Dal libro al film: Io Prima di Te

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Il film è uscito il primo di settembre di quest’anno, tratto dall’omonimo romanzo di Jojo Moyes, Io Prima di Te.
Si tratta di un film drammatico e romantico, in cui vengono affrontati i temi della disabilità, nello specifico della tetraplegia, e della scelta di ricorrere al suicidio assistito.
La Protagonista, Louisa Clark è interpretata da Emilia Clarke, famosa per aver recitato ne Il Trono di Spade, e la sua interpretazione di questo personaggio la trovo fenomenale; mentre Will Traynor è interpretato, con mia immensa felicità, da Sam Claflin, il nostro amato Finnick Odair di Hunger Games

Differenze

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  • La ragazza di Will, nel prologo, nel libro si comporta molto più come una “gattina”, o una ragazza sciocca, nel film è molto più seria e adulta.
  • È il portiere che gli sconsiglia di prendere la moto perché diluvia.
  •  Il padre di Louisa viene licenziato solo verso la metà della storia.
  • Il datore di lavoro da a Lou tre mesi di paga, non uno.
  • La signora Traynor nota lo spacco nella gonna.
  • Lou viene assunta quel giorno, ma incontra Will solo l’indomani, vestita in modo più naturale.
  • Nathan è uno studente, non ha altri pazienti in zona.
  • Quando Will non ha bisogno di niente, all’inizio quindi sempre, Lou ha il compito di pulire la casa.
  • Chiama spesso sua sorella, Treena, nei primi giorni di lavoro, lei le consiglia di diventare sua amica e insiste sul punti che hanno bisogno di quei soldi.
  • Quando fa cadere tutte le fotografie dal mobile, ha un bastone messo in orizzontale sulle gambe, ecco come fa ad arrivarci.(Sì, mi sono chiesta anch’io come abbia fatto a mettersi lì un bastone da passeggio e dove cavolo lo abbia trovato un bastone da passeggio… ma non ci è dato saperlo).
  • Quando parla con Patrick della vacanza e dell’ex ragazza di Will, si trovano in un pub con gli amici di Patrick (nel film sono all’aperto e arrivano dopo), che la guardano male perché mangia cibo spazzatura.
  • La signora Traynor la riempie di domande sul fatto che Will abbia rovesciato tutte le cornici, insinuando che lo avesse lasciato solo per troppo tempo.
  • Passano un po’ di giorni in cui Lou continua a rispondergli a tono quando viene trattata in modo scortese e Will inizia ad invitarla a guardare dei film insieme, quello in francese non è il primo.
  • Lou ha la patente, ma non guida mai, così il giorno in cui deve accompagnarlo in ospedale viene presa dall’ansia e guida abbastanza penosamente.
  • Entra nella stanza in cui stanno visitando Will prima che il dottore abbia finito, perché non trova più nessuno in corridoio, e nota dei lividi violacei sui polsi e delle cicatrici dentellate, ma visto che Nathan si affretta a coprirle, evita di fare domande; così come farà quando Will avrà la febbre.
  • Quando a Will viene la febbre, Lou prova a chiamare il signor Traynor all’interfono, ma non le risponde. Passa Nathan per spiegarle cosa fare, come pulirlo e cambiargli il catetere; la signora Traynor le chiede per messaggio se può rimanere per la notte (non ci rimane di sua spontanea volontà).
    Più tardi chiama Nathan ed è lui che le dice di non chiamare la signora Traynor, perché suo marito esce sempre quando lei si ferma in città.
  • Quando si mettono a parlare lei e Will, Lou si sdraia sul letto di fianco a lui.
  • Will non ha un computer, finché Lou non trova un programma che gli permette di usarlo senza aiuti, così quando ha la febbre non c’è ancora e quindi niente video (orribile).
  • Si addormenta sdraiata accanto a Will e viene svegliata, con imbarazzo, dalla signora Traynor, che vuole sapere il motivo. Quando Lou dice che voleva stare di fianco a Will perché non stava bene, le chiede perché non abbia chiamato suo marito, che compare in quel momento sulla porta, portando gli stessi vestiti del giorno prima, dicendo che la sera prima si era addormentato.
  • La prima volta che escono in giardino lo fanno perché la signora Traynor ha assunto una ditta di pulizie e li caccia di casa.
  • Will ha una sorella di nome Georgina.
    Quando lo ha convinto a tagliarsi la barba e i capelli, prima che potesse finire, arriva sua sorella che gli urla contro dicendo che non può fare una cosa tanto egoista. Lou va in pausa pranzo e quando torna sente lei e la signora Traynor parlare del fatto che vuole andare in Svizzera.
