Cinquanta Sfumature di Nero

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Introduzione

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Il secondo romanzo di E L James, Cinquanta sfumature di Nero , è diventato finalmente un film, poco più di un anno dopo l’uscita del primo. L’anno scorso avevo detto che secondo me non l’avrebbero mai fatto, ma ero piccola ed ingenua, era ovvio sarebbe arrivato prima o poi, visto il numero esorbitante di persone che sarebbe andato a guardarlo. Difatti Cinquanta Sfumature di Nero è uscito il 9 gennaio 2017.
Prodotto dall’Universal Pictures e diretto da James Foley, invece che da Sam Taylor-Johnson, direttore di Cinquanta sfumature di grigio. I due protagonisti sono interpretati, come nel primo, ovviamente, da Dakota Johnson, nei panni di Anastasia Steele, e Jamie Dornan, l’amato Christian Grey.

Se vi siete persi la recensione del primo capitolo vi lascio qui il link: Cinquanta Sfumature di Grigio

Commenti e Critiche

Ho pensato di fare un “Dal libro al film”, ma non avrebbe senso mettersi a sottolineare le differenze, ce ne sono abbastanza, in realtà, ma tanto il punto rimane lo stesso, quindi eviterò questo lavoro massacrante. Per leggere il libro, tra l’altro, ci vuole davvero poco, non è assolutamente niente di così impegnativo, è proprio un livello base, per tutti, niente di difficile e per circa trecento pagine leggerete solo di sesso, quindi se vi interessa la trama, si possono anche saltare.

anastasia-steele-christian-greyQui rischio seriamente di ripetere quello che avevo scritto nella prima recensione e quello che scriverò quando uscirà l’ultimo film, ma visto che in un anno il mio modo di pensare e scrivere è cambiato, e cambierà, vi esporrò tutto ciò che mi è saltato in testa guardando il film.

Iniziamo dal dire che dalla fine del primo film e l’inizio di questo, quando le regala i fiori, sono passati una cosa come tre giorni, quando invece sembra che non si vedano da mesi, che hanno avuto il tempo per riflettere, pensare ai loro sentimenti e a quello che volevano (soprattutto Christian) dalla vita. Invece no, una settimana al massimo, quando c’è la mostra fotografico, e lui sa già che vuole rinunciare a tutto per lei.

Tra le domande che mi sono posta di più c’è sicuramente: “Ma Ana soffre per caso di perita di memoria a breve termine o disturbo dell’attenzione?”, ogni volta che lei si arrabbia, per una motivazione ad dir poco giustificata, per il comportamento da maniaco del controllo di Christian, lui cambia argomento ed è come se Ana si dimentichi completamente di essere arrabbiata e poi le torna in mente molte scene dopo. Ma in ogni caso, un paio di battute e si risolve tutto, a favore di Christian.
Infatti lei non lo cambia, si adatta a lui, semplicemente lui la porta “dalla sua parte” in modo talmente graduale che può sembrare che sia Ana a comandare, quando non è così.

Poi delle domande idiote, vorrei ricordare che nel primo film Anastasia era andata a cercare cosa fosse il bondage e i vari annessi, e qui gli chiede una cosa del tipo: “Ti eccitavi al dolore che infliggevi?”
Capisco che nessuna domanda sia mai scontata ed è sempre meglio chiedere in caso di di dubbio, però perché credeva che lo facesse, per esercitarsi nel nodo scorsoio?

film-2017-cinquanta sfumatureOltre ai problemi di memoria, Anastasia deve avere anche qualche problemi di personalità, perché ha rotto tanto le scatole per non essere la sottomessa di turno, e poi quando Christian arriva all’aperitivo al quale Ana è col suo capo e si presenta con: “Sono il suo fidanzato”, e subito dopo la porta via, nemmeno fosse la figlia di cinque anni, lei non dice praticamente nulla e lo segue.
Ma il film è pieno di questi momenti deliziosi, come quando Anastasia deve andare in viaggio di lavoro col suo capo e Christian le dice di no, lei non ci sta, ma nel giro di due minuti acconsente a non andare e a visitare New York con Christian.
Più avanti, per motivi che vedremo fra poco, lei rischia di non avere più un lavoro e discutono perché vuole continuare a lavorare e gli dice, le parole esatte non me le ricordo, ma è qualcosa di simile a: “Vuoi tenermi rinchiusa nel tuo attico?”. Anastasia si sta riferendo al fatto di non farla più lavorare e Christian se ne esce fuori con una proposta di convivenza, che lei accetta, come se si fosse dimenticata quale fosse il punto!

