Maze Runner – La Saga; James Dashner

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Premessa

Stavo aspettando a far uscire, e purtroppo anche a scrivere, l’articolo su The Maze Runner – La rivelazione perché il film sarebbe dovuto uscire in questo periodo, per un contrattempo, però, è stato rimandato, da quel che so, al 2018. All’epoca pensavo, tra l’altro, visto che ero assolutamente disinformata, che quello fosse l’ultimo libro.
So che ho già scritto due articoli sui primi titoli di questa saga, però, essendo passato un anno intero, essendo cambiato il mio modo di approcciarmi a questo tipo di recensione e non avendo idea di quanti film ancora faranno e, soprattutto, come li faranno, per ora scriverò i miei pareri sull’intera saga e quando uscirà il terzo film deciderò se riportarvi il piccolo riassuntino dell’intero romanzo, come avevo fatto per i primi due titoli.

Se volete leggere le prime recensioni e le differenze coi primi film cliccate qui:
Dal libro al film: Maze Runner – Il Labirinto
Dal libro al film: Maze Runner – La Fuga
Recensione film: La Rivelazione
Dal libro al film: Maze Runner – La Rivelazione
Curiosità: Maze Runner – La Rivelazione

Se, invece volete guardare i video su questa saga, li potete trovare qui:
Il Labirinto
La Fuga
La Rivelazione
La Mutazione
Il Codice

Introduzione

La saga di Maze Runner, scritta da James Dashner, comprende cinque libri, i primi che formano la trilogia principale mentre gli ultimi due usciti sono prequel. Si tratta di una serie di romanzi fantascientifici, distopici; il primo libro Maze Runner – Il Labirinto, è uscito nel 2009 ed è diventato un film nel 2014, Maze Runner – La fuga, uscito nel 2010, è stato riproposto al cinema nel 2015, in un imbarazzante miscuglio di avvenimenti senza senso, presi anche dal terzo capitolo, Maze Runner – La Rivelazione, pubblicato nel 2011.
Il primo prequel, Maze Runner – La Mutazione, è uscito nel 2014, in contemporanea al film, mentre per concludere questa saga e mettere tutti i tasselli al proprio posto, i lettori hanno dovuto aspettare fino alla fine dell’anno scorso, infatti Maze Runner – Il Codice, è uscito solamente nel settembre del 2016.

Come potete vedere dall’immagine iniziale, i titoli originali delle opere sono molto più anticipatori rispetto a quello che accadrà durante la storia, mentre in italiano perdono un po’ di significato o di capacità predittiva, soprattutto, anzi tutti tranne il primo, al quale è solo stato aggiunto, in italiano, Il Labirinto (The Maze Runner, vuol dire “il corridore del labirinto, ma visto che molti non avrebbero capito, me compresa, probabilmente hanno aggiunto quel sottotilolo, mantenendo per tutti gli altri libri il titolo principale di Maze Runner. Per quando riguarda tutti gli altri: La Fuga era in origine The Scorch Trials, letteralmente “le prove bruciate”, The Death Cure, più o meno (perdonate la mia ignoranza) “la cura di morte” è stato cambiato con La Rivelazione, benché quel libro riveli ben poco, in realtà; La Mutazione era più significativamente The Kill Order, mentre l’ultimo, tradotto con Il Codice, era The Fever Code, il mio scarso livello di inglese mi permette di avere solo una vaga idea del perché si chiami così, purtroppo.

Trama

Il labirinto

Thomas si ritrova in un posto sconosciuto abitato da ragazzi di al massimo sedici anni, come lui.

Non si ricorda niente, i ragazzi gli mostrano il posto, che scopre chiamarsi la Radura, gli raccontano che anche loro all’inizio non ricordavano neanche il loro nome, ma in un paio di giorni almeno quello gli sarebbe tornato in mente.

Il gruppo, che si era rinominato, i Radurai, si sono organizzati, dividendosi i compiti, per far funzionare al meglio la loro casa, infatti lì avevano campi, animali da allevare e, anche se non sapevano come, acqua corrente.

Ogni mese inoltre, da una specie di ascensore, chiamato la Scatola, arrivano dei rifornimenti e alcune delle cose che loro hanno richiesto, insieme ad un nuovo ragazzo, come Thomas.


La fuga

Thomas e gli altri Radurai scoprono presto che non sono affatto riusciti a scappare, ma che si tratta semplicemente di un’altra prova ideata per loro dalla C.A.T.T.I.V.O.

Thomas si accorge che Teresa è sparita, ma nella sua stanza c’è un altro ragazzo, Aris, che dice di appartenere al Gruppo B, di cui non avevano mai sentito parlare prima di allora.

Un uomo, Janson, spiega loro che stanno cercando di creare una cianografia, che porterà allo sviluppo di una cura, che loro sono tutti infetti e che dovranno attraversare un Pass Verticale, che li porterà sul luogo della seconda prova.

