Recensione film: The Circle
The circle, l’adattamento cinematografico del romanzo Il cerchio
di Dave Eggers, è uscito ad aprile del 2017, è stato scritto e diretto da James Ponsoldt, regista anche di The Spectacular Now, non sono entusiasta di questi suoi due lavori, ma ne parlerò dopo.
Tra gli attori coinvolti troviamo Emma Watson, nei panni della protagonista Mae Holland, e Tom Hanks che interpreta Bailey, il boss di The Circle e capo di Mae.
Trama
Mae Holland, grazie alla sua amica Annie, trova un lavoro nella più grande e importante azienda di telecomunicazioni, The Circle.
The Circle ha permesso alle persone di avere un account unico e omogeneo, con il quale si riesce a gestire quasi qualsiasi cosa. Mae scopre presto che impegnarsi nel lavoro non basta, in The Circle bisogna essere presenti e attivi anche sul social aziendale, partecipare agli eventi e condividere il più possibile con gli altri. Si è venuta a creare una vera e propria società all’interno del campus che coinvolge la vita delle persone al cento per cento.
Il fondatore di The Circle, Bailey, ha creato delle telecamere che si possono installare ovunque e con le quali si può tenere sotto controllo qualsiasi cosa. Dopo un incidente, nel quale viene salvata proprio grazie a queste telecamere, Mae decide di mettere tutta la sua vita online, senza nascondere più nulla, incarnando appieno lo spirito di The Circle e diventando così il volto di questa piattaforma.
Commenti e Critiche
L’idea di questo film mi piace moltissimo. Dieci anni fa c’erano film apocalittici sull’avvento dei robot che ci avrebbero sterminato, adesso siamo passati ai social network che eliminano completamente la privacy, immolandosi per un mondo trasparente, senza più menzogne e segreti. Ovviamente sarebbe andata così. Era un passaggio ovvio, ma lo trovo molto interessante.
Tuttavia il film non mi ha fatto impazzire, anzi sono rimasta abbastanza delusa. In realtà fino alla fine mi stava piacendo, il problema è che poi è finito… senza una vera e propria conclusione, secondo me. Nel senso che tu pensi che stia andando in una determinata direzione e poi… finisce. Senza arrivare da nessuna parte.
Non ho ancora letto il romanzo, quindi non ho idea di come cambi, ma credo che questo finale “tagliato” sia dovuto più che a dei cambiamenti veri e propri, a dei tagli nel mezzo della trama. Credo, o meglio spero, che ci siano dei pezzi mal fatti, molto tirati via e che se fossero stati realizzati in maniera migliore, non si avrebbe questa sensazione di non-finale.
Ci sono dei rapporti tra la protagonista e altri personaggi, tra cui la sua amica Annie e il creatore del social network che The Circle usa, che sono solo abbozzati, non vengono approfonditi e quindi arriva la fine e tu non riesci a capire perché sia successo quello che è successo e ti sembra che manchi qualcosa.
Prima ho citato The spectacular now perché guardandolo ho avuto la stessa sensazione, anche se The circle è migliore. Forse è questo regista che ha un modo particolare di fare che io non capisco e che a me non piace.
In conclusione
Insomma, per tirare un po’ le file, avevano molto su cui lavorare, questo film aveva molto potenziale e degli attori di una certa stoffa, ma non è riuscito molto bene. È abbozzato e inconcludente e non è riuscito a risultare di un certo livello. Magari affrontando il romanzo cambierò idea.
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A presto, Alle.