  • La famiglia Traynor non è quella del Mulino Bianco, come il film vuole farla sembrare (Curiosità, qui sotto).
  • Inizialmente i ruoli sono invertiti, il signor Traynor è convinto che Will cambierà idea, mentre la signora Traynor ha accettato, almeno in superficie, che suo figlio vada alla Dignitas, e sa che non cambierà.
  • Will aveva già espresso il suo desiderio di finire la sua vita in modo dignitoso, prima di tentare di suicidarsi.
  • Dopo quella scoperta Lou si sente complice di un crimine, per cui lascia una lettera di dimissioni. La signora Traynor va a casa sua per chiederle spiegazioni, le offre persino un aumento, ma Lou non ne vuole sapere. Camilla Traynor non si arrende e le da il weekend per pensarci su.
  • Quando Treena scopre che ha lasciato il lavoro si arrabbia, così Lou le rinfaccia che vuole che se lo tenga solo perché a lei servono i soldi per l’università e la sbatte fuori dalla sua camera.
    Dopo qualche minuto Treena torna per far pace, così Louisa si decide a raccontarle tutto.
  • Treena non le consiglia di fargli vivere quegli ultimi mesi in modo felice ed emozionante (come io avevo capito guardando il film), ma proprio di provare a fargli cambiare idea.
  • I Traynor propongono a Georgina di andare in vacanza con loro, ma lei, che è sempre stata messa in ombra dal fratello, gli risponde che ha del lavoro e che non può mollare tutto per Will.
  • Né i Traynor, né Georgina, sono entusiasti del piano di Lou.
  • Trovare cosa fare con Will è molto più complicato di quanto sembri, Treena ha fatto delle ricerche, poi anche Lou va in biblioteca per usare un computer e inizia a iscriversi a molti gruppi di paraplegici per avere dei consigli.
  • Usa sempre il computer della biblioteca.
  • Il rapporto tra Treena e Lou è molto più burrascoso, ad esempio, visto che Treena e Thomas si trasferiranno al college, Lou vuole andare nella stanza più grande, che un tempo era la sua, e lasciare lo sgabuzzino; lo dice alla madre, che la trova un’ottima idea, ma quando Treena lo scopre si arrabbia è litigano per l’ennesima volta.
  • Quando arrivano alle corse dei cavalli riescono a sbloccare la carrozzina dal fango, ma quando devono tornare alla macchina, Louisa è costretta a chiedere aiuto ad un gruppo di militari, che erano lì in borghese, ubriachi, e dice loro che Will è stato ferito in guerra.
  • All’entrata ci sono dei tornelli, quindi devono fare tutto il giro per arrivare a quella per disabili.
  • Vicino alle tribune c’era un parcheggio per disabili, ma se ne accorgono quando stanno andando via.
  • Vanno al concerto perché Will le vuole regalare i biglietti che gli ha dato un suo amico che suona lì, ma Louisa li accetta solo a patto che lui l’accompagni.
  • In quel periodo non parla con Treena, così si prova i vestiti a casa di Will per decidere quale sia il più adatto.
  • Il concerto è in un auditorium con le poltroncine, Louisa ha chiamato prima per sapere dove fosse il parcheggio e quali fossero i loro posti.
  • Will, in macchina, è seduto dietro, come al solito. È abbastanza inverosimile che Louisa si sforzi tanto per spostarlo dalla carrozzina al sedile, inutilmente, solo per spostarlo di nuovo all’arrivo.
  • Ogni tanto Louisa si occupa della routine serale di Will, quando Nathan non può.
  • Lou vuole scrivere un biglietto di ringraziamento per l’amico di Will, ma lui si rifiuta perché tanto glielo dovrebbe scrivere qualcun altro al suo posto. Per questo Louisa trova un dispositivo a controllo vocale che gli permetta di farlo da solo. Dopo qualche giorno Louisa riceve un bigliettino da parte sua.
  • La collana che le regala Patrick è una semplice catenina d’oro a forma di stella. Povero nel film l’hanno reso un vero idiota. Un po’ lo è, ma così è troppo.
  • La battuta di Will sulle spugnature ha più senso, visto che Lou effettivamente gliele fa.
  • Nel bigliettino di compleanno di Will, c’era un bonus di cinquecento dollari.
  • Will le da un sacco di libri da leggere.
  • Quando gli chiede del suo posto preferito, lui dice Parigi, perché Louisa gli aveva chiesto un posto dove potesse andare anche lei.
  • Appena arriva l’invito per il matrimonio, Will le dice di buttarlo.
  • Lou ha preso la stanza grande di Treena, ma Thomas non riesce a dormire nello stanzino, così una notte trova i suoi genitori a dormire in salotto sui cuscini del divano. Non hanno chiesto a lei di tornare nella sua vecchia stanza perché è l’unica a lavorare e ha bisogno di riposare (e si sentono in debito).