Arrivati lì dovranno attraversare la Zona Bruciata, percorrendo centocinquanta chilometri verso le montagne a nord, dove troveranno un “porto sicuro”, in cui verranno guariti.

Se non ce la faranno moriranno.


La rivelazione

Thomas viene isolato in una stanza per giorni, scopre, dopo essere stato liberato che si trattava dell’ultima variabile degli esperimenti della C.A.T.T.I.V.O.

Le prove sono finite, viene detto loro che non tutti sono immuni all’Eruzione, Newt scopre così di essere malato.

Sia il Gruppo A che il Gruppo B possono scegliere se farsi togliere il filtro della memoria, che ha cancellato loro i ricordi, prima di entrare nei Labirinti, oppure tenerlo.

Molti, tra cui Minho, Newt e lo stesso Thomas, non vogliono sottoporsi a nessun intervento per paura di quello che possano fargli in realtà.

Al contrario altri, tra cui Teresa, si fidano.

Scoprono che li hanno presi in giro per l’ennesima volta, la C.A.T.T.I.V.O. non gli aveva dato veramente la possibilità di scegliere, stufi di essere trattati come cavie decidono di scappare,.

L’allarme si scatta, non capiscono cosa stia succedendo, ma sanno che devono andare via di lì, nel trambusto generale, però, non riescono a trovare quelli che si sono fatti operare.

La mutazione

Ci troviamo tredici anni prima rispetto alla storia di Thomas e dei Radurai, un anno dopo che le eruzioni solari hanno devastato la terra.

Mark e la sua amica Trina sono riusciti a sopravvivere grazie ad un ex soldato di nome Alec e a Lana, un’infermiera dell’esercito; adesso vivevano insieme sui monti Appalachi, dove avevano costruito un piccolo villaggio con gli altri rifugiati.

Quella mattina Mark, Trina, Lana e Alec, insieme ad altre persone, devono partire per costruire un’altra base, poco distante, però si sente un rumore di aereo e delle Berghe compaiono dal nulla e degli uomini iniziano a sparare dei dardi che uccidono la gente all’istante.

Alec e Mark riescono a salire su una Berga e a mettere fuori gioco l’esiguo equipaggio, ma il pilota cerca di far schiantare la nave, per nascondere le informazioni.

La Berga si schianta a qualche chilometro dal villaggio, ma fortunatamente rimangono illesi, Mark nella stiva ha trovato i contenitori dei dardi, sui quali c’erano scritte le parole “virus” e “altamente contagioso”.

Alec, invece ha trovato un tablet che segna tutti i voli fatti dal velivolo, e notano che tutti i tragitti portano allo stesso punto.

Decidono di andare lì per capire cosa stia succedendo, ma prima vogliono tornare a vedere se i loro amici stiano bene.


Il codice

Siamo negli edifici della C.A.T.T.I.V.O., qualche anno prima dell’inizio delle prove del Labirinto, Thomas è appena arrivato lì, lo tengono isolato da tutti gli altri e la sua vita è scandita da esami medici e corsi.

Passano molti anni, i Labirinti iniziano ad essere costruiti, Teresa e Thomas fanno amicizia e insieme iniziano a lavorare per il progetto per le prove.

Thomas e Teresa, una notte, vengono svegliati da qualcuno che bussa alle porte delle loro camere, è Newt che li porta a conoscere anche Alby e Minho, così inizia tra loro un’amicizia clandestina, anche se sono perfettamente consapevoli che la C.A.T.T.I.V.O. li tiene d’occhio costantemente.

Thomas non è convinto dei metodi duri e freddi che la C.A.T.T.I.V.O. ha usato con loro, ma il compito che hanno, trovare una cura per evitare l’estinzione dell’umanità, è troppo grande e importante per potersi tirare indietro nonostante tutto, così continua a eseguire i loro ordini e a farsi usare come cavia.

Pian piano Teresa e Thomas imparano a parlare telepaticamente, vengono informati dell’esistenza di Aris e Rachel, le loro controparti del Gruppo B, e arriva il momento dell’inserimento dei soggetti nei Labirinti, così Thomas deve salutare i subito i suoi amici, che fanno parte del primo gruppo, rimane con lui solo Chuck, che aveva conosciuto nel frattempo e che spesso gli fa compagnia quando Teresa è impegnata a lavorare.

Vi lascio anche i link degli altri libri usciti successivamente:

-Il Palazzo degli Spaccati (2020): Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo

-Il Veliero del Labirinto (2021): Amazon, Feltrinelli, Mondadori, Ibs, Il Libraccio, Kobo

Commenti e Critiche

La narrazione è dal punto di vista di Thomas, per forza in prima persona, quindi, tranne alcuni prologhi o epiloghi, in cui possiamo vedere qualche retroscena su un altro personaggio, oppure delle mail al gruppo della C.A.T.T.I.V.O., principalmente della Cancelliera Paige.
È scritto in modo scorrevole e semplice e, a parte qualche pezzo che ho trovato noioso per motivi di vario genere, la lettura procede tranquillamente. Soprattutto negli ultimi due, ma anche in generale, però, alla fine di un romanzo, non ho sentito la smania di incominciare subito quello successivo.

