Cenerentola (2015)

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Introduzione

cenerentola-2015-incontro-col-principerIn questi anni sono usciti molti remake in live-action dei classici Disney, oggi parleremo di Cenerentola uscito nel lontano 1950, e riadattato nel 2015, diretto da Kennet Branagh. Nel ruolo della protagonista, invece troviamo Lily James, come Ella, e Richard Madden interpreta il principe Kit.

Trama

Davvero devo scrivere la storia Cenerentola? A parte che qui si chiama Ella e che il padre muore quando lei è già grande, invece che una bambina, direi che la trama la conosciamo tutti: una giovane e gentile ragazza viene bistrattata dalla matrigna e dalle sorellastre, finché il principe non si innamora di lei e la sposa, e vissero felici e contenti.

Commenti e Critiche

Sono molto emozionata di scrivere questa recensione, Cenerentola è stato il film che mi ha fatto venire l’idea di aprire questo blog, insieme a The Maze Runner, ovviamente!

cenerentola-cenerella-faccendeLa prima volta che l’ho guardato, sono stata costretta, non sono una gran fan di questa fiaba, e guardando la versione del 2015 ho pensato subito che avessero cercato di rendere la trama un po’ più femminista, riuscendo semplicemente a rendere la protagonista più stupida. Da un certo punto di vista è effettivamente così, e dopo vi spiegherò perché, ma la seconda visione (che ho fatto solo perché volevo scrivere questa recensione, sia chiaro) mi ha fatto addolcire un pochino il primo giudizio, poco, non riguarderò questo film mai più.

Farò spoiler, se no dovrei trattenermi e sarebbe tutto più complicato, poi, dai, il film ormai ha due anni, lo avrete già visto se vi fosse interessato.

Ho due ipotesi per spiegare i cambiamenti, davvero poco sensati, che separano questa versione da quella del 1950.
La prima, come ho detto prima, è che hanno voluto rendere la protagonista più “femminista”, nel senso che la volevano rendere un po’ più padrona del proprio destino, più forte e quindi più somigliante all’immagine di donna che c’è, o che ci dovrebbe essere, oggi, il problema è che questo cozza con la trama di tutta la storia.
La seconda ipotesi è che hanno voluto dare più spazio al rapporto con  i genitori, infatti nelle prime scene vediamo Ella con sua madre, che muore poco dopo, comunque quando lei è piccola, Ella cresce col padre che si risposa solo dopo alcuni anni. Al contrario di quanto succede nel cartone, quindi quando entrano in scena la matrigna e le sorellastre, Ella è già grande (dalle mie ricerche su internet, aveva 19 anni).

Il fatto che Ella sia già grande quando suo padre muore e la lasci da sola con le sorellastre e la matrigna è il fattore che rende la maggior parte delle vicissitudini successive estremamente fastidiose. Nel cartone originale la spiegazione della sottomissione di Cenerentola stava appunto nel fatto che lei era solo una bambina, e considerando quanto sia antica questa fiaba, doveva ubbidire alla matrigna e crescendo è diventato per lei normale il modo in cui viveva.
Invece se è già praticamente adulta non ha per niente senso che si faccia mettere i piedi in testa in questo modo. Hanno tentato di risolvere questo problema tramite una promessa che Ella fa alla madre prima che questa muoia, ovvero di essere sempre coraggiosa e gentile… ma che insegnamento è?  Ci può stare fino ad un certo punto, non ai loro livelli di sicuro.
Ad esempio: nel cartone sappiamo tutti che la stanza di Cenerentola si trova nella torre (perché una casa dovrebbe avere una torre così, me lo sto chiedendo da quando ero piccola), fatto sta che noi non sappiamo da quanto tempo lei sia lì. Al contrario nel film ci finisce perché la matrigna le sta dicendo che lei sue figlie stanno strette nella loro stanza, lei offre di fare cambio con la sua camera perché è più grande, la matrigna le dice che potrebbe andarsene in soffitta, così non avrebbe sentito il loro baccano, e lei dice va bene. Tra l’altro in tutto ciò, suo padre deve ancora morire.
Hanno creato una cerebrolesa! Ma come si fa?!
Nelle scene successive, poi, sembra che Anastasia e Genoveffa condividano ancora la stanza… perché?

Evidentemente l'”essere coraggiosa e gentile” non bastava per spiegare perché Ella si prestasse a tutto quello che le facevano, così hanno aggiunto un’altra cosa: la casa apparteneva alla sua famiglia da generazioni, i suoi genitori l’amavano ed erano felici, quindi lei non vuole abbandonarla. Pensiero nobile, se non fosse per il fatto che appena il principe vuole sposarla, tanti saluti e baci alla preziosa residenza!
Sì è vero, alla fine matrigna, figlie e gatto, levano le tende insieme al Gran Duca, ma questo è solamente un caso. Ella non lo sapeva questo nel momento che ha accettato di sposare il principe.
Se davvero non voleva cedere la sua casa, perché non ha chiesto al principe (ormai Re nel film), di sfrattarle? Perché è gentile? Beh allora poteva chiedere al principe di dar loro un’altra casa, così non le lasciava per strada, ma non erano nella sua casa. E invece no.

