Il solstizio dell’anima – Melissa Corbi
Il solstizio dell’anima è una raccolta di poesie di Melissa Corbi, pubblicata nel 2016.
Melissa Corbi è una giovane scrittrice nata a Frosinone, ma su internet è conosciuta con lo pseudonimo di Lilith Hendrix.
Commenti e Critiche
Questa, come potete immaginare, è una recensione un po’ speciale. Solitamente mi occupo di romanzi, con i quali mi sento un po’ più a casa e quindi a mio agio. Invece con Il giudizio dell’anima entriamo nel mondo della poesia.
Non sono mai stata un’amante di questo genere, tendenzialmente perché richiederebbero uno sforzo che io non ho voglia di fare… sono pigra, lo so.
Tuttavia, questa raccolta è speciale perché ho visto la pagina di Lilith e l’ho trovata affine al mio io, sebbene non si noti da fuori. Per cui ho voluto sforzarmi e dargli un’opportunità.
Innanzitutto ho trovato interessante il fatto che sia una storia raccontata attraverso le poesie che si susseguono e che si delinei pian piano, un verso dopo l’altro. Si iniziano a mettere insieme i pezzi come un puzzle, prima i contorni, poi si riempiono gli spazi mancanti.
Un’altra cosa piuttosto particolare è che nonostante a scrivere sia una ragazza di poco più di vent’anni, le sue poesie sono ambientate nell’88, ancora prima che lei nascesse. Inoltre il narratore, se così si può dire, è un uomo.
Non sono stata di certo l’unica a chiedersi come mai queste scelte e ho potuto rivolgere la mia domanda direttamente a Melissa.
Lei mi ha risposto che ha scelto questo anno in particolare, cito la sua mail: “perché è un anno in cui non ho vissuto. Mi piace ambientare le mie storie/poesie in anni (e luoghi) dove non sono stata. Dopo tutto scrivere è anche un modo per viaggiare, per andare oltre la realtà.”
Aggiunge, inoltre, che le sarebbe piaciuto vivere negli anni Ottanta e li ha usati in questa raccolta per immaginare come possa essere la vita senza le innumerevoli tecnologie da cui siamo circondati in questi anni.
Tornando a questa mia “recensione”, ho apprezzato particolarmente questa storia, raccontata in maniera così diversa rispetto a ciò a cui sono abituata, che rimane solamente abbozzata, perché si tratta di versi di quattordici poesie. Riesce lo stesso a trasportarti in quello che ha vissuto il personaggio, nonostante sia solo un accenno alla sua storia.
In conclusione
Nonostante non sia un’amante delle poesie, quest’opera mi è piaciuta. Ho notato anche dei contro, però, e direi che sia normale così.
Le poesie non mi sono sembrate finemente elaborate, in alcuni punti non mi è sembrato che le parole fossero ricercate.
I versi sono semplici, non mi è sembrato di trovare grandi figure retoriche o le altre cose per cui ti rompono le scatole nelle ore di Italiano alle superiori.
C’è da sottolineare, però, che proprio questa semplicità permette di comprendere meglio la situazione.
Quindi credo che ci sia ampio margine di miglioramento per quest’autrice così giovane, che sicuramente ha già fatto molta strada.
Il mio giudizio, come ho già detto, non è quello di un esperto e c’è anche la possibilità che io non ci abbia capito niente.
Se volete dare un’occhiata a questa raccolta la potete trovare su amazon: Il solstizio dell’anima; Melissa Corbi.
Per ora è tutto, io vi saluto e, mi raccomando, se volete rimanere aggiornati, oppure semplicemente aiutarmi, andate a mettere un mi piace alla pagina Facebook, seguitemi su Instagram o sugli altri social che trovate sulla destra (o in alto), condividete e commentate.
A presto, Alle.

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