L’intera saga, devo dire, che non mi è dispiaciuta, ma non mi ha nemmeno fatto impazzire, di certo non si può paragonare ad Hunger Games. Considerando, invece Divergent (sì, prendo questi due perché ce l’hanno stampato sulla copertina, per cui il paragone è d’obbligo), devo dire che preferisco quest’ultimo a Maze Runner, per il semplice motivo che, considerando l’intera serie, Divergent rimane più interessante, si tratta sempre dello stesso tema, però in tutti e tre i libri, rimani comunque a scoprire la società che è stata creata, mentre dopo Il Labirinto, si perde un po’ questa curiosità per un mondo diverso, l’universo distopico non c’è più e rimaniamo solo col post apocalittico e degli scienziati completamente fuori di testa. Ho trovato anche la parte scientifica migliore e più realistica in Divergent (non dovrei nemmeno dirlo, ma ovviamente parlo dei romanzi, non dei film).

Una cosa che James Dashner sa fare, però, è descrivere la follia, in questi libri ho trovato tra le scene più inquietanti e da fuori di testa che mi siano mai capitate, benché la lettura sia comunque abbastanza lenta, rispetto ai film, quindi è più difficile fare delle scene inaspettate e paurose, lui ci riesce magnificamente. Al cinema quelle scene sarebbero state stupende e da far venire un infarto anche alla più sana e alla più coraggiosa delle persone, ma purtroppo non le vedremo mai, perché le persone impazzite sono state trasformate in zombie alla Io Sono Leggenda, quindi niente, non ci saranno e basta, me ne dovrò fare una ragione.

A chi piace il genere, però, anche se non è tra i migliori che mi sono capitati, lo consiglio, con calma, magari, prima ci sono altri titoli ai quali dare la precedenza. E se siete spaventati dal numero dei volumi, secondo me si vive bene anche accontentandosi della trilogia, lasciando gli ultimi due da parte per il futuro, oppure, se la vostra curiosità è a zero, non aprendoli proprio mai.
La Mutazione Il Codice, infatti, non li ho trovati proprio necessari. Il secondo, effettivamente, soddisfa qualche domandina che rimaneva dagli altri e aggiunge qualcosina di interessante sui personaggi, sugli esperimenti e così via, e proprio nell’ultima pagina risponde al quesito che tutti si saranno fatti, credo, su Teresa; a parte questi dettagli, la trilogia principale non lasciava delle vere questioni in sospeso, secondo me, quindi può bastare.
Per quanto riguarda La Mutazione, invece, l’ho trovato assolutamente inutile, soprattutto perché si poteva risolvere con un paio di capitoli in più ne Il Codice, o ne La Rivelazione, nei quali avrebbero raccontato a grandi linee che cos’era successo quando c’erano state le eruzioni solari e un anno dopo quando il virus era stato diffuso, quello che veniamo a sapere non necessitava certo di un volume a parte. La Mutazione, in realtà è stato fatto solo per un motivo, credo, ovvero cercare di far capire meglio un determinato personaggio principale e le sue scelte, ora non vorrei spoilerare l’unica cosa interessante di quel libro, quindi non aggiungo altro. Difatti, al contrario di tutti gli altri, è per metà, se non di più, non sto scherzando purtroppo, mandato avanti da combattimenti! Si susseguono capitoli interi in cui il protagonista si batte con qualcuno, sono impazzita per arrivare alla fine, avrei fatto prima a guardare Dragon Ball, a momenti, quindi potete immaginare.

Cercando di mettere un finale, sono davvero curiosa e preoccupata di vedere gli altri film, sono davvero imbarazzata per chi ha creato quelle trame e per chi ha dato l’ok, e provo un po’ di rabbia verso James Dashner, per aver permesso tutto ciò. Non vedo l’ora di commentarli qui.

Ci vediamo alla prossima recensione,
Alle.

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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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2 commenti

  1. Ho trovato tutta la serie Maze Runner molto appassionante, soprattutto un continuo di tensione e mistero che non scade mai nel banale. Tutto è una prova, una variabile analizzata e ogni volta che si risolve un pezzo del mistero c’è n’è uno più grande da affrontare. Il primo film era abbastanza fedele al libro. Il secondo se ne discosta perdendo senso in alcuni punti. Sono però curiosa di vedere il terzo.

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    • Infatti nel secondo film hanno cambiato completamente la trama e purtroppo spesso no segue nemmeno un filo logico… però La Rivelazione, dal trailer, sembra più promettente.
      Domani andrò a vederlo finalmente e nei prossimi giorni uscirà la recensione.
      Speriamo che sia un degno finale!

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