  • Will ha un’infezione che lo fa stare in ospedale per qualche giorno.
  • Vanno ad una degustazione di vino e sulla strada del ritorno Louisa si fa sfuggire che avrebbe sempre voluto fare un tatuaggio, così Will insiste perché se ne faccia uno quel giorno.
    Così lei si fa un’ape sul fianco e Will si fa scrivere la sua data di scadenza (la data dell’incidente).
  • Vista la situazione in casa di Louisa, Will le offre di dormire nella stanza degli ospiti nei weekend, quando Patrick lo scopre, le propone, con aria molto infelice, che stanno da tanto insieme e dovrebbe trasferirsi da lui.
  • Quando arriva l’avvocato per il testamento, si mettono in soggiorno, non nell’ingresso. Va in biblioteca per scoprire chi sia, e poi lo dice alla signora Traynor.
  • Quando Camilla scopre che Louisa si è trasferita dal suo ragazzo, la prende male e praticamente la sgrida, dicendole che poteva anche aspettare.
  • Al matrimonio Louisa ha di nuovo il vestito rosso (che tristezza).
  • Parlano con la signora divertente per tutto il matrimonio, ma lei è una politica che si occupa di persone disabili e non la madrina della sposa e non c’è quello scambio di battute su quanto Alicia abbia fatto male. Anche perché se Will non la voleva, non è colpa di quella poveretta.
  • Nathan scopre che Louisa sa tutto.
  • Will ha qualche linea di febbre, ma non finisce in ospedale subito dopo il matrimonio, anche perché, se cosi fosse stato, i signori Traynor non gliel’avrebbero fatta passare liscia.
  • Louisa confessa tutto a Patrick, perché lui non può più accettare che Louisa passi così tanto tempo con Will, ed è arrabbiato perché è rimasta fuori la notte, poco dopo che si erano trasferiti insieme.
  • Louisa sta pensando di frequentare dei corsi all’università.
  • La cena che Patrick le prepare è a casa loro (sua), quando litigano sinceramente quel poveretto un pelo di ragione ce l’ha, visto che Louisa sta dedicando tutto il suo tempo al suo lavoro e lui non lo calcola minimamente e non gli dice nemmeno come si sente davvero.
  • Si lasciano e Louisa si trova senza casa, così si trasferisce da Will (non si capisce bene tutta la situazione nel libro e sinceramente non vedo nemmeno il senso di fare tutto questo).
  • La prima proposta per le vacanze è su misura per un tetraplegico, in California con immersioni e lancio dal paracadute, Will è disposto a partire, ma pochi giorni prima prende la polmonite.
  • Riorganizza un viaggio più tranquillo alle Maurituius, dove l’albergo gli fornisce una carrozzina apposta per la sabbia e un impiegato si mette a sua completa disposizione.
  • Nathan deve riaccompagnare la ragazza in città, non in camera (può arrivarci da sola in camera).
  • La penultima sera Lou dice a Nathan che può portare la sua fiamma nel loro albergo, invece di farsi venti minuti a piedi per sistemare Will e poi tornare da lei.
    Quindi Nathan e Karen stanno nella stanza di Will (che a questo punto suppongo dividesse con Nathan, potevano benissimo prendere una stanza per ognuno con tutti i soldi che si ritrova, ma vabbé), e quindi Will deve dormire nella stanza di Lou. Lei si sta sistemando sul divano, quando Will le fa notare che il letto è gigante e ci stanno entrambi.
  • (Sospiro nel film è molto di dolce) Will e Louisa non si baciano.
  • L’ultima sera sulla spiaggia stanno per baciarsi, ma Will si ritrae dicendo che non può farlo perché non sarebbe giusto.
  • Arrivati a Londra, quando Louisa dice che vuole andarsene, Will, invece di dire ai suoi di lasciarla fare, chiede: “Dove?”, visto che a quanto pare Lou si era trasferita da Will.
  • Tornata dai suoi genitori, Louisa si chiude in camera per tre giorni, dopodiché Treena riesce a farla alzare e a farle fare il colloquio per il college, nel quale viene accettata.
  • Scopre da suo padre, che intanto è stato assunto dai Traynor, che i signori Traynor sono partiti per la Svizzera.
  • Dei giornalisti iniziano a chiamare e a suonarle alla porta e Treena pensa che sia stato Patrick a spifferare tutto.
  • Camilla la chiama chiedendole di raggiungerli alla clinica.
  • Sua madre non vuole che lei vada, e dice che se parte può non mettere più piede in quella casa.
  • Treena l’accompagna in aeroporto.
  • Quando parla con Will, i suoi genitori e sua sorella escono dalla stanza.
  • L’ultimo capirolo è il documento dell’indagine che hanno fatto dopo la morte di Will e sul suo testamento. E dopo c’è l’epilogo nel bar di Parigi.

