmo da battaglia, fatto dai goblin, indistruttibile.
Non parlava molto, ma ascoltava e c’erano dei segnali positivi, aveva sentito parlare di Silente e di come fosse contrario ad uccidere i giganti rimasti in Inghilterra e sembrava interessato. Altri giganti, quelli che conoscevano la loro lingua, si erano messi attorno a loro ad ascoltare.
Se ne andarono, promettendo un altro regalo per il giorno successivo, ma quella notte andò tutto storto.
Golgomath, il nuovo Gurg
Come aveva già detto, i giganti, soprattutto quelli più grossi non sono fatti per vivere tutti insieme. Si combattono tra loro ogni mese, senza contare le risse per il mangiare e per i posti migliori per dormire
Quella notte scoppiò una lite, nella valle, andò avanti per ore e quando venne mattina la neve era rossa del sangue di Karkus e la sua testa era in fondo al lago.
C’era un nuovo Gurg, Golgomath.
Uno dei più grossi, coi capelli e denti neri, una collana di ossa, alcune che sembravano umane. Hagrid non nutriva molte speranze, non era sembrato interessato a starli a sentire i giorni precedenti, ma dovevano provarci.
Golgomarth se ne stava seduto sull’elmo che avevano regalato a Karkus e li guardava male. Hagrid gli porse una grande pelle di drago, ripetendo la frase che aveva detto al primo Gurg, ma questo non lo lascia nemmeno finire che Hagrid si ritrovò appeso per i piedi. Due suoi amici lo avevano preso.
Olympe lo salva, grazie alla magia, ma così erano nei guai e dovettero scappare. Non potevano più tornare in quel campo, Golgomarth li avrebbe fatto uccidere.
Arrivano i Mangiamorte
Decisero di non arrendersi ancora, passano un paio di giorni al riparo nella caverna a guardare verso la vallata dove si trovavano i giganti.
Scoprirono che Golgomath non ce l’aveva con tutti i maghi, solo con loro. Un paio di Mangiamorte andavano a trovarlo tutti i giorni e gli portavano dei regali.
Hagrid è sicuro che siano Mangiamorte perché ha riconosciuto Macnair, il boia che doveva giustiziare Fierobecco.
Hagrid e Olympe rifletterono e pensano che solo perché Golgomarth preferiva Tu-Sai-Chi, non era detto che anche gli altri la pensassero allo stesso modo. Dovevano poter decidere tutti i giganti che non lo avevano voluto come Gurg.
Era facile capire quali fossero, perché se ne stavano lontani da Golgomarth, riparati nelle caverne circostanti, come loro. Decisero si controllare le altre caverne di notte, per vedere se potevano convincere qualcuno.
Dovevano stare attenti ai Mangiamorte, però. Ormai dovevano sapere che si trovavano lì, Golgomarth doveva averglielo detto e di notte erano sicuramente in giro a dar loro la caccia.
La terza notte, dopo la morte di Karkus si avventurano nella valle per perlustrare le caverne, finalmente trovarono dei giganti stipati in una grotta, feriti. La banda di Golgomath li aveva pestati fino a farli svenire e appena si erano ripresi erano strisciati a nascondersi.
Hagrid e Olympe riuscirono a convincerne sei o sette, ma gli alleati di Golgomath iniziarono ad attaccare le caverne e i sopravvissuti non vollero più avere niente a che fare con loro. Nonostante questo, Hagrid spera che quando arriverà il momento, si ricorderanno che Silente è stato buono.
Hermione chiese titubante se Hagrid avesse avuto notizie di sua madre Fridwulfa. Hagrid dice di sì, è morta anni prima. Elude in fretta la domanda, dicendo che dopotutto non era una gran madre. Poi sentono qualcuno avvicinarsi alla capanna e si nascondono sotto il mantello.
E ora sapete anche voi che fine ha fatto Hagrid per i primi mesi del sesto anno di Harry, Ron ed Hermione.
Se non le avete ancora finite, potete tornare a leggere le curiosità da qui.
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