Cinque minuti di silenzio per il fatto che non capisca che Kit è il principe, considerando i vestiti che ha indosso, quando si incontrano a cavallo, e il modo in cui lo chiamano gli altri, prima che lui possa fermarli.

Ci sono davvero poche cose che nel cartone mi piacciono e che sono davvero carine e le hanno cambiate.
La prima cosa è che è il Re che vuole dare un ballo, perché suo figlio non si decide a sposarsi e aveva invitato lui stesso qualsiasi ragazza del regno, quindi il problema della nobiltà non sembrava porsi, in più il padre di Cenerentola era un nobile, quindi nessun problema. Qui invece hanno per forza dovuto aggiungere il cliché dell’amore proibito, perché lei non è una principessa, ma si sono innamorati all’istante… Capisco che volevano dare un po’ di pathos, però, il Re del cartone faceva morire dal ridere, sarebbe stato fantastico anche in un film. Capisco voler cambiare un po’ le cose per renderle interessanti ai giorni nostri, ma se cerchi di farlo togliendo una cosa che non si trova in molte altre storie, sostituendola con la più vista della situazioni, non hai capito proprio niente.

Ma poi, mi hanno completamente rovinato l’infanzia rendendo il Gran Duca cattivo, non li perdonerò mai. Il Re prima di morire aveva combinato a Kit il matrimonio con una principessa, e dopo la sua morte il Gran Duca è disposto a fare carte false per fare in modo che Kit la sposi, ma non ha il minimo interesse personale in questo matrimonio, quindi l’accordo che si ritrova a fare con la matrigna non ha il minimo senso.

Un’altra scena che mi piace nel cartone e l’unica cosa che Cenerentola fa di un po’ più ribelle, è sottolineare alla matrigna che il Proclama per il ballo, dice che tutte le ragazze in età da marito sono invitate, e Lady Tremaine non può ribattere proprio nulla.
Hanno mantenuto questa scena? Cosa ve lo dico a fare? NO, assolutamente no. L’hanno sostituita con Lady Tremaine che dice a Cenerentola che deve andare a far confezionare tre abiti e lei, che evidentemente non sa contare, chiede una cosa del tipo: “Oh, ma uno è per me”. Un’imbecille ingenua! L’hanno resa un’idiota totale, quando non lo era, era semplicemente figlia di un’altra società, che ha senso. Non mi piace come rappresentazione delle donne, ma almeno era realistico, Cenerentola era comunque gentile e intelligente e le cose avevano un SENSO!
In più se è sempre stata gentile e ubbidiente, perché si fa lo stesso il suo abito disubbidendo?

Non sono stata molto d’accordo per la scelta di Helena Bonham Carter (che per chi di voi, come me fa fatica coi nomi, è Bellatrix in Harry Potter o la Regina Rossa in Alice in Wonderland, e molti altri film, ma se non avete mai visto una di queste due cose, vergognatevi!). Stavo dicendo: la prima volta che ho visto il film non mi è piaciuta per niente nei panni di Fata Madrina, però devo ammettere che anche se l’ho sempre vista come cattiva ed è perfetta in quei ruoli, questa versione un po’ pazza di Fata Madrina è fantastica, non ho ben capito perché la facciano comparire vestita da barbona, visto che sa già che Ella è buona e gentile, visto che la osserva, quindi non deve provare proprio nulla, lo sa che si merita il suo aiuto.

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La ricerca della scarpetta perde abbastanza di significato qui, perché intanto Kit ed Ella si sono già incontrati prima del ballo, quindi più o meno sa dove possa abitare e poi l’ha vista bene in faccia, si sono parlati, può anche riconoscerla da solo, volendo.
Almeno non c’è la scena, assolutamente ridicola, della matrigna che fa inciampare il valletto, la scarpetta cade e solo allora la Cenerentola del cartone, pensa bene di tirare fuori l’altra!

Una piccola curiosità, non so se ci avete fatto caso anche voi, ditemi. Il padre di Ella fa il mercante, quindi spesso è in viaggio. L’ultima volta che parte le due sorellastre gli chiedono un regalo prezioso, così lui chiede a sua figlia che cosa voglia, e lei gli chiede semplicemente il primo ramo che tocca una volta arrivato. Se sostituiamo il ramo con una rosa, abbiamo una delle versioni della fiaba La Bella e La Bestia.

Concludendo, potrà sembrare che mi sia lamentata di ogni singolo cambiamento fatto, ma non è così, molti li ho apprezzati, e avrebbero potuto rendere la storia molto più coinvolgente, hanno aggiunto anche un po’ di azione, hanno dato un piccolo background alla matrigna che ci fa capire perché si sia comportata così, ad esempio, e questa aggiunta l’ho apprezzata molto. Hanno aggiunto qualche tematica un po’ più attuale, il problema è che ogni potenzialità che questo film poteva avere è stata ammazzata, a parer mio, dal casino che hanno fatto con tutti quei cambiamenti assolutamente non necessari, perché si poteva benissimo risolvere in altro modo.

Ditemi cosa ne pensate o cosa ne avete pensato voi, visto che si tratta di un film uscito, ormai da un pezzo.

Alle.

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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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