Commenti e Critiche

louisa-clark-will-traynorAppena ho visto il trailer ho capito come sarebbe finito, non so se ho avuto fortuna, se sono brava io, oppure se fosse ovvio, ma sapevo benissimo che Will non avrebbe cambiato idea; ammetto che una piccola scintilla di speranza fosse rimasta accesa in me, fino a che non ho visto la copertina di Dopo di Te e, poco tempo dopo, una mia amica ha iniziato a leggere ad alta voce la trama (si è beccata un calcio e la mia rabbia per il resto della giornata).

Nonostante fossi ben consapevole del finale, guardare il film mi ha davvero emozionato, molto più che leggere il libro, i personaggi sono stati in parte cambiati, soprattutto Louisa, però credo che la Louisa del film sia molto più allegra, positiva e sfacciata, una ragazza molto più interessante di quella che viene fuori dalle parole della Moyes e la preferisco.

Io Prima di Te è uno di quei film che mi viene voglia di ricominciare, non appena finisce, l’ho visto due volte nel giro di qualche giorno e lo tornerei a guardare ancora e ancora. Ti fa riflettere, senza soffermarsi in un’unica prospettiva e soprattutto senza diventare troppo pesante o straziante, anzi, ho trovato il finale quasi rilassante.

So che molti sono rimasti male a causa della fine, e capisco che sia triste e che faccia parte delle “ingiustizie della vita”, ma dato che si tratta di una storia, dobbiamo vederla in modo più ampio.
Riguardo a questo punto ho notato una forte somiglianza con Titanic (e adesso penserete che mi faccia un sacco di viaggi e, sì, è vero): in entrambi i casi sono due persone (e uso il termine “persone” invece che “donne” perché diventerebbe un po’ maschilista questa visione e io non credo sia così, in ogni caso non la voglio vedere in questo modo). Stavo dicendo: si tratta di due persone intrappolate in qualche modo nella loro vita. Rose, una donna che vorrebbe essere padrona della sua vita, bloccata nella società maschilista di inizio ‘900, che grazie all’incontro con Jack può liberarsi e diventare quello che vuole. Dall’altra parte Lou, una ragazza dalle grandi potenzialità che non può aprire le ali e spiccare il volo perché la sua famiglia, in difficoltà economiche, ha bisogno di lei.
L’incontro con Will le fa capire che deve vivere per sé stessa e che può fare quello che vuole, che ne ha le capacita, da un lavoro a suo padre e, dopo la sua morte, dei soldi, due cose che le permettono di iniziare a volare.
Il punto qual è?
Entrambe avrebbero potuto vivere una bella vita anche se i loro amati avessero continuato a vivere, ma l’elemento fondamentale è proprio che loro due ce la possono fare da sole, senza continuare a dipendere da nessuno, avevano solo bisogno di una spinta iniziale; e Jack e Will sono serviti proprio a questo. La loro morte è funzionale alla rinascita di Rose e Lou, doveva essere così.
Per questo non credo che la morte di Will (e anche quella di Jack), sia così terribile, Will non avrebbe potuto avere una vita davvero felice, perché non era la sua, ma ha avuto l’occasione di rendere migliore il futuro di un’altra persona, che lui amava, l’ha resa libera. Nella vita vera non funziona così, niente ha una ragione, ma è proprio questo il bello dei romanzi, dei film, e delle storie in generale, che le cose hanno un senso.

Ed è anche per questo che odio a morte che la Moyes abbia voluto scrivere un secondo libro, perché ha reso tutta questa bella conclusione, nella mia testa, una cavolata, l’ha appallottolata, pestata e buttata nel water per poi tirare lo sciacquone, ma di questo parlerò meglio in Dopo di Te.

Per una volta nella mia vita, devo dire che il film è nettamente migliore del libro e spero intensamente che non facciano mai il sequel.
Se volete vederlo, e io ve lo consiglio assolutamente, potete trovarlo qui: Io Prima di Te

Curiosità

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Louisa ottiene il lavoro dai Traynor e suo padre se ne esce fuori dicendo che sarà strano che passerà più tempo con Will che con Patrick, ma dopo aggiunge che se non altro non doveva preoccuparsi delle molestie.

La situazione in casa è un po’ diversa, soprattutto perché è più approfondita.
Visto che Louisa è quella che guadagna di più, dopo qualche settimana dall’inizio del lavoro, l’atteggiamento dei suoi genitori nei suoi confronti cambiano, Treena è molto più incentrata su sé stessa di quanto sembri nel film, come ho scritto sopra litigano parecchio.

La signora Traynor ha chiesto a Louisa di fare in modo che i pasti di Will siano bilanciati, così per fargli mangiare le carote, un giorno gliele ha spappolate sotto le patate, come faceva con suo nipote Thom, ovviamente Will se ne accorge, ma scoppia a ridere divertito.

Guardando il film possiamo goderci tutti i vestiti pazzi di Louisa, mentre nel libro non può descriverli minuziosamente ogni volta, perché diventerebbe noiosissimo, quindi possiamo solo immaginarli dalle descrizioni, quali “strani”, oppure: “secondo Treen ero vestita come se avessi partecipato ad un incontro di wrestling in un mercatino dell’usato.” E perdono tanto.
Tra l’altro, devo dire, è vero che i suoi vestiti sono molto festosi, sgargianti, festosi e anche bambineschi, ma io li amo da matti. Gli abbinamenti sono incredibili, vorrei averlo io il suo gusto e soprattutto il coraggio per indossarli.

Quando Louisa e Patrick hanno iniziato a frequentarsi lui era una persona normale, anche un po’ in sovrappeso, e avevano molte più cose in comune.

La vita di Will è davvero dura:
“C’erano svariate cose che potevano procurargli dolore. C’era il malessere generico dovuto all’atrofia muscolare; i muscoli che lo sostenevano erano ben pochi ormai, nonostante l’impegno di Nathan con la fisioterapia. C’era il mal di stomaco derivante da problemi digestivi, i dolori alle spalle e quelli causati dalle infezioni alla vescica, inevitabili, a quanto pare, nonostante le attenzioni costanti. Aveva anche un’ulcera allo stomaco a causa dell’eccessiva assunzione di antidolorifici all’inizio della sua convalescenza, quando li mandava giù come tic tac.
Ogni tanto c’erano le piaghe da decubito […]. Soffriva anche di emicrania, un effetto collaterale, pensavo, della sua insofferenza e della sua frustrazione. Aveva così tanta energia mentale e niente su cui riversarla. Doveva pur sedimentarsi da qualche parte.
Ma il disturbo più debilitante era una sensazione di bruciore alle mani e ai piedi: implacabile, pulsante, lo rendeva incapace di concentrarsi su qualsiasi altra cosa.”

Come ho scritto nelle differenze la famiglia Traynor non è così unita come sembra nel film, ci sono alcuni capitoli in cui la protagonista non è Louisa, tra cui uno dal punto di vista di Camilla e l’altro di Stevens.
Nel primo si capisce che la signora Traynor sa tutto della storia extra coniugale del marito e si è dedicata al giardinaggio per rifugiarsi, in un certo senso, dalla sua vita.
Mentre nel capitolo del signor Traynor sappiamo che la sua è una storia seria, con una donna di nome Delia, e che rimane con la sua famiglia sostanzialmente per Will e che quindi la sua morte gli permetterebbe di cambiare la sua vita. Non che ci speri, quello assolutamente no, però sa perfettamente che senza Will lui e Camilla avrebbero già divorziato e lui avrebbe una relazione alla luce del sole con Delia.

Nel film è stato detto come Will ha tentato di suicidarsi, ma secondo me non è stato posto molto accento sulla cosa, quindi vi scrivo il pezzo dove lo racconta, è Camilla Traynor a parlare:
“E poi, il 22 gennaio, un giorno in cui ero bloccata in tribunale, alle prese con un’incessante processione di taccheggiatori e autisti non assicurati, di ex partner piangenti e arrabbiati, Steven entrò nella dépendance e trovò nostro figlio quasi privo di conoscenza, la testa ciondoloni sul bracciolo, un mare di sangue scuro e appiccicaticcio che colava in piccole pozze intorno alle ruote. Nell’ingresso sul retro aveva individuato un chiodo arrugginito che spuntava di appena un centimetro da un ripiano in legno rifinito frettolosamente e, premendovi il polso contro, si era mosso avanti e indietro finché la sua carne si era ridotta in brandelli. Ancora oggi non riesco a immaginare la determinazione che lo aveva spinto a continuare anche se probabilmente era quasi impazzito per il dolore. I medici dissero che sarebbe morto nel giro di venti minuti.
Non era stata una richiesta d’aiuto, osservarono con un mirabile eufemismo.”

Hanno deciso di tagliare questa scena e non sono per niente d’accordo, visto che credo sia fondamentale per la storia e per la relazione tra Will e Louisa.
Will è arrabbiato dopo che sono stati alle corse dei cavalli, ma non per com’è andata, o perché le corse non gli sono mai piaciute, ma perché Louisa ha fatto tutto senza preoccuparsi di chiedergli nulla, esattamente come fanno tutti gli altri da quando è bloccato su una carrozzina. Decidono per lui, come se non ne fosse in grado, lo trattano quasi come un fantoccio, un bambino che deve passare il tempo e non importa se gli vada o meno, senza preoccuparsi di sentire il cosa ne pensi.
Da questo momento in poi le uscite diventano molto più rilassate e positive, proprio perché Louisa chiede il suo parere, si mettono d’accordo.

Louisa è così timorosa nel cambiare la sua vita, ha deciso di accontentarsi della sua piccola città, perché quando aveva vent’anni una sera si è ubriacata e si è ritrovata in mezzo al labirinto del castello, luogo in cui non vuole più mettere piede da allora è che gli crea ansia e attacchi di panico, con dei ragazzi che neanche conosceva, che hanno approfittato della situazione. Sua sorella Treena l’ha trovata ore dopo, l’ha aiutata a vestirsi e l’ha portata a casa. Non ha più parlato dell’accaduto con nessuno, tranne che con Will, che l’aiuta a capire che la colpa non era sua e che lei non doveva lasciare che quella fosse l’avvenimento che la definisse.

Will e Nathan scommettono su come Louisa passerà la serata, e Will chiede i soldi a Nathan davanti a Louisa apposta per farla riflettere sulla propria vita.
Lei gli chiede, invece, se per lui non sarebbe stato più facile adattarsi alla sua nuova vita, se prima non fosse stata così piena, ma lui non si è pentito di tutto ciò che ha fatto.

Will non sente la sensazione del caldo o del freddo dal petto in giù, ma può sentire il dolore e il tatto. In più riesce a controllare un po’ le braccia, spostarle di qualche centimetro verso l’altro e di lato.

Per questo Dal libro al film ho finito e spero di non avervi annoiato troppo.

Potete leggere anche:
Io prima di te
Dopo di te
Sono sempre io

Alle.


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Informazioni su Alle

Ciao, mi chiamo Allegra. Leggo da quando ho memoria, anche se, devo ammettere che inizialmente guardavo solo le figure. Alcuni anni fa ho creato Libri, Sogni e Realtà, un blog in cui parlare di libri, film e serie tv, principalmente che non mi sono piaciuti e in cui mostro le differenze di molte trasposizioni cinematografiche. Da pochi mesi ho aperto anche un canale Youtube in cui affronto argomenti simili.
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