Introduzione
Dal titolo originale The Book of Speculation, siamo arrivati alla versione italiana Un Libro Ti Salverà, di Erika Swyler, anche questa traduzione devo ammettere che ha un senso.
Il suo primo romanzo ha conquistato molte case editrici di oltre venticinque paesi, che hanno lottato duramente per aggiudicarselo. Alla fine è stato pubblicato nel giugno del 2015 dalla St. Martin in USA e della Garzanti in Italia nell’aprile del 2016.
È un esordio grandioso per la Swyler, appena uscito è entrato nella classifica dei libri più venduti.
Trama
Di solito la trama la costruisco io, senza rifarmi a quella “ufficiale”, che non leggo mai tra l’altro, ma stavolta non ce la posso fare da sola e per evitare di confondervi e non trasmettere la vera anima di questo libro, ho deciso di ricorrere al suo aiuto.
Che tra l’altro adesso che la leggo è sbagliata e inesatta, ma come si fa?!
Simon Watson fa il bibliotecario in un minuscolo paesino di Long Island. Ogni giorno, la sua unica compagnia sono il canto rabbioso dell’oceano e i suoi amati libri antichi. Ma Simon non immagina certo che proprio un libro possa riuscire a salvare la vita. Abita da solo in una grande casa, ereditata dai suoi genitori, morti a pochi anni di distanza l’uno dall’altro, lasciando lui e sua sorella Enola a cavarsela da soli. Lei è sempre in viaggio per il mondo, anche se Simon spera che un giorno tornerà. Mentre sale gli scalini del portico, vede sulla soglia di casa uno strano pacco. Dentro c’è un libro, un libro molto vecchio, con le pagine rovinate dall’acqua. Glielo manda un genealogista sconosciuto che, facendo ricerche, si è imbattuto in questo manoscritto risalente al XIX secolo. L’uomo è convinto che all’interno siano nascoste delle verità che riguardano la famiglia di Simon. Il bibliotecario comincia a leggerlo, e si trova immerso nella storia di Amos ed Evangeline, due ragazzi che si sono amati di un amore impossibile due secoli prima. Amos era un ragazzo abbandonato e cresciuto in mezzo alla foresta, tornato alla civiltà grazie a Peabody, il proprietario della carovana di artisti di strada, che lo adotta e lo fa lavorare inizialmente come ragazzo selvaggio. Evangeline, una ragazza bellissima dalla pelle bianca e i lunghi capelli neri, aveva la capacità di stare sott’acqua più di chiunque altro. Proprio come la madre di Simon ha insegnato a fare a lui, e lui, a sua volta ad Enola.
Commenti e Critiche
Non mi sorprende per niente che molte case editrici di tutto il mondo abbiano fatto a gara per accaparrarsi questo titolo.
È un libro che ti cattura e non ti lascia più andare; dal secondo capitolo in poi, l’unica cosa che volevo fare era continuare a leggere e sapere come andava avanti. La storia è intrigante e il continuo passaggio dal presente (con Simon che indaga sul manoscritto), al passato (la storia vissuta in prima persona da Amos ed Evangeline e tutta la carovana), ti spinge a rimanere con loro, io adoro le storie in cui puoi vedere il protagonista che scopre man mano le cose e vederle proprio mentre accadono, quindi questo romanzo è adattissimo ai miei gusti.
Lo stile è molto semplice, quindi non si fa fatica a star dietro alla narrazione, anche questo rende più facile l’immedesimazione.
Ho trovato piuttosto semplice anche fare delle ipotesi, esatte, su che cosa stesse succedendo, probabilmente perché ho già letto un po’ di libri strutturati in questo modo, o forse è proprio fatto apposta, ma poter capire e anticipare gli eventi, personalmente mi ha invogliato ad andare avanti ancora di più, proprio perché volevo sapere subito se avessi ragione o meno e, nel caso, come fosse in realtà.
Persino la copertina è qualcosa di spettacolare e ipnotica.
Mi sto sforzando, ma non riesco a trovare dei difetti a questo libro, forse se proprio devo dire qualcosa, le prime pagine mi hanno lasciata un po’ titubante, ma era dovuto soprattutto al fatto che, non so bene come, l’unico libro il cui protagonista era un maschio e non una femmina, è stato Harry Potter, per cui quando ho capito che il protagonista era un uomo ci ho messo qualche secondo a mandar giù la cosa.
È stato uno di quei libri che leggi tutto d’un fiato, o che vorresti leggere tutto d’un fiato, ma che quando arrivi alla fine sei felice, ma ti viene un nodo in gola e ti rimane addosso un senso di tristezza, perché non vorresti già lasciar andare quel mondo e quei personaggi, ma allo stesso tempo sai che non puoi fare altro e che se ricominciassi da capo, sì, sarebbe bello, ma non come la prima volta. E nella mia vita mi è capitato di leggere solamente quattro libri, compreso questo, che mi lasciassero con questo tipo emozioni così strane e contrastanti.
Che altro dire? Andate subito a comprare Un libro ti salverà e mettetevi a leggerlo!
Ci vediamo alla prossima recensione,
Alle.