Tornando al capo di Anastasia (Jack Hyde): Christian non vuole che lei vada via con lui perché: “Vuole quello che è mio”, ovviamente con tutte le occhiate che le ha tirato dall’inizio del film, noi spettatori sappiamo che è così, ma Christian lo ha visto sì e no due volte, quindi il suo comportamento è inizialmente ingiustificato. Ed è altrettanto ovvio che Jack debba alzare le mani su Anastasia, dando ragione a Christian, perché se no lui non potrebbe essere l’eroe della nostra storia, ma soltanto un uomo possessivo e paranoico.
Dopo questo episodio Christian fa licenziare Jack e così Anastasia prende il suo posto (temporaneamente).
Bello il messaggio che per ottenere le cose bisogna sempre far intervenire il fidanzato pieno di soldi e con le mani in pasta dappertutto. Senza contare il discorso molto incoraggiante che Jack aveva fatto ad Anastasia, della serie, perché scopare con un uomo ricco che ti può far avere solo tutti i soldi che vuoi, quando potresti venire a letto con me e fare carriera. Incoraggiante.

Cinquanta sfumature di grigio è finito con Anastasia che se ne va incazzata, dopo aver detto a Christian di farle vedere il peggio e dopo che lui le ha dato dieci sculacciate, e una ventina di minuti dall’inizio di Cinquanta sfumature di nero, lei gli chiede di rifarlo. Poi in una scena mentre stanno cucinando lei gli si strofina addosso in continuazione, ma poi, quando lui le dice che se vuole può averlo, lo rifiuta dicendo che vuole andarci piano. Gli dice che non vuole più cose sadiche, ma poi va di sua spontanea volontà nella stanza rossa e inizia a scuriosare tra i vari oggetti e poi vuole usarli.
Per favore, te lo chiedo in ginocchio, Anastasia fai pace con te stessa, nessuno ti giudica!

Potrei lamentarmi di altri milioni di cose, come il fatto che lei venga appena lui la tocchi, o la facilità con cui infila e si sfila oggetti in vagina, o ancora di quanti pochi preliminari le servano, che se ci provi nella realtà il novanta per cento delle volte ci rimani. Ma non lo farò, perché c’è una cosa che veramente mi ha dato fastidio. Mi ha dato fastidio nel primo, ma mi da ancora più fastidio qui, perché è un messaggio assolutamente sbagliato, allo stesso livello di: se sei una donna devi scoparti per forza qualcuno per ottenere qualcosa.
Christian dice una cosa di questo genere: “Non sono un dominatore, sono un sadico. Mi piace veder soffrire le donne che assomigliano a te (Anastasia)”, che somigliano a sua madre. Quindi lui tratta i suoi gusti a livello sessuale come se fossero un problema dovuto al trauma che ha vissuto da bambino quando sua madre è morta di overdose e lui è rimasto per tre giorni con lei.
Trovo tutto questo sbagliato, o meglio, ci sono miliardi di persone al mondo, quindi ci saranno persone che rientrano in questa casistica, ma è sbagliato, credo, farlo passare come se deve essere per forza un problema. Come se tutte le persone che praticano sesso sadomaso debbano avere per forza dei problemi da risolvere. Non è così, possono essere solamente gusti, possono piacere o meno, si possono condividere o meno.
Il punto è che Christian li vuole risolvere per avere Anastasia, ma non c’è niente da risolvere e per stare con lei. Se ne parla, davvero, come se fosse una malattia che bisogna curare, quando invece non è così. Il discorso che fa Christian avrebbe senso se, al posto di “lavorarci”, semplicemente avesse parlato di accantonare quei desideri perché riteneva più importante stare con Anastasia, che non vuole fare certe cose. È normale in una relazione cercare dei compromessi, perché tutte le persone sono diverse e vogliono cose diverse, anche se simili, quindi quello che fanno loro, in realtà, non è niente di speciale, semplicemente quello che fanno tutte le persone ogni giorno della loro vita.

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Sia i romanzi che i film mi hanno lasciata assolutamente basita, per le motivazioni che ho appena detto, in più dovrebbero essere hard, spinti, dal carattere erotico e sensuale, vietati ai ragazzi di quattordici anni e negli Stati Uniti, addirittura vietato fino ai diciotto. Poi lo guardi e il massimo di nudo che si vede è un sedere e un capezzolo, o qualche sex toy. Altri film o telefilm, che trattano di tutt’altro, hanno scene molto più spinte!
Rispetto ai libri, si sono concentrati di più sulla trama, il problema è che è inutile, banale e senza troppo senso. Anche se in Cinquanta sfumature di nero, rispetto al primo, mi è sembrato che le riprese siano migliorate, quindi dai qualcosa di positivo c’è stato.

Per questa recensione è tutto,
A.